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Genoa

Gila, buona la prima. Genoa-Sudtirol 2-0

Finisce con una vittoria la prima di Alberto Gilardino sulla panchina del Grifone. Puscas e Aramu regalano la vittoria che in casa non arrivava dal 18 Ottobre.

Un Puscas davvero protagonista del secondo tempo, oltre al gol che ha spezzato l’equilibrio.

Una partita non facile, dopo le tensioni degli ultimi giorni, contro un Sudtirol, sorpresa di questo campionato cadetto, che ha saputo dare del filo da torcere a tutti , Frosinone compreso.

Con il poco tempo avuto a disposizione il mister si affida ai soliti undici. Unica eccezione  la mancanza di Portanova, sostituito  da Jagiello, mandato in tribuna a causa dei problemi giudiziari in cui è coinvolto per fatti avvenuti quando giocava ancora nel Siena.

Ci si attendeva un gioco brillante, rivolto prevalentemente all`attacco. Così non è stato.  La squadra ha ribadito  il consueto possesso palla per tutto l`arco del primo tempo, creando solo un`occasione da gol, merito di un Sudtirol blindato in difesa e pronto nelle ripartenze. Nel secondo tempo, grazie anche all`entrata di Puscas e con le squadre più “allungatea” in campo, il Genoa è riuscito a essere più pungente in area fino a chiudere con un secco 2-0.

Formazioni:

Genoa (4-3-2-1): Semper; Hefti, Dragusin, Bani, Sabelli; Strootman, Frendrup, Jagiello; Aramu, Gudmundsson; Coda. Allenatore: Gilardino.

SudTirol (4-4-1-1): Poluzzi; De Col, Zaro, Masiello, Berra; Tait, Crociata, Nicolussi Caviglia, Rover; Siega; Marconi. Allenatore: Bisoli.

Primo tempo non certo esaltante, in cui l`ormai prevedibile Genoa è stato bloccato dagli avversari fermi nella propria tre quarti.

Il Sud Tirol ha creato una sorta di muro invalicabile, con chiusure e raddoppi, davanti alla propria area, lasciando al grifone solo uno sterile possesso palla, che non ha spaventato gli avversari. Insomma un film già visto.  L`unica occasione degna di nota è quella del 12`. Bani lancia a Sabelli, il laterale vede Coda al centro dell`area, lo serve perfettamente, ma l`attaccante, infastidito dal raddoppio di marcatura tira a lato della porta difesa da Poluzzi.

Il Sudtirol è apparso più cinico e, alla prima occasione (35`) per un soffio non va in vantaggio con Crociata che tira di poco alto sopra la traversa. Le squadre rientrano negli spogliatoi sullo 0 – 0.

Secondo tempo sicuramente più vivace. Le squadre, anche a causa della stanchezza, si sono allungate, con il Sudtirol che più volte si è presentato in area, ma è il Genoa a colpire.

Al 65`Gudmounson, che per la prima volta salta l`uomo,  passa la palla a Hefti che tira, il portiere respinge e da due passi Puscas (da vero centroavanti) insacca con sicurezza.

L’attaccante rumeno, classe 96, era entrato nel secondo tempo, mentre Massimo Coda  non è proprio sembrato al top  della condizione.

La reazione degli ospiti al 73` spaventa Semper: un tiro di testa Odogwu, entrato nel secondo tempo al posto di Marconi, centra il palo.

Dieci minuti dopo Puscas, galvanizzato dal primo gol in rossoblu, tenta di nuovo la rete su Assist di Aramu, ma il pallone finisce di poco alto.

Il Genoa ha il merito di non chiudersi e Pablo Galdames, entrato al posto di Gudmounson, fa tremare la traversa con un tiro da fuori su assist dell`onnipresente Puscas.

In pieno recupero c’è  spazio per giore anche per un ritrovato Aramu, che ha disputato un buon secondo tempo.  In pieno  recupero (‘93), su classica azione di contropiede, servito da Yeboah batte Poluzzi.

La vittoria del Genoa interrompe una striscia positiva dei tirolesi che si trascinava da ben 12 turni.

Il Genoa non è certo pienamente  risorto ma si è vista una maggiore tensione e concretezza in attacco che ha esaltato due giocatori fino ad ora spenti come Puscas e Aramu.

Il gol poi si sa è la migliore medicina per un attaccante.  Da segnalare l’ottimo finale, con cambi azzeccati, in cui la squadra dopo aver corso un brutto pericolo, non si è chiusa ma si è proposta in attacco vanificando le mire contro un avversario pericoloso.

Verrà confermato Mister Gilardino dopo la partita di oggi?

“la società deciderà” è la fatalistica risposta del Gila, felice di tornare in questo stadio  e gioire coi tifosi.  Il neo allenatore  ha sottolineato, come nel poco tempo avuto, si sia impegnato più che sul piano tecnico su quello motivazionale.  Definendo l’impegno dei suoi uomini carico di consapevolezza e determinazione.

In conclusione ha avuto parole di apprezzamento per Aramu. Uno dei giocatori più criticati in queste ultimo periodo grigio: “mi è piaciuto, ha saltato spesso l’uomo , ma dobbiamo avere maggiore densità e trovare l’equilibrio giusto”

Sono nato a Lecco e ho 33 anni. Sono un appassionato di informatica e grafica, interessato a tutte le novità del settore tech. Ovviamente amo e seguo il gioco del calcio con passione e sportività. Vivo a Torino. L’altra mia passione sono i cani e gli animali in genere.

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