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Genoa

Semper e Sabelli salvano il Grifone: reti bianche ad Ascoli

Umiltà e pragmatismo. Altro che corazzata. La cura Gilardino ha portato un buon punto da Ascoli per quella che l’allenatore aveva definito una “partita difficile”.

Un incontro davvero avaro di emozioni con solo tre vere occasioni da gol, di cui solo una per il Genoa, con Coda che al 42` non ha concretizzato un contropiede, da ottima posizione, nel finale del primo tempo.

Un risultato giusto per il gioco espresso in campo, ma il grifone nel finale del secondo tempo ha seriamente rischiato di perdere la partita. Una miracolosa deviazione sul palo di Semper e, subito dopo, il salvataggio di Sabelli a due passi dalla linea di porta, sono stati determinanti per assicurarsi il pareggio a reti bianche.

Entrambe le squadre hanno pensato soprattutto a difendersi, faticando a produrre gioco offensivo.

Nel primo tempo si è assistito al solito  sterile possesso palla genoano, che non ha mai impensierito la difesa avversaria. Insomma il solito giro palla, privo di conclusioni dalla distanza e da guizzi per saltare l’uomo.

L’Ascoli, che ha schierato tre giovanissimi, ha presidiato la difesa cercando di sviluppare delle ripartenze che sono state neutralizzate dal Genoa.

Purtroppo si è registrata un’ennesima prova incolore del sempre atteso Gudmundsson, anche Aramu non ha brillato. Questo insieme ad un ancora appannato Coda che si è divorato, come detto, una grande occasione da gol nel primo tempo sparando su Guarna.

Nel secondo tempo i bianconeri padroni di casa, in casacca nera,  sono entrati in campo con maggior coraggio e propositività. Il Genoa, nonostante i cambi offensivi (Puscas, Yeboha, Galdames al posto di Coda,Strotman, Aramu), non è riuscito ad imporre il suo gioco senza mai impensierire il portiere ascolano. Una squadra confusa su cui è pesata anche la stanchezza, avendo giocando tre partite in pochi giorni, con il cambio di allenatore e tutte le polemiche conseguenti.

Questo non giustifica una prestazione deludente in cui un Ascoli quadrato che col tempo è diventato sempre più pericoloso, sfiorando la vittoria, come al 73` con ben due clamorose occasioni che hanno visto, prima Semper deviare il tiro di Dionisi sul palo, poi il salvataggio quasi sulla linea di Sabelli su un tiro di Gondo.

Come detto partita deludente e con poche emozioni. C`è tanto da lavorare per l`ex campione del mondo che dovrà riuscire a trasmettere alla squadra maggior fiducia, specie in fase offensiva. Senza tiri non si vince. Per fortuna, anche con il punticino, si è riusciti a rimanere nel gruppo di inseguitori di Reggina e Frosinone, in un campionato quanto mai equilibrato. C’è inoltre da evidenziare come più si andrà avanti, maggiore sarà la durezza degli scontri con avversari motivati. Non importa se per la salvezza o per il play off. Nel Genoa nessuno parla più di corazzata e di squadra da battere. Certo sulla carta il divario tecnico è evidente ma se Albert, Aramu, Coda e Strootman giocano sotto tono è difficile aspettarsi grandi cose.

 

Queste le parole di Gilardino a fine partita:


Sono nato a Lecco e ho 33 anni. Sono un appassionato di informatica e grafica, interessato a tutte le novità del settore tech. Ovviamente amo e seguo il gioco del calcio con passione e sportività. Vivo a Torino. L’altra mia passione sono i cani e gli animali in genere.

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