Una dichiarazione che crea mistero: “Quanto a follia e ambizione potrebbe persino superarmi. E questo mi piace». Chi sarà il personaggio misterioso che lo ha contattato?
A 43 anni, Coppa Italia alzata e record vissuti, Gianluigi Buffon è ancora oggetto di desiderio. A Parma i tifosi inondano di commenti i profili social del presidente Krause, reduce da un twit in cui si parla di un primo acquisto italiano che però era presumibilmente riferito a Massimiliano Notari, nuovo capo dell’area scouting. Ma i giornali locali gettano benzina sul fuoco alimentando i sogni dei tifosi e stuzzicato il patron americano, ex tifoso bianconero e grande estimatore del portiere. Chiudere la carriera dove tutto ebbe inizio, sarebbe la favola perfetta per qualcuno, ma non l’unica, viste le continue dichiarazioni d’amore nei confronti del Genoa…
Il telefonino di Buffon parrebbe squillare in continuazione: oltre al Parma Roma, Genoa, Monza e diversi club esteri, tra cui il Porto.
Eppure, l’agente Martina smentisce contatti con i RossoBlu, oltre che con i club stranieri, mentre con il Monza risulta esserci stato un reale interesse venuto meno con la mancata promozione. In questo caso, resta il desiderio di Galliani che potrebbe provare a tentare nuovamente il giocatore con una super offerta.
Quindi, anche a detta dei molti esperti di casa Juve, il Genoa appare solo come suggestione. Ma perché, parlando del portiere, si finisce sempre per accostarlo ad una fine carriera a Genova?
Nel 2008, dopo aver rinnovato fino al 2013 con la Juventus, Gigi Buffon dichiarò: “Voglio vincere Champions e Intercontinentale. Poi a 35 anni mi guarderò intorno, vorrei tenermi una o due stagioni per chiudere la carriera nel Genoa”.
I 35 sono superati da un po’, ma le qualità sono indiscusse. Certo qualche problema fisico è inevitabile, come il noto “mal di schiena”. Sui campi di allenamento la sua presenza non è costante, ed il training passa per lo più per aspetti psicologici, mentali, di concentrazione. Ma sia lui che molti tifosi di varie squadre sono certi possa dare anche molto, soprattutto in squadre libere da impegni di coppa, che necessitino oltre che di punti “salvati” dal portiere, anche di un leader che possa guidare difesa e compagni come mister in campo.
A Torino, i cosiddetti “informati”, non credono nell’ipotesi ricordando si debba anche tenere conto della posizione di Perin, impossibilitato ad un ulteriore prestito, tentato dall’Atalanta, ma con un occhio alla permanenza in RossoBlu, dove quest’anno si è rivelato fondamentale