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Europa

Il Tifo alla rovescia e “la variante portoghese”- Concesao: “Siamo stati una vera squadra “

Due doverose parole sulla partita di ritorno, valida per la qualificazione ai quarti di finale della Champions L. Juventus – Porto.

di Moreno D’Angelo

A Firenze c’è chi anche nel pre partita ha tentato di elaborare dei riti woodoo per rovinare la festa ai bianconeri impegnati con il Porto. Non si contano le scene di giubilo e le immagini di bottiglie di vino Porto, sui tavoli, riportate sui social a conclusione della partita.

I più accaniti ovviamente i tifosi dell’Inter, (Sergio Conceicao, allenatore del Porto, giocò con i neroazzurri dal 2001 al 2003 ), poi i torinisti (ma questo ormai è genetico) a cui si sono aggiunti i tifosi di quasi tutte le squadre che, come avviene in ogni parte del mondo, godono quando la più blasonata e organizzata vacilla, reagisce, vince ma in realtà perde !

In Italia verso la Juve si trascina una gamma di accuse e aggettivi, alimentata da storici episodi e infinite polemiche. Battere la Juve è sempre un momento storico per molte formazioni. Ma questa del Porto, in Champions, che fa fuori e pure in dieci e senza sfigurare gli odiati bianconeri, è uno sfizio che molti tifosi in Italia si aspettavano senza crederci, se lo sono tolti godendo non poco. Certo sarà poco sportivo ma il mondo del tifo, è così !

Una rivalità vibrante che dai piccoli campanili di provincia arriva alle grandi metropoli, ma che con la Juve in Coppa si scatena. Al fischio finale della partita, sul web e sui social l’entusiasmo è volato a colpi, di sfottò e ironie d’ogni tipo come quelle in cui viene ritratto uno sconsolato Pirlo con la scritta “la variante portoghese”.

Chi è abituato ai derby sa che lo sfottò è l’anima del calcio (se non si esagera).

Martedì alla Juve sarebbe bastato recuperare solo un gol per qualificarsi (senza subirne), contro una delle squadre meno considerate per la Champions. Un Porto che ha giocato bene, tenendo il campo e reagendo senza timori. I giornali portoghesi hanno descritto la partita come leggendaria. A parti invertite avremmo fatto anche Noi Italiani, lo stesso.

E’ evidente che dopo una sfilza di scudetti la Juventus è alla fine di un ciclo, come il suo alfiere Ronaldo. Questo nonostante abbia fior di attaccanti e un Chiesa scatenato. Certo fa effetto vedere come una formazione, il cui valore complessivo è quasi pari a quello del solo Ronaldo, sia riuscita ad imbrigliare i bianconeri che, per una volta tanto, non sono stati nemmeno aiutati dalla buona sorte.

In conclusione riportiamo la dichiarazione del tecnico dei portoghesi Sergio Conceicao ai microfoni Uefa: “Ho un gruppo di giocatori coraggiosi e abbiamo interpretato la partita nel modo giusto contro una grande squadra con giocatori di altissimo livello.Abbiamo sofferto, ma siamo stati anche in grado di creare difficoltà alla Juventus. Siamo stati una vera squadra, faccio i complimenti ai miei giocatori, hanno fatto un lavoro fantastico.”

Il tecnico ha aggiunto con orgoglio:

Dopo l’espulsione di Taremi abbiamo mostrato il DNA del Porto. Non abbiamo mai smesso di crederci. Queste partite segnano la storia del club. Ho detto loro che era necessario fare qualcosa di più, è da queste situazioni che si trova la forza”.

L’allenatore portoghese vanta una prestigiosa carriera da calciatore: ha vinto tre scudetti con il Porto e una coppa del Portogallo. Nel 1998 è arrivato in Italia dove contribui allo storico scudetto della Lazio che si aggiudicò la Coppa delle Coppe con altri trofei. Gioco poi nel Parma e dal 2002 nell’Inter.

Per la Juventus, tutto è rimandato alla prossima stagione.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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