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Calciomondo

Italia-Argentina y “the Scotsman”

Domani primo giugno a Londra si gioca Italia-Argentina, il match tra la vincitrice dell’Europeo e quella della Coppa America.

Il calcio latino domani manda in onda una delle sue espressioni massime, malgrado nei rispettivi campionati nazionali, soprattutto le squadre di vertice,non stiano vivendo un momento di grande spolvero.

Per quanto mi riguarda ho sempre pensato che al dio del calcio ci si rivolga in spagnolo ma con forte forte cadenza portena.

L’Argentina ha il novanta per cento della popolazione con origini legate ai flussi migratori che, tra l’ottocento ed il novecento sono sbarcati a Buenos Aires.

Non e’ pero’ corretto dire che furono solo gli inglesi a portare il calcio in Argentina.

Il visionario che con forza e determinazione  dono’ il calcio più degli inglesi agli argentini fu uno scozzese Alexander Watson Hutton.

Senza mai dimenticare che gli argentini al calcio ci hanno aggiunto garra eleganza e passione.

La prima partita di calcio in Argentina si svolse nel giugno 1867 vicino al “Monumental” l’ attuale stadio del River Plate di Buenos Aires.

Mentre la prima apparizione della nazionale Albiceleste e del 1902 a Montevideo in Uruguay.

Quella nazionale del 1902 e’ guidata dal citato scozzese Alexander Watson Hutton di Edinburgo detto “the Scotsman” che porto’ i primi palloni di cuoio in Argentina ,Watson Hutton era sbarcato a Buenos Aires per fare il preside.

Se abbiamo goduto di Maradona, Messi, Sivori, Batistuta e tanti altri  lo dobbiamo proprio a Sir Watson fondatore della prima Argentina Association Football League.

Ancora oggi i tifosi argentini visitano la tomba di Sir Watson che mori’ nel 1936.

Tornando alla partita in programma domani sera sarebbe stato bello se avesse avuto luogo ad Edimburgo invece che a Londra questo soprattutto per ricordare Sir Watson e farlo conoscere alle nuove generazioni come esempio virtuoso.

 

 

 

 

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

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