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Calcio Argentino

La favola dell’Independiente e il sogno di Ivan Marcone.

Javier ZanettiEl tractor, da bambino  era un fan accanito dell’Independiente. Ha sempre pubblicamente manifestato il suo dispiacere per non aver mai potuto militare in quella squadra del suo idolo indiscusso Ricardo Enrique Bochini.

Figura mitologica che giocava col numero diez.

Ho sempre sentito parlare dell’Independiente come la squadra Argentina più conosciuta al mondo specie in quegli anni. Los rojos , per la loro casacca rosso fuoco,  hanno una lunga storia , iniziata nel 1905.

Ancora oggi ricordo quella finale del 1973 di Coppa Intercontinentale vinta dal Rojo contro la Juventus allo stadio Olimpico di Roma, in cui brillò quel numero dieci detto “El Bocha”.  Un campione la cui fama fu offuscata nella sua carriera solo dal talento mostruoso ed unico di Diego Maradona che ebbe sempre parole di totale ammirazione per il diez de los rojos.

 

L ‘Independiente è la squadra argentina che si è aggiudicato più coppe Libertadores, ben sette. Sette finali tutte vinte (l’esatto contrario della Juventus in Coppa Campioni). Un’impresa unica e non a caso il suo stadio nel quartiere di Avellaneda a Buenos Aires si chiama Libertadores d’America.

L’ acerrimo rivale dell’ Independiente è da sempre il Racing Avellaneda. Due club nati e cresciuti nello stesso quartiere ma con caratteristiche ben differenti.

Una rivalità fortissima con due stadi praticamente affiancati a solo 150 metri.

Inutile aggiungere che il derby tra queste due formazione è sempre muy bollente indipendentemente dalla posizione in classifica.

Quello de los rojos e’ un pubblico molto esigente e pretende che la propria squadra giochi bene mentre il Racing e’ più di garra.  Si potrebbero scorgere un collegamento con il superclassico tra River e Boca  ma persiste una differenza abissale di cultura calcistica nei club e nel pubblico di queste realtà.

Generalizzando nel pubblico di River Plate e Independiente prevale un’identità più borghese ,più snob, dove anche se vinci ma giochi male non t’applaudono,  mentre per Boca Juniors e Racing Avellaneda basta vincere non importa come.

Altra similitudine tra River e Independiente  è che si tratta di prestigiose formazioni entrambe retrocesse recentemente una dopo l’altra per la prima volta nella loro storia.  L’Independiente nel 2013 mentre il River nel 2011. Un fatto vissuto dai tifosi e non solo come una tragedia sportiva.

Due settimane fa il club è riuscito a portare a casa uno dei suoi tifosi più accaniti. Un giocatore, che ha sempre portato nel cuore in modo sfegatato il suo Independiente.  Si tratta di Ivan Marcone.

Durante la sua militanza nell’ Arsenal di Sarandi’ Ivan Marcone fu vicino a vestire la camiseta dell’ Independiente ma la presenza di Julio Grondona discusso presidente, dipinto da alcune critiche come un despota, ex AFA, gli aveva impedito di realizzare il suo sogno di giocare nella sua squadra del cuore.

A testimoniare questa passione basti pensare che, malgrado giocasse nell’ Arsenal, Ivan appena poteva andava sempre allo stadio dell Independiente con suo padre per vedere ogni partita.

Dopo altre peregrinazioni in Messico, Argentina e Spagna alla fine il sogno di Ivan Marcone si è avverato e lo stesso ha rinunciato a parecchi denari che guadagnava in Spagna con l’ Elche pur di giocare con il suo Independiente.

Dopo il suo esordio vittorioso contro l’ Estudiantes Ivan Marcone ha dichiarato: “ho lottato per tanti anni per riuscirci e per fortuna è successo fin da piccolo sognavo di giocare nell’Independiente e ho lottato contro tutto per essere qui e ce l’ho fatta”.

Con Marcone arrivano cuore e tecnica a centrocampo che aiuteranno l’Independiente a fare un campionato anche quest anno degno della storia di questo glorioso club.

Vamos Rojo

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

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