Altra prova da dimenticare quella di stasera contro la Lazio a Roma. Malgrado si sia visto un leggero progresso nello stare in campo, ancora non si vede l’uscita dal tunnel, anche psicologico, dove sono capitati i giocatori rossoblù
Troppo lenta l’impostazione da dietro, Sirigu sta con il pallone tra i piedi decine di secondi senza decidere a chi far proseguire l’azione che così diventa lenta. Sintomo di paura, sintomo di poca tranquillità.
La difesa che per lunghi minuti del primo tempo ha retto, non rischiando nulla, non riesce a spingere. L’idea della difesa alta è ottima ma al primo errore veniamo puniti.
Ghiglione, passa un brutto pallone indietro a Vazquez, uno dei migliori oggi, passaggio tra il corto e lo scordinato, subito la Lazio ne approfitta e colpisce con Pedro.
Il problema si fanno sempre troppi passaggi indietro, con la l’alibi di mantenere il controllo palla si va dalla trequarti avversaria, indietro fino al portiere, gli spazi non si trovano a causa della lentezza dell’azione.
Se non si attacca, non si tira! Destro, non è stato servito, nel primo tempo quelle poche volte,3, ci siamo affacciati nella prossimità dell’area è mancato l’ultimo passaggio.
Non c’è neppure cattiveria, la Lazio ha iniziato, con 4 falli duri nei primi 4 minuti di partita 2 su Pandev, generosissimo nel conquistare punizioni a favore. Noi invece torniamo a casa con delle ammonizioni ma la grinta la mettono solo Sturaro, non bene la Sua partita e Portanova distintosi nei duelli di cappa e spada.
Il goal di Melegoni arrivato all’84°, con un bel tiro da dentro l’area, dopo una triangolazione ma con la Lazio parecchio distratta dal risultato acquisito. Badelj ha giostrato davanti alla difesa e dietro le punte ma ancora insufficiente.
Mancano sempre 10 vittorie, questo 2021 si chiude con record clamorosamente negativi, c’è ancora l’Atalanta, poi il 6 gennaio inizia un nuovo campionato con l’inserimento dei nuovi acquisti, obiettivo 10 vittorie !
