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Genoa

Reggina-Genoa 2-1. Una sconfitta che brucia

Nulla di compromesso ma è una sconfitta che brucia in cui il Genoa raramente è riuscito a  rendersi pericoloso. Un bagno di umiltà forse necessario per quella che viene ritenuta da tutti la prima classe.

Certo vi sono i meriti di Filippo Inzaghi e di una squadra che si è dimostata più affamata e grintosa. Gli amaranto  sono riusciti a impostare la gara  bloccando a metà campo la rete del grifone, solitamente dominante, per ripartire con velocissimi contropiedi.

Per ironia della sorte il gol della vittoria è stato segnato dall’ex Hernani. Forse qualche contromossa in attacco sarebbe potuta essere anticipata (Puscas?).

Partita sentitissima al Granillo con circa 14 000 spettatori (4000 abbonati). La Reggina dopo il buon pareggio di Cagliari vuole riprendere la sua progressione verso la A.

Il Genoa schiera Semper in porta e ritrova Kevin Strootman.

Bella coreografia luminosa della curva Sud.

Dopo il premio a Zangrillo vi è stato il saluto all’ex allenatore degli amaranto Franco Colomba.

I 270 tifosi da Genoa che si sono fatti sentire per tutto l’incontro e anche dopo il saluto della squadra.

Vediamo la cronaca. Al primo minuto entrata su Gudmundsson, bloccato in fase di rilancio.

Molto alto il pressing a metà campo dove le squadre si studiano.

Cross in area reggina al 4′ minuto su azione impostata dal solito Gudmunsson.

5’  Bella progressione sulla destra di Czyborra ma il suo cross è preda di Ravaglia.

8’  Prima azione pericolosa della Reggina che entra in area con Canotto, ma il suo tiro viene bloccato dalla difesa. E’ un pò l’incipit della partita della Reggina, controllo a centrocampo e velocissime ripartenze.

La Reggina si fa più intraprendente in contropiede. Al 12’ contatto in area tra Dragusin e Canotto, il più attivo tra gli amaranto,  ma non vi sono certo gli estremi per il penalty.

15’ Gol. Canotto su lancio di Majer ha il tempo di prendere la mira e superare Šemper con un tiro angolato.

18’  Gudmunssson crea scompiglio in area ma il cross che cerca Coda è preda di Ravaglia.

Il Genoa riprende il controllo del gioco senza rendersi pericoloso.

33’  pareggio del Genoa.  Aramu, al primo gol con i rossoblù, la mette dentro di testa da breve distanza su un cross di Sabelli con una difesa reggina distratta.

Sul rovesciamento di fronte percussione di Rivas, ostacolato da Bani e Sabelli. L’arbitro, dopo le proteste dei genoani va al Var e, dopo una lunga sospensione del gioco, concede il rigore.  Il tiro centrale di Menez è facilmente respinto da Semper. Un errore grave per il francese ex Milan.

A  fine primo tempo emerge come in questa sfida, alquanto equilibrata, il Genoa abbia un pò perso la sua ormai tradizionale capacità di dominio del gioco.

La Reggina si è mostrata attenta e prudente ma sempre pronta a pungere in contropiede. Fattore che sarà il leit motiv anche del secondo tempo.

Dopo l`intervallo il Genoa pare più deciso ma, al primo contropiede,  con una Reggina che entra in area rossoblù con troppa facilità,  viene concesso un nuovo rigore (52’) per un mani in aerea di CzyborraHernani non si fa confondere e segna con un tiro a mezza altezza.

58’ Ammonizione di Gudmundssonn.  E’ il prologo alla sua sostituzione con Yalcin, mentre Portanova prende il posto di un Jagiello non al top. Guven Yalcin effettua subito un tiro alto. Toccherà a lui servire le punte per cercare il pareggio.

67’ Percussione di Canotto, lanciato da Menez, che entra in area ma il suo  tiro viene respinto in angolo da Semper.

70’ Entra Hefti al posto di Czyborra.

Il Genoa si riversa nella metà campo reggina ma non riesce a rendersi mai pericoloso, mentre la padroni di casa sono sempre pronti a pungere in contropiede.

80’ Un cross di Sabelli e due tentativi di Portanova sono respinti dalla difesa.

88’ Portanova è il più attivo in attacco ma senza riuscire a preoccupare Ravaglia.

Blessin tenta di dare maggiore incisività all’attacco sostituendo Aramu con Yeboah, ma siamo già al 82’. Il giocatore si fa notare per un efficace intervento liberatorio in area genoana.

Si arriva al recupero di sei minuti. La sud fa la ola. Mentre vi è un giallo per Frendrup e Strootman.

Il Genoa non riesce a  preoccupare Ravaglia nei sei minuti di recupero anche se vi sono proteste per la mancata concessione di un corner prima del triplice fischio.

Finale concitato in cui si è visto un pathos in attacco mai pervenuto nel corso della partita.

Nel recupero tutto il Granillo si illumina. La Reggina aggancia il Genoa in una partita sicuramente vibrante ma non positiva per la squadra rossoblù che non è mai riuscita a imporre il suo gioco e a rendersi davvero pericolosa in attacco.

Sicuramente vanno riconosciuti i meriti di Inzaghi che è riuscito a dare rapidità ed efficacia ai suoi giocatori. E’ stata nostra la miglior partita è il commento del mister reggino.

Un Blessin visibilmente amareggiato si è dichiarato non contento per il gioco espresso dalla sua squadra.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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