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Enrico Preziosi

Gasp! Per un attimo…

Lo abbiamo segnalato anche ieri in diretta radiofonica ed in precedenza in modo meno diretto. Si sono sentite molte voci in merito al ritorno di Gasperini in RossoBlu. Tanti hanno storto il naso la prima volta che tirammo fuori l’argomento: il mister di Grugliasco, due volte panchina d’oro, disposto a scendere in B? Al massimo sarebbe stato pensabile con la permanenza nella massima serie.

Sì, perché la realtà è ben diversa.

Come nelle favole, iniziamo con un “tutto ebbe inizio”… Siamo ancora nell’epoca della transizione Preziosi/777 Partners. Qualche anno prima, l’ormai ex presidente del Genoa segue la squadra in trasferta. E’ il 2019, siamo al Mapei Stadium. L’ex Mister trova un Preziosi carico: i rapporti non sono mai stati idilliaci, due prime donne che amano la visibilità e “lottano” per prevalere in tal senso l’uno sull’altro, ma l’allora patron del Grifone non si fa certo problemi. Precedentemente, dopo averlo esonerato, formalmente a fine stagione nella realtà a dicembre, nel pieno della contestazione, lo consiglia a Percassi ed interviene nuovamente per evitargli l’esonero dopo un inizio disastroso che ha poi condotto alla storia di successo che tutti conosciamo. Siamo al Mapei, dunque. Preziosi parla con Gasperini per convincerlo a tornare: 2 ml e mezzo all’anno per 5 anni. Gasperini declina amabilmente, vuole giocare le Coppe e crescere ulteriormente, ma lascia aperto uno spiraglio: un giorno tornerà. Ed arriviamo ad oggi: il suo ciclo bergamasco è terminato, salvo non trovi nuova sistemazione e comunque questa non sia in Italia, e si potrebbe quindi tentare di spalancare la porta di Genova. Lo sa bene Zangrillo che non perde tempo. Il Mister, nonostante la categoria, forte della nuova dirigenza e delle prospettive futuribili, acconsente.

Breve flash. Diego Pistacchi ieri sera, nel corso della trasmissione sull’emittente ligure e nostra partner Radio Skylab, propone sulla vicenda un punto di vista molto interessante e condivisibile. La società ha già di fatto dichiarato, a mio modo di vedere avventatamente, di avere risorse illimitate e soprattutto “only one year“: la promessa di una risalita rapida, nonostante un campionato già difficile di per sé e che quest’anno si profila molto combattuto a fronte delle tante squadre che possono ben sperare di tornare in Serie A. E proprio per questo, a maggior ragione, lui sarebbe stato la scelta migliore: il ritorno dell’allenatore che tutti rimpiangono, la garanzia del “comunque vada, sarà un successo” ed il sostegno che non verrà mai a mancare. Perché oltre ad alzare le probabilità di riuscita dell’impresa, avrebbe ricompattato la tifoseria che, in caso di non raggiungimento dell’obiettivo, non avrebbe certo contestato.

Ma torniamo a noi. Tutto pronto, accordo verbale preso, gioia del Mister sinceramente convinto di tornare ad essere Gasperson. La nuova proprietà però  decide di andare avanti con Blessin.

Cosa può essere successo?  I motivi sono diversi, l’ago della bilancia uno: Spors… che vuole un allenatore straniero ed amico e di fondo avere mano libera sul mercato. Gasperini non ha mai chiesto giocatori specifici, ma “ruoli”: con Milanetto l’alchimia era perfetta. Lui chiedeva un profilo definito, l’ex centrocampista si metteva al lavoro e lo individuava, il DS chiudeva. Ora, se da un lato il nuovo General Manager vuol far di suo, anche il “quasi” mister ha le proprie richieste, in particolare una persona che si affianchi al tedesco e che abbia contezza del calcio italiano e di serie B. In effetti, Zangrillo aveva già posto rimedio al problema, contattando Stefano Capozucca. Da qui il crack dell’affaire, la 777 – già propensa a continuare con un Red Bull man – propone un secco “NO”.

Conoscendo il Gasp, un po’ di “risentimento” lo coverà, facendosi eventualmente desiderare in futuro. Di certo, ci auguriamo che tutto vada bene per il Genoa. Chiunque sieda sulla panchina e sia alla guida del Magico Genoa, faccia bene. Dei nomi non ci importa.

“Ho sperato… L’uomo è una povera e miserabile creatura! Che cosa ho sperato! Non lo so, qualche cosa d’ignoto, d’assurdo, d’insensato… un prodigio! E quale? Può dirlo Dio solo, che ha mischiato alla nostra ragione il sentimento della speranza”.
(Alexandre Dumas padre)

 

Genova, 26 Aprile 1977 “Io parlo di Comunicazione – ufficio stampa e media relation - Siti Web. Papà chiede quando smetterò di giocare e disegnare e mi troverò un lavoro vero. I genitori la sanno lunga...” Consulente per la comunicazione aziendale e politica da oltre 15 anni è socia della PVD Consulting insieme a Pietro Avogadro, sistemista ed esperto in privacy. Inizia il proprio percorso a Milano, in un’agenzia di comunicazione dopo uno stage legato al Master di specializzazione per tornare a Genova ed intraprendere il percorso lavorativo indipendente. Non è stato semplice, la sua città la accoglie con diffidenza: giovane donna, spesso si sentiva chiedere dove fosse il suo capo. Ma ha saputo destreggiarsi, crescere e creare un’impresa piccola, ma solida anche grazie alla continua voglia di evolvere, aggiornarsi e, soprattutto alla testardaggine: “E’ stato difficile affermarsi, ma l’entusiasmo che veniva percepito apriva lo spiraglio. Qualche volta non è bastato, altre è servito ad iniziare un percorso. Alla fine, posso dire essermi tolta molte soddisfazioni e qualche sassolino…” Consegue il titolo in diversi Master tra cui quello in “Ufficio stampa e media relation” del sole 24 Ore, “Digital marketing” con Studio Samo e “Consulente politico e marketing elettorale” con Eidos Communication. Tra Milano e Roma la voglia di migliorare si fa sempre sentire senza esaurirsi: “Forse è questo il mio jolly, non mi accontento mai”. Il ruolo che le piace più ricoprire è quello di addetto stampa, ma ama collaborazioni e consulenze che la portino a studiare nuove realtà e preparare i clienti ad affrontare il mondo della comunicazione sempre più visual ed incentrato sui social. I suoi clienti spaziano da realtà medio grandi di diversa natura, associazioni sportive, politici e liberi professionisti, a start up per cui studia piani di lancio. Sempre attiva, tanto da mettere il lavoro al primo posto, quando le si chieda come stia, risponde raccontando delle proprie giornate professionali. Per passione, entra in contatto con il mondo della televisione e della radio. In particolare, oggi, conduce insieme ad Angelo Arecco una trasmissione settimanale di informazione su Radio Skylab che vanta grandi ospiti e seguito. Ha scritto per alcune testate online, creato blog: “Non sono certa di dove mi condurrà la vita, amo cambiare e detesto i titoli sterili. Di certo scriverò. Questa è l’unica certezza: l’ho sempre fatto e so farlo bene!” Nell’ambito sociale, è responsabile regionale di Unavi (Unione Nazionale Vittime)

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