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Campionato 2022/2023

Arriva il Verona: per il nuovo Spezia di Semplici sarà un mezzogiorno e mezzo di fuoco

All’ora di pranzo di domenica 5 marzo scatterà al Picco l’ora X-salvezza. Uno scontro al calor bianco tra che vedrà di fronte la terz’ultima Verona contro la quart’ultima Spezia, separate solo da tre lunghezze a tredici giornate dalla fine di questo strano e storico campionato 2022/23, il primo interrotto per motivi…mondiali.

Proprio l’ultima gara del 2022, disputata lo scorso 13 novembre poco prima dell’inizio dei campionati qatarioti poi vinti dall‘Argentina, vide la preziosissima vittoria degli spezzini al Bentegodi. Il 2-1 esterno firmato da una splendida doppietta di M’Bala N‘Zola sembrò  consegnare ai liguri una bella fetta di futuro al caldo, oltre che condannare gli scaligeri a una B semi certa.

Ma quattro mesi più tardi i destini si sono parzialmente rovesciati. Perché da allora i gialloblu hanno intrapreso una lunga marcia di avvicinamento alla zona di conforto dopo il cambio-panchina operato dalla coppia Bocchetti-Zaffaroni, mentre gli spezzini si sono impantanati in un buio tunnel fatto di sconfitte e pareggi amari (interrotti solo dalla vittoria per 2-1 contro il Torino a gennaio) che hanno condotto all’esonero del tecnico Gotti.

Il neo mister Semplici, chiamato a porre rimedio a una situazione sempre più critica, ha portato nuovo entusiasmo rimediando un buon 2-2 a Udine la scorsa domenica. E anche il tecnico toscano ha dovuto ringraziare il bomber franco-angolano, sempre più uomo-sorpresa di questa stagione con le sue 11 segnature fin qui realizzate. 

Il Verona è invece reduce dalla brutta scoppola interna con la Fiorentina (0-3) ma in caso di vittoria aggancerebbe lo Spezia a quota 20 riaprendo tutti i giochi. Considerando la Salernitana (24 punti) troppo lontana e dando per – quasi – del tutto spacciate le cenerentole Cremonese e Sampdoria, ecco come il lunch match del Picco assuma contorni a dir poco drammatici.

Spezia ed Hellas non sono nuove a gare dai sapori forti. Come non ricordare, infatti, l’epico spareggio-salvezza della serie B 2006-2007 quando lo sfavorito team sprugolino allenato da Antonio Soda fece fuori con un doppio miracolo i più quotati gialloblu guidati dal futuro CT Giampiero Ventura? 2-1 per gli aquilotti al Picco (in rimonta) e 0-0 soffertissimo al ritorno in casa di Romeo e Giulietta.

Il Verona tornò in serie C dopo decenni, mentre le aquile restarono tra i professionisti solo un’altra annata, prima del clamoroso fallimento societario e la successiva rinascita operata dal patron Volpi. Ma queste sono storie del passato.

Il presente dice che Dragowski e compagni dovranno temere la ritrovata compattezza dei veneti che, pur non avendo grandi qualità individuali, sono diventati più quadrati nel difendere la porta dell’ottimo Montipò nonché più abili a realizzare le poche occasioni da gol che riescono a creare.

L’elemento più interessante di novità è senz’altro Cyril Ngonge, attaccante veloce e imprevedibile, in rete due volte nelle ultime gare, capace di scalzare dai titolari il più quotato ed esperto Kevin Lasagna.

Intanto in casa Spezia c’è ottimismo dopo il confortevole bagno di folla di giovedì, con l’allenamento al Picco a porte aperte voluto proprio per alzare il morale della truppa-Semplici.

Perché l’incitamento dei tifosi spezzini non è mai mancato, specie nei momenti più delicati e questo lo è certamente, segnato da oltre un mese col bollino rosso fuoco.

Insomma, per la vittoria di domenica telefonare ore pasti.

Paolo Magliani

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