Uno zero a zero, che potrebbe far pensare ad una partita scialba da parte delle due squadre, invece c’è stato di tutto, iniziando dall’agressività con cui il Genoa è sceso in campo.
Quattro uomini a pressare nel centrocampo avversario sulla rimessa del portiere al Genoa non l’avevamo mai visti. Più che altro vedere la Roma subire per 30 minuti del primo tempo, non riuscendo a capire il da farsi è cosa nuova.
• il Genoa è stato il primo a tirare in porta con Ekuban, con un colpo di testa in tuffo, Rui Patricio ha alzato sopra la traversa. • La Roma ha fatto il primo tiro al 25° altissimo, il primo tiro verso la porta al 31°, oltretutto respinto da Sirigu verso un compagno che poi ha spazzato l’area. C’è voluta mezz’ora, prima che la Roma si rendesse un minimo pericolosa.
È stato un Genoa tutto cuore e polmoni, affrontando e marcando gli avversari uno contro uno, soffocando gli spazi ed abile finché il fiato ha retto a riconquistare il pallone.
Alla fine del primo tempo, i tentativi in porta erano due per parte, segno di un assoluto equilibrio in campo.
La Roma, rientrava in campo, con tutte le buone intenzioni di sbloccare la gara ma i ragazzi rossoblù, riprendevano in mano il pallino del gioco nei primi 10 minuti, non facendo giocare i giallorossi. Poi Mourinho, al 12° st, dava disposizioni di aumentare la velocità di gioco e con l’entrata di El Shaarawy e Felix raggiungeva lo scopo, soprattutto sulla fascia sinistra. Su un lancio da centrocampo Ostigard ( subentrato ad un infortunato Bani a fine primo tempo), si faceva scavalcare dal pallone che rimbalzava male e veniva raggiunto da Felix in agguato, il Norvegese lo placcava prima che il giallorosso potesse avviarsi da solo verso la porta. L’arbitro abisso estraeva il rosso diretto. Tutto questo alla metà del tempo.
Il Genoa, con l’uomo in meno subiva di più, non mollava però, al 26° entravano Maksimovic e Melegoni, a riequilibrare, difesa e centrocampo uscivano Ekuban e Portanova, al 12s t erano entrati per i Rossoblù anche Amiri e Piccoli per gli stanchi Yeboha e Destro.
Il Tedesco ha deliziato i tifosi Genoani con tocchi di palla sublimi. La Roma insiste negli attacchi ma Sirigu, non farà parate di livello .
Al 90° si decide la partita Abraham, viene anticipato da Vasquez, sullo slancio il giallorosso entra col piede a martello sul piede ne consegue un pestone, la palla arriva a Mkhitaryan, il quale la passa a Zaniolo, in ombra fino a quel momento, il ragazzo cerco un varco lungo la linea orizzontale dell’area poi fa partire un tiro incrociato che un poco sorprende Sirigu, si infila all’angolo destro. Festeggiamenti di tutto lo stadio è il 90° ma il Var, richiama a rivedere l’arbitro, l’azione nel suo svolgimento, che parte appunto con un fallo su Vasquez. Annullato il goal ! Proteste romaniste che si protraggono per due minuti fino all’espulsione di Zaniolo.
Si è detto da alcuni che il Var non poteva intervenire ma l’azione continua, non c’è cambio di possesso della palla, neppure contrasto susseguente, quindi l’azione parte viziata da un fallo.
Mourinho ha dichiarato che questo non è calcio, in questa stagione si sono dati rigori per un pestone, pertanto il pestone oltretutto in ritardo è sempre fallo !
Il Genoa sembra aver ritrovato uno spirito antico, si lotta su ogni pallone, si combatte, non si tira indietro la gamba, finché si ha fiato si corre. Gli insegnamenti di Blissen, si vedono, la motivazione pure. Con la Salernitana a Genova sarà un’altra battaglia, il tecnico avrà ulteriori munizioni a Sua disposizione, perché oltre a non prendere goal, ora bisogna iniziare a segnare ! Oggi tutti bravissimi ma Vasquez, appena scoperto miglior difensore d’ Europa nel bloccare l’azione avversaria è imprescendibile, per questa squadra !
Gestione Blissen, due partite, zero goal subiti, due espulsi, “la caccia continua!”
