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SuperLega; perchè No, con qualche sfumatura.

Ieri il mondo del calcio è stato sconvolto dalla notizia della avvenuta creazione della SuperLega . 12 le squadre che con dei comunicati ufficiali hanno aderito come fondatori, a cui se ne dovrebbero aggiungere ulteriori 3, le quali al momento non hanno ritenuto questo, il momento giusto per palesarsi.

Le squadre che qualcuno ha definito “ribelli” sono concentrate in 3 paesi Europei almeno al momento. 6 di queste sono Inglesi, 3 Italiane, 3 spagnole. Le altre 3 che non si sono dichiarate favorevoli, dovrebbero essere di altri paesi, anche se la Bundesliga al contrario di altre federazioni, non ha rilasciato comunicati, pertanto sembra non essere presente nessuna squadra Tedesca.

La critica che si fa a queste società è la seguente ; di farlo solo per meri interessi economici.

In Italia la Juventus e probabilmente le 2 società Milanesi, sono stimolate proprio da questo tipo di soluzione che risolverebbe, i tanti problemi di bilancio che hanno dovuto affrontare a causa della . Per fare un esempio a livello economico è tanto più solvibile il vituperato Genoa, delle big del calcio Italiano.

Cosa potrà accadere da adesso in poi, intanto il portavoce del Sassuolo, si è detto tradito dal comportamento della società Juventus, in quanto in lega per mesi si è discusso dell’entrata di fondi, senza nessun risultato. Forse perché il fondo a cui si erano rivolti, voleva suddividere i benefici in parti uguali ad ogni società. Il sospetto è molto radicato .

Il Lega di serie A, esiste una conflittualità molto elevata e raggiungere degli accordi è sempre molto complicato. Ovviamente tra una riunione e l’altra ci sono sempre tentativi di convincimento tra le varie società. È stato notato sopratutto nel caso dei diritti TV.

Ovviamente le società Italiane e non, fondatrici della SuperLega,hanno chiarito subito di voler continuare a partecipare ai vari Campionati.

Al di là della richiesta da parte di alcune società, di serie A di immediata espulsione dei secessionisti, credo che tutto questo, avvierà delle riforme dei singoli campionati.

Riforme tese ad arrivare ad un compromesso, non esisterebbero altre soluzioni, condivise !

Inoltre se invece passasse il progetto SuperLega, perché non far partecipare il Boca Juniors, il River o l’indipendiente, il Nacional di Montevideo, il Flamengo, il Santos, ecc. chi lo impedirebbe ?

Fare un riforma di questo genere partendo dai club + ricchi è un azzardo ! Le riforme ci stanno perché nei decenni molto è cambiato ma sarà necessario in primis tutelare le piccole società di ogni paese e dopo pensare di cambiare il modo per ottenere più utili.

Gli imprenditori, quelli Americani sopratutto, conoscono lo sport, come business vero e proprio ed è difficile spiegare loro, che a cotanto investimento può corrispondere una retrocessione. Può arrivare un ultimo posto da dove poter ripartire per migliorare l’anno successivo, non una retrocessione.

L’idea è di trasformare il Calcio in una NFL, in una NHL, oppure in NBA, tutti campionati professionistici che non conoscono il termine retrocessione. Al massimo trasferimento in altra città. Tutte Franchigie che sono impegnate a fare utili con l’indotto che gira intorno ad una squadra. Lo stadio o il palazzetto, il marketing anche la vendita degli Hot dog, attività in Europa, sfruttate solo marginalmente.

Siamo ad un punto di non ritorno, ci vorrà forse qualche anno, non credo che ad agosto la SuperLega, possa avere inizio, il pensiero oramai è rivolto a questo ! Da adesso vedremo a cosa la mediazione porterà …

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