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Genoa

Genoa Pisa. Pareggio giusto, prevalgono le difese

Un pareggio sostanzialmente giusto in cui le difese hanno prevalso. il Genoa nella seconda parte del secondo tempo, con l’ingresso di Gudmundsson e Aramu, è apparso più ordinato, mettendo alle corde nel rush finale la difesa di un Pisa rimasto in dieci.  Ospiti che nel primo tempo si sono mostrati alquanto pungenti e ben messi in campo.

Il match clou della 22 giornata registra un record di pubblico.  Il botteghino segna 29460 spettatori. (9.221 biglietti e 20 239 abbonati) con un’ampia presenza di tifosi toscani.

Gilardino schiera Puscas e Coda insieme. In panchina c’è il nuovo arrivato Dragus.

Un minuto di raccoglimento per il presidente Tavecchio che viene interrotto da qualche fischio.

Primo Tempo

Nella fase iniziale i toscani, in maglia gialla, mostrano subito le loro intenzioni aggressive, creando alcune situazioni pericolose con Moreo e Morutan senza preoccupare Martinez. Al 14’ grande occasione per Coda. La partita ristagna a centrocampo. Nella seconda metà del primo tempo il Genoa si fa più pungente, stabilendosi con insistenza nella metà campo avversaria, non creando però, particolari pericoli alla porta dei pisani.

Molto attivo Coda, con le sue percussioni. Ma prevalgono contrasti ed errori a metà campo da entrambe le parti, con un Pisa sempre pronto alle ripartenze.

L’intervallo è preceduto da un insistita e pericolosa azione del Pisa con parata di Martinez. Un primo tempo equilibrato

Secondo tempo

Le squadre paiono più allungate.

Al 57’ clamorosa occasione per  Massimo Coda che, tirando al volo  da buona posizione, su un rimpallo, mette di poco a lato. Brivido al 61’: un preciso contropiede porta Morutan a insaccare tutto solo in area, ma il gol è annullato dal Var per un precedente fuorigioco di Beruatto sul passaggio di Moreo.

Le mosse di Gilardino vedono l’ingresso di Gudmundsson al posto di  Badelj e di Aramu che sostituisce Puscas al 66’.  I cambi portano maggiore spinta e ordine per gli attacchi del Grifone che si fanno sempre più vedere nella metà campo avversaria creando diverse occasioni. E proprio Gudmundsson al 71’ a tirare al volo a botta sicura, ma il pallone viene respinto dal corpo di Barba.

L’equilibrio della partita viene rotto dall’espulsione di Marin. Il numero 8, capitano del Pisa, protesta e riceve il cartellino rosso per doppia ammonizione dall’arbitro Volpi della sezione di Arezzo.

Continuano gli attacchi del Grifone che permane nella metà campo avversaria. Forte tiro di Aramu, su passaggio di Coda, ma la conclusione sfiora il gol. Gol che sarebbe arrivato  al 86’ con Bani, che ribatte un contrasto in area, ma la rete è viziata da un fuorigioco millimetrico.

Tutto il finale è un costante assalto genoano che produce diversi corner e porta Coda a sfiorare il gol con un tiro in pieno recupero che va di poco sopra la traversa.

Un pareggio accettabile  che non condiziona le ambizioni del Genoa, ora solo al secondo posto per la contemporanea sconfitta della Reggina.  Dopo un primo tempo alquanto confuso e vissuto di scontri a centrocampo è da evidenziare l’ottimo forcing finale con Gudmundsson in cabina di regia propulsiva e Aramu. Un Pisa ordinato e pungente ha confermato le aspettative di squadra in piena ripresa che se la può ancora giocare in chiave play off anche se sarà molto dura.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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