Connect with us

Analisi e opinioni.

Cuore

Negli ultimi anni il gioco del calcio ha avuto evoluzioni tecniche e tattiche notevoli.

Son cambiati gli schemi vincenti, son cambiati metodi di preparazione insieme agli staff dei tecnici.

Sin da bambino ho sempre sentito e spesso vissuto campionati vinti soprattutto grazie a portieri e centravanti nettamente superiori al resto della rosa.

Emblematico fu il periodo maradoniano, culminato con il mondiale 1986 vinto da solo dal diez argentino.

Quella argentina era una nazionale nel complesso scarsa, ma bastava un buon portiere come ‘el pulpo’ Pumpido ed il magico Diego per stravincere il mondiale Messico 1986.

Oggi nel calcio è in atto un grosso cambiamento: i pezzi forti delle rose vincenti non sono più in porta o davanti alla porta avversaria ma sono soprattutto nel cuore del campo, ossia nel centrocampo.

In Europa il Real Madrid parla chiaro e detta legge con la punta Benzema ed il portiere belga Courtois, ma la vera maestria porta i nomi di Casemiro, Modric, Kroos, che mescolano forza tecnica e cervello, come nessuno da anni ormai.

In Sud America comanda il River Plate del ‘muneco’ Gallardo che, con ‘el Chili’ Franco Armani in porta e Julian Alvarez soprannominato ‘Araña’ centravanti, domina.

La differenza però sta nel cuore del campo, ossia nei piedi e nella testa di Enzo Perez e del colombiano De La Cruz.

In Italia funziona alla stessa maniera ma con sagacia tecnica più limitata.

Le cosiddette ‘grandi’ (Milan, Napoli ,Inter e Juve) fan la differenza proprio con quelli che giocano nel mezzo del campo, nel bene e nel male.

Nel Milan Theo Hernandez e Leao strappano gli spazi, fan goal e sono due eccellenti giocatori. Il portiere è ottimo ma l’ equilibrio, la testa, il raccordo lo fanno i muscoli e gli umori di Bennacer, Kessie o Tonali nella linea mediana.

Nel Napoli il portiere Ospina e’ sicuramente bravo, il centravanti Osimeh e’ forte se ha spazio con le sue lunghe leve ma alla fine sono Fabian Ruiz e Lobotka che emergono e sono determinanti per qualità, ritmo e quantità.

C’ e’ poi l’ Inter come caso piu’ eclatante.

Barella e Brozovic sono indispensabili, stanno nel mezzo, fanno legna, dettano i tempi magistralmente.

Il portiere dell’ Inter Handanovic è sul viale del tramonto mentre l attacco non è certo entusiasmante.

Infine la Juventus.

I bianconeri a mio avviso continuano ad essere la squadra più forte del campionato e, non a caso, con il monte ingaggi più alto.

Presi uno ad uno i giocatori della Juventus sono fortissimi ma poi messi insieme non mostrano cuore e pathos, nonostante siano devastanti davanti, forti in difesa e abbiano il portiere migliore del torneo.

Nel mercato invernale la Juve ha ceduto l’ uruguagio Betancourt e acquistato lo svizzero Zakaria ma poco e’ cambiato.

In seguito ha perso l’ americano Mc Kennie per infortunio.

Mc Kennie era il più dinamico ed il più intelligente della rosa, pur non essendo certo un fenomeno.

Il resto, sempre a centrocampo è una delusione totale: mi riferisco all’ ex Psg Rabiot e all’ ex Barcellona Artur.

L’ allenatore della Juventus Allegri è stato così costretto a far giocare il nazionale brasiliano Danilo, un difensore, riadattandolo in mezzo al campo , pur di garantirsi maggiore equilibrio.

La stesso discorso e’ valido anche per le squadre che lottano per la salvezza.

Qui è ancora più evidente come pathos e cuore siano fondamentali per assicurarsi il passaporto per rimanere nella massima serie.

Nel calcio come nella vita il cuore fa sempre la differenza.

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

2 Comments

2 Comments

  1. Mat

    Aprile 24, 2022 at 8:53 pm

    Vamos carajo

  2. Matt

    Aprile 27, 2022 at 7:33 am

    Sempre illuminante Flavio!

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *