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Juventus

Ricordi : 40 anni fa 10.05.1981 il goal di Turone, ancora oggi discussioni. Roberto Renga ci scrive …

In collaborazione con Radio Skylab !

Riceviamo da Roberto Renga nato e cresciuto a Perugia, dove ha aperto la professione con la Nazione e poi Paese Sera, che lo ha portato a Roma. Opinionista e inviato del Messaggero. Tra mondiali, Europei, Giochi, Coppa America e d’Africa, 19 manifestazioni. Tre libri e un film su (e con) Totti. Ha detto molti no, anche a direzioni

“Per me il gol di Turone era buono. Così mi giurarono i calciatori e questa fu l’impressione immediata: Turone arrivava da dietro. Poi ci sono state leggende su Carlo Sassi, su immagini cambiate o altro. Chi in Rai le vide per primo mi confermò la mia sensazione. Ma quel gol in realtà è importante per le eleganti polemiche tra Giampiero Boniperti e Dino Viola, rispettivi presidenti all’epoca di Juventus e AS Roma e per l’affermazione definitiva della dannosa moviola: ormai si parla più di più di un episodio arbitrale che di gioco.”                                                                   

Il Ricordo di Raimundo

Era il 10 maggio 1981, a Genova si giocava il derby, mio padre non mi fece andare, avevo 14 anni , vivevo a Torino.

In quella stagione che riportò il Genoa in serie A, dopo una lunga volata con Cesena Lazio e Milan. Il 16 novembre ero al Tempio a vedere  Genoa Varese 2-0, il 30 novembre Genoa Lazio 0-0 e Genoa – Palermo 2-0, la data non mi sovviene ma in quest’ultima partita, segnò Russo, un attaccante che i tifosi rossoblù, credevano un nuovo Pruzzo.

Mio padre non mi mandò, quel derby di ritorno, fini 1-1 come quello dell’andata.

Quel giorno quindi si giocava in serie A a Torino, Juventus – Roma, mancavano 2 giornate alla fine del Campionato ed era il match dell’anno.

Mi recai al Comunale, passando dal lato opposto di Cso Agnelli, per evitare i tifosi della Roma, che stazionano presso la curva Maratona, quella da sempre rappresentante i Tifosi del Torino. Con i miei amici arrivai davanti alla curva Filadelfia quella del tifo Juventino. Il nostro intento  era di entrare gli ultimi 20 minuti, quando all’epoca, i cancelli come usanza si aprivano a tutti.

Avremmo dovuto passare un’ora e trenta, sotto una pioggia battente, come quella di oggi, 40 anni dopo ! C’era ancora gente in fila ai botteghini la partita stava per iniziare. Ad un certo momento l’uomo dietro la finestra del botteghino urlò “Sono finiti ! Esauriti !  ” Qualcuno domandò !   – “No Signori, anche gli altri settori “.

Erano circa una sessantina, davanti alla finestrella chiusa dal bigliettaio, più noi ragazzini, una decina in tutto. La pioggia non dava tregua ! Davanti ai cancelli della curva Filadelfia, quel giorno sostava anche un cellulare dei Carabinieri con un ufficiale. I cancelli dovevano essere chiusi, l’ufficiale si mosse verso di essi e disse qualcosa all’uomo che stava inesorabilmente sigillando l’entrata. Non capimmo subito! Solo dopo, sì! Il cancello fermò la sua mezzaluna di percorso, l’ufficiale si girò verso le persone rassegnate, dal non aver trovato il prezioso tagliando per entrare ; un ordine perentorio echeggiò  “Tutti dentro ! – Di corsa !”

Ci guardammo noi ragazzini, con sorpresa, mai avremmo potuto immaginare, in pochi secondi varcammo il cancello!  Il Comunale all’epoca, superati gli ingressi, trovavi davanti uno spiazzo di 70 /80 metri asfaltato, prima di arrivare a dei gradoni, molto ripidi che ti portavano ad un livello dove riuscivi a vedere il manto erboso. Non quel giorno però !

Arrivato alla base dei gradoni, vidi solo un muro di persone accalcate sull’ultimo, tutte con la schiena rivolte verso di me, salii ma la mia altezza di quattordicenne, non mi aiutava a scorgere il campo, dovetti infilarmi, con fatica riuscii ad arrivare sotto i tamburi degli Ultras, il frastuono era totale ma per lo meno vedevo.

La zona della Roma di Nils Liedholm e Falcao, cercava di stanare la Juventus di Giovanni Trapattoni schierata ad uomo, senza Bettega e Tardelli. Erano gli inizi degli anni ’80 i dualismi erano ovunque, USA e URSS, McEnroe Borg nel tennis, Los Angeles – Boston, in NBA, in politica il PCI, contendeva alla DC il consenso popolare ma c’erano idee ed innovazione.

La partita non fu entusiasmante le squadre per lo più si picchiarono, calci e tutta una serie di falli che portarono all’ espulsione di Furino. Poi ci fu un lampo, da un cross Pruzzo, fece un assist di testa per l’accorrente Turone che di testa superò Zoff. Come ha ricordato Roberto Renga, Ramon arrivò da dietro, forse per tutti ma non per il guardalinee, il quale alzò la bandierina! Off Side !

Per i giovani di oggi, posso aggiungere 2 cose, di quell’episodio si parlò per anni, su quell’episodio il giornalista Biscardi, gettò le basi per la moviola in campo, quella che Noi oggi chiamiamo Var !

Bisognerà aspettare l’episodio Juliano / Ronaldo, per rivedere lo stesso can can mediatico del goal di Turone a cui seguirono interrogazioni parlamentari e tantissime polemiche.

In quanto a me, tornai a casa bagnato come non mai, non ero consapevole di aver assistito ad un pezzo di storia del Campionato Italiano, me ne resi conto col tempo.

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