In B le tante sfide e il bel tempo stanno riempendo gli stadi.
C’è un dato che conferma in modo indiscutibile l’attenzione e il coinvolgimento di questo bello e interessante campionato cadetto.
Il record di pubblico sugli spalti. Vero, le temperature praticamente estive e non certo novembrine aiutano. Intanto si è toccato il record di presenze per una partita di B a 20 squadre nello scontro al vertice tra Bari e Ternana con 38.800 spettatori. Per Genoa Brescia si sono contati ben 27.239 paganti , mentre anche in diverse altre piazze si è andati oltre i 10mila biglietti staccati come in Cagliari – Reggina (1-1) e Modena Palermo (0-2).
Sul positivo trend, oltre a pesare alcuni stadi abituati a numeri da serie A, è confortato da un aumento generale del totale del numero di spettatori sui vari campi che in questa 11 giornata ha toccato quota 128.391 presenze.
Il solo fatto che nella prossima giornata vi sia in programma un Reggina-Genoa e un Palermo-Bari dovrebbe confermare questo incredibile trend di pubblico che non riguarda invece la serie A.
Tornando al calcio giocato è stata grande l’amarezza nel Genoa per l’ennesimo pareggio interno. Un nuovo successo mancato per alcune distrazioni negli ultimi minuti di gioco contro un buono ma certo non trascendentale Brescia. Il Grifone resta a solo a due punti dalla capolista Frosinone (17 gol f. e 7 s.) ed è ora atteso da un nuovo impegnativo scontro al vertice contro l’agguerrita Reggina (20 gol f. e 9 s.). Calabresi che, dopo un avvio baldanzoso, in queste ultime tre giornate avevano segnato il passo. La squadra guidata da Pippo Inzaghi è comunque reduce da un buon pareggio a Cagliari e mantiene il quarto posto con 19 punti.
La mancanza di freddezza sotto porta e le improvvise sbavature, in una difesa rossoblù che è tra le migliori del campionato cadetto (14 gol segnati, 8 reti subite), non potevano non sollevare qualche critica dopo il quarto pareggio interno seppur con partite dominate nel controllo del gioco. Non a caso Blessin ha definito il pareggio con le rondinelle come una sconfitta alla luce della delusione che si respirava nello spogliatoio dopo una vittoria sfuggita la 94’. L’allenatore tedesco ha parlato di scarso cinismo nel chiudere le partite e nel difendere il risultato, di un Ferraris dal terreno di gioco pessimo, lasciando trapelare le sua perplessità, senza accendere polemiche e trovare facili alibi, sulla conduzione arbitrale. Nel calcio succede spesso che se sprechi troppe occasioni poi arrivi immancabile la frittata.
Nulla di compromesso. Anzi il quadro resta positivo. Certo l’assenza di Albert Gudmundsson si è fatta sentire (entrato solo all`80’). Un vero faro fondamentale per dare ritmo e sostanza al gioco rossoblù. L’allarme di Blessin oltre al cinismo in attacco e per una difesa che con la Reggina non potrà permettersi sbavature e disattenzioni. Una difesa in cui si è fatto apprezzare il portiere Semper che ha espresso, pur non essendo titolare, grande sicurezza , risultando determinante in almeno due occasioni.
Ci si attende di più da un Aramu ancora troppo lezioso mentre è stata davvero sontuosa la prova e la determinazione di Sabelli sia in difesa che come propulsore di fascia di diverse pericolose ripartenze.
Ora non c’è tempo per polemiche e lagnanze visto che occorre essere concentrati per una trasferta impegnativa come quella con una Reggina che vuole tornare alla vittoria al Granillo.
Per il resto la classifica permane corta. SI registra la reazione di un Palermo che, dopo i tonfi di questi ultimi turni ,ha preso tre punti sul campo del Modena e certamente tornerà su posizioni più consone alle sue ambizioni. Resta pesante la situazione del Venezia (9 punti) che, dopo l’ennesima sconfitta (in casa con l’Ascoli) non è fanalino di coda solo perché il Perugia ha di nuovo perso. Si tratta di una squadra che aveva ben altre ambizioni con un parco giocatori da cui ci si aspettava molto di più. Spesso per le squadre che arriva dalla serie A se si non riesce ad adeguarsi a questa realtà, inanellando una serie di risultati negativi, non è facile reagire anche cambiando guida tecnica. Per Javorcic (Venezia)protagonista della promozione del Sudtirol , e per Dionigi (Cosenza) le panchine sono ormai molto più che bollenti. Per i calabresi in piena crisi pare ormai questione di ore l’esonero di Davide Dionigi che verrà quasi sicuramente sostituito da Luigi di Biagio che sembra abbia superato la la concorrenza di Walter Zenga.
Bari e Parma, insieme a Ternana e Reggina restano, pur con qualche alto e basso, le squadre candidate, insieme alla capolista Frosinone, alla promozione, per il resto è piena bagarre. Un tutti contro tutti in cui nella è scontato e dove le sorprese non mancano mai come quei pareggi, che di norma abbondano nel campionato cadetto.
In questo quadro il Genoa si conferma come lo squadrone da battere per la qualità della nutrita rosa a disposizione di Blessin e per il gioco e la determinazione fino ad ora espresso. Manca come detto un certo cinismo. Ma non è il caso di fare drammi. La squadra ha sempre dimostrato di saper imporsi su qualunque campo e si è in vetta. Certo sarebbe prezioso un supporto con il fiuto del gol a fianco di Coda.