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Qatar 2022

La Scaloneta accelera, si qualifica agli ottavi dominando la Polonia e guidando il gruppo C

La squadra diretta da Lionel Scaloni e guidata da Lio Messi, continua a crescere nel suo gioco e nei risultati in maniera esponenziale.

In una partita in cui solo una delle due squadre ha mostrato interesse a vincere, l’Argentina ha prevalso 2-0, anche se avrebbe potuto segnare più gol, per come si è svolta la partita.

I dati della nazionale albiceleste a fine partita sono emblematici: più di 850 passaggi, +92% di efficacia, +70% di possesso palla, e 20 tiri verso la porta avversaria oltre ai due goal e un rigore sbagliato.

Nel primo tempo la Polonia ha cercato di non arretrare al limite della propria area ma la cosa le è riuscita solo 15 minuti.

L’ Argentina ha messo pressione in mezzo al campo, ha fatto circolare la palla senza dare un riferimento davanti e assaltato la porta della Polonia con inserimenti da centrocampo.

Sulle fasce Di María/Molina e Acuña/Julián Álvarez, sono state le combinazioni guidate da Lionel Messi.

In regia a centrocampo Enzo Fernández, Alexis Mac Allister e finalmente un recuperato Rodrigo De Paul hanno fatto letteralmente impazzire i polacchi.

L’Argentina non ha lasciato respirare la Polonia.

Nel primo tempo Lionel Messi  s’ è fatto parare un calcio di rigore, assegnato dopo controllo VAR, dal portiere polacco.

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il primo tempo si è concluso a reti bianche.

Al contrario dell inizio sopito del secondo tempo nell esordio contro l’Arabia Saudita questa volta la lucidità e l’ energia della squadra di Scaloni sono state ben diverse.

Dopo un minuto della seconda fase il centrocampista ex Boca Jrs Alexis Mac Allister ha portato in vantaggio la nazionale con un destro ad incrociare.

 

Da quel momento in poi, la Scaloneta ha mostrato il meglio del suo stile di gioco.

Al minuto cinquantanove Scaloni ha fatto uscire Di María e Acuña che avevano corso molto e al loro posto sono entrati Nicolás Tagliafico e Leandro Paredes.

Al minuto sessantasette è arrivato  il meritato raddoppio.

Un gran gol targato River Plate con Enzo Fernandez che ha messo Julian Alvarez in condizioni di segnare.

 

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L’Argentina ha dominato e ha chiuso definitivamente la partita qualificandosi per gli ottavi di finale del girone C.

Per le statistiche rimarranno la sconfitta contro l’Arabia e la prima vittoria contro il Messico.

 

 

In un Mondiale sorprendente, in cui Germania e Belgio furono eliminate nella prima fase; la prossima rivale dell’albiceleste sarà una vecchia conoscenza: l’Australia.

Nel 1993 la nazionale argentina chiamò Diego Maradona per avere maggiori certezze di qualificazione per il mondiale USA del 1994.

 

 

Un mondiale che tutti ricordiamo come l ultimo del magico pibe de oro.

L’Australia, dal canto suo, arriva agli ottavi dopo essersi qualificata seconda nel girone D, dietro alla Francia, e solo per differenza reti.

Nella prima partita del girone l’ Australia aveva perso per  4 a 1 contro  i campioni del mondo.

Nelle altre due partite del girone hanno saputo reagire e battere la Tunisia e la Danimarca entrambe per 1-0.

L’incontro per la qualificazione ai quarti di finale sarà sabato prossimo alle ore 20.

Sono nato in Argentina e il calcio fa parte della mia vita sia perché ci ho sempre giocato sia perché seguo tutti i migliori campionati mondiali. Mi identifico con il tiki-taka ma senza rinunciare al sacrificio. Esperto in giornalismo, ho lavorato tanto in tv come in radio, giornali, riviste e altri media. Nonostante la mia formazione universitaria mi permetta di analizzare accadimenti socio-culturali complessi, mi emoziono ancora per la bellezza di dribbiling maradoniano, una definizione messianica e una strategia di gioco ben eseguita.

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