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Genoa

La rivincita degli ex

Ex, non in senso sentimentale, anche se qualche emozione la scaturiscono a tutti i tifosi. Profondamente diversa in ognuno, come nostra caratteristica e parte del “sistema giudiziario” calcistico.

Stiamo parlando di ex “panchinari”, oserei dire “tribunari“*. Quei giocatori che sembravano spariti, inghiottiti nell’oblio o che si pensava – come molti per Tourè – essere fuori rosa.

Ovviamente, in tutti coloro che stanno leggendo, si è accesa subito la lampadina e l’occhio di bue ha inquadrato Lennart Czyborra e, appunto, Abdoulaye Touré.

Partiamo dal difensore tedesco. A tutti spiace per l’infortunio di Marko Pajac che peraltro, visto il coinvolgimento del crociato, rischia di costargli l’intero campionato (6 mesi). Il terzino sinistro l’anno scorso è stato uno dei migliori esterni grazie soprattutto ai cross dai 40 metri, suoi preferiti (Perinetti docet). Quest’anno ha brillato meno in fase di spinta, ma di certo è stato importante, pulito e regolare in quella difensiva. Avevamo già rivisto l’alterego del croato in campo per 25 minuti in Coppa Italia e lì, tra lo stupore, si è pensato Blessin avesse comunque voluto trovare un’alternativa che non prevedesse, come accaduto ad inizio campionato, di spostare Sabelli dalla destra. Sabelli che peraltro ha ben colto l’occasione di subentrare e “infine” rimpiazzare Hefti, particolarmente in ombra quest’anno, ai limiti dell’irriconoscibile. Sabelli divenuto fondamentale negli affondi e spesso primo sostenitore delle migliori sortite RossoBlu. Impensabile, dunque spostarlo. L’anno scorso, in Coppa Italia e contro la Juve, Czyborra aveva fatto bene e quindi, in effetti e data la giovane età, si sarebbe potuto pensare un giorno potesse ritornare utile. Così è stato, e nel complesso la prestazione è stata buona: qualche difficoltà in fase difensiva, magari dettata anche dalla poca abitudine a giocare con i compagni, ma ottima la fase offensiva, dove si sono visti cross e personalità. Vedremo ora se anche lui, come l’ex Brescia, saprà divenire protagonista.

Diverso il discorso Touré. Come accennato, alcuni lo credevano persino fuori rosa, salvo poi vederlo in panchina grazie a qualche inquadratura di Sky. L’ex Marsiglia è entrato per sostenere con la propria fisicità il centrocampo e, nel relativo minutaggio, ha mostrato la propria utilità. Si è così saputo essere stato lui a chiedere di rimanere per poter un giorno, poi giunto, dimostrare di poter far parte di una rosa ambiziosa. D’altra parte i trascorsi calcistici non erano niente male, ma l’anno scorso, un po’ di delusione l’ha destata. Ad oggi, invece, il suo impiego risulta importante a partita in corso e chissà non possa continuare a crescere e darci qualche soddisfazione. Se anche non fosse vero, per la scelta di stringere i denti e rimanere nel Genoa, essere divenuto “idolo” della tifoseria o comunque uno degli “amati” come affermato dal commentatore di Sky, di certo la somma di ciò e delle prestazioni potrebbe invero trasformarlo in un apprezzato player.

Noi non si può far altro che augurarcelo pensando e facendo valere la regola della seconda opportunità. Ai due ragazzi dunque ricordiamo quanto scritto da Paulo Coelho: “Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, se te la lasci sfuggire, ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti“.

 

*perdonate, ma se alla Crusca hanno inserito Avvocata nel dizionario, mi sento libera di creare qualsiasi vocabolo abominevole

 

Genova, 26 Aprile 1977 “Io parlo di Comunicazione – ufficio stampa e media relation - Siti Web. Papà chiede quando smetterò di giocare e disegnare e mi troverò un lavoro vero. I genitori la sanno lunga...” Consulente per la comunicazione aziendale e politica da oltre 15 anni è socia della PVD Consulting insieme a Pietro Avogadro, sistemista ed esperto in privacy. Inizia il proprio percorso a Milano, in un’agenzia di comunicazione dopo uno stage legato al Master di specializzazione per tornare a Genova ed intraprendere il percorso lavorativo indipendente. Non è stato semplice, la sua città la accoglie con diffidenza: giovane donna, spesso si sentiva chiedere dove fosse il suo capo. Ma ha saputo destreggiarsi, crescere e creare un’impresa piccola, ma solida anche grazie alla continua voglia di evolvere, aggiornarsi e, soprattutto alla testardaggine: “E’ stato difficile affermarsi, ma l’entusiasmo che veniva percepito apriva lo spiraglio. Qualche volta non è bastato, altre è servito ad iniziare un percorso. Alla fine, posso dire essermi tolta molte soddisfazioni e qualche sassolino…” Consegue il titolo in diversi Master tra cui quello in “Ufficio stampa e media relation” del sole 24 Ore, “Digital marketing” con Studio Samo e “Consulente politico e marketing elettorale” con Eidos Communication. Tra Milano e Roma la voglia di migliorare si fa sempre sentire senza esaurirsi: “Forse è questo il mio jolly, non mi accontento mai”. Il ruolo che le piace più ricoprire è quello di addetto stampa, ma ama collaborazioni e consulenze che la portino a studiare nuove realtà e preparare i clienti ad affrontare il mondo della comunicazione sempre più visual ed incentrato sui social. I suoi clienti spaziano da realtà medio grandi di diversa natura, associazioni sportive, politici e liberi professionisti, a start up per cui studia piani di lancio. Sempre attiva, tanto da mettere il lavoro al primo posto, quando le si chieda come stia, risponde raccontando delle proprie giornate professionali. Per passione, entra in contatto con il mondo della televisione e della radio. In particolare, oggi, conduce insieme ad Angelo Arecco una trasmissione settimanale di informazione su Radio Skylab che vanta grandi ospiti e seguito. Ha scritto per alcune testate online, creato blog: “Non sono certa di dove mi condurrà la vita, amo cambiare e detesto i titoli sterili. Di certo scriverò. Questa è l’unica certezza: l’ho sempre fatto e so farlo bene!” Nell’ambito sociale, è responsabile regionale di Unavi (Unione Nazionale Vittime)

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