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Analisi e opinioni.

Genoa. Orgoglio senza facili illusioni

I tre brillanti dello scrigno rossoblù, tifosi, proprietà e guida tecnica, rappresentano dei punti fermi che rendono vivo e pienamente sostenibile l’obiettivo di un pronto ritorno in A.

Intanto non vi sono pause estive per il Grifone, impegnato in un vortice di analisi, ipotesi e ovviamente trattative per disegnare l’assetto della nuova squadra che affronterà, con legittime ambizioni, il campionato cadetto.

Un campionato difficile qualitativamente molto migliorato in questi anni. Non a caso diversi scontri tra le squadre cadette si rivelano molto più accattivanti che certe sonnolente partite della Serie A.

Tra le caratteristiche della B vi è quella che vince chi non demorde, chi non si fa assorbire delle polemiche, alle prime inevitabili difficoltà. Una serie di successi possono essere seguiti da momenti critici e solo chi sa reagire può mantenere le giuste ambizioni. Una sfida lunga, dura, estenuante,  in una realtà in cui predomina la “pareggite” e  in cui sono frequenti improvvisi  rilanci e inattesi tonfi.  Non sono rari i casi in cui  squadre stagnanti a metà classifica,  con tre vittorie consecutive  siano sorprendentemente, proprio nel rush finale, riuscite ad agguantare i play off.  Insomma una realtà in cui non si è mai certi fino all’ultima partita.

Certo con una valida e mirata campagna acquisti, e con un necessario snellimento della rosa già in atto,  si può mettere in campo un collettivo in grado di dominare il campionato ed aggiudicarsi la serie A, anche  distanziando tutti gli avversari evitando la roulette dei playoff.   Senza troppo volare con i sogni è molto più probabile vedere un Genoa impegnato in una lotta al vertice che dovrà tener conto anche di qualche momento critico senza perdersi d’animo.
La squadra con Blessin ha migliorato nettamente il gioco  e il suo morale, specialmente nella fase di interdizione e difensiva, con calciatori motivati e uniti. Ora bisognerà assolutamente migliorare l’attacco. In B si segna molto e senza validi punteros non è facile recuperare quelle inevitabili e grintose battaglie che le squadre meno dotate tecnicamente mettono  ordinariamente in atto.

Insomma bisogna fare tesoro del sano pragmatismo che ha fatto seguito a quella botta di legittimo, ma forse esagerato, entusiasmo che aveva accompagnato l’arrivo di Mr. Andriy Shevchenko nel novembre 2021. Ora occorre guardare avanti e non perdersi in inevitabili polemiche quanto mai presenti  nel passionale ambiente genoano. L’obiettivo dichiarato dalla proprietà è un immediato ritorno in A. Non importa se sarà un campionato dominato dalla prima all’ultima giornata, quello che conta è risalire e subito.

Intanto il cantiere Genoa è in piena attività per disegnare la nuova squadra. Una fase complessa  che vede impegnato lo staff del general manager Johannes Spors.

Molte saranno le partenze, i contratti e prestiti da definire. Centrale sarà la conferma di Ostigard che si è dimostrato uno dei più difensori più validi e, non a caso,  nel mirino di molte squadre non solo italiane.

Nei piani di Spors, in stretto contatto con Blessin, vi sono giocatori belgi come il ventenne Mandela Keita. Mentre sono molte le attenzioni rivolte da diversi club verso il difensore ventiduenne Andrea Cambiaso.  Vi sono poi alcuni elementi che, pur con tutta la loro buona volontà,  non hanno fornito il contributo auspicato. Basta parlare di Amiri, Piccoli, Calafiori e Rovella. Anche autentiche bandiere come Mattia Destro e il portiere Sirigu potrebbero lasciare Genova. Le richieste non mancano.

Il lavori in corso del nuovo  Genoa sono  in pieno fermento. Certi più che probabili addii toccano le corde del sentimento genoano. Ora l’obiettivo prioritario  è una squadra competitiva per la B.  Una sfida che, tutto fa ritenere,  sia  assolutamente possibile vincere. Ma per questo, oltre ad attaccanti, ai gol, all’entusiasmo saranno fondamentali  nervi saldi e pazienza.

I tanti  auguri e auspici che da più parti sono pervenuti, per una pronta risalita in A del Genoa, non sono mai stati formali ma un attestato di autentica stima e simpatia. Un credito verso la città e i suoi incredibili tifosi che va rispettato.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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