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Genoa

Genoa. Una vittoria che vale doppio.

Non chiamiamola “corazzata”, seguendo lo stile, scevro da pomposi proclami, del tecnico Gilardino.

Certo la netta vittoria, contro il lanciato Palermo di Corini, ha un valore che va molto oltre i tre punti conquistati.

Il dato importante è il gioco espresso, nettamente migliore e convincente rispetto a quanto emerso anche nelle gare vinte prima della brutta prova con il Parma.

Il grifone targato Gila in casa non ha mai subito un gol, con quattro vittorie in cinque gare al Ferraris, e anche in trasferta sa farsi valere.   I dati parlano ma c’è di più.

Il Genoa, solo al secondo posto con 43 punti, (undici meno del caterpillar Frosinone, e +4 sopra la Reggina) dovrà ora confermare questo trend nelle prossime sfide, a partire dalla partita in programma all’Alberto Braglia di Modena (21mila spettatori di capienza) domenica 19 febbraio alle 16.15.

Quella con i canarini, allenati da un tecnico esperto come Attilio Tesser, non sarà una sfida facile, come quella in programma il turno successivo con la Spal di De Rossi e Nainggolan. Una squadra, quella ferrarese, in piena crisi dopo la terza sconfitta subita a Venezia contro una diretta concorrente, che sarà da prendere con le pinze.

 

 

 

Dopo tutto in questo torneo emerge un livello tecnico e una tensione atletica, mediamente messa in campo, quanto mai elevata, indipendentemente dal posto in classifica.

Modena e Spal sono due incontri abbordabili per questo Genoa, ma ricordiamo che metà delle squadre in B (racchiuse in nove punti) sono invischiate nella lotta per evitare i play out e più si va avanti è più queste formazioni giocheranno con il coltello tra i denti. Per questo Gila fa bene a predicare massima concentrazione e determinazione.

Abbassare minimamente la guardia, o non avere la giusta concentrazione, può comportare sorprese, come detto  quanto mai frequenti nel campionato cadetto.

Il Genoa di oggi pare che, più degli avversari, debba guardarsi dai propri cali di tensione e dal tenere alti gli equilibri interni alla squadra.

Il cammino del grifone targato Gilardino è risultato quanto mai lineare rispetto ad una concorrenza toccata da continui passi falsi. Una concorrenza in cui oltre a Bari, Reggina e Parma vede farsi largo il Cagliari di Claudio Ranieri e il Palermo di Eugenio Corini, dopo un avvio alquanto balbettante di due formazioni con un grande bacino di utenza e tradizione.

A continuare a giocarsela in tutta tranquillità è il neopromosso Sudtirol di Pierpaolo Bisoli, quarto in classifica con 38 punti.

Intanto l’ultima ora vede Davide Ballardini sorpreso girovagare e rilassarsi per il centro storico di Napoli in attesa del match di campionato al Maradona tra la sua sorprendente Cremonese, vera regina di Coppa Italia (ha fatto fuori Napoli e Roma in trasferta) e gli azzurri.

Tra le due squadre vi sono ben 48 punti di differenza. La Cremonese non ha ancora vinto in questo campionato, otto pareggi con 15 gol fatti e 37 subiti.

Ma il calcio è bello e si ricorda proprio per le vittorie e le sconfitte più inattese.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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