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Il fatto del mese, a cura del direttore

Un Genoa da infarto si rimette in corsa all`ultimo respiro battendo la Juve.

Un finale cosi non lo avrebbe potuto immaginare nemmeno il più creativo dei registi o il più ottimista dei tifosi. Questo 6 maggio 2022, per quello che è successo al Ferraris negli ultimi minuti,resterà impresso nell’ immaginario dei tifosi rossoblù. Una partita che sembrava ormai difficile poterla pareggiare si è conclusa con il rigore battuto senza esitazione da uno straordinario Mimmo Criscito. L`uomo che aveva il peso del penalty sbagliato nel derby. Pathos, tenacia, umiltà, sono state le chiavi di un successo che ha rimesso in corsa i rossoblù, anche se il loro destino sarà legato ai risultati di Salernitana e Cagliari.
Da segnalare anche il primo gol di un islandese contro la Juve.
Quello di Albert Gudmunsson che, a tre minuti dal novantesimo, ha riaperto i giochi e acceso il furore trascinante della Nord.
La squadra guidata finalmente da un ottimo Amiri, ha poi sfiorato il gol prima del rigore all`ultimo istante dei cinque minuti di recupero.
Il resto è delirio puro, da infarto.

Blessin ha elogiato i suoi ragazzi per l`impegno e l`energia messa in campo dopo tanta sofferenza, ammettendo di avere avuto un pò di fortuna che serve sempre. Come aveva promesso il tecnico tedesco “ce la giocheremo fino a quando sarà possibile”.
Piovono invece feroci critiche sui bianconeri che, giocando senza brillare con il minimo sindacale,si sono pure trovati in vantaggio, e dopo un possibile rigore primo concesso e poi annullato dall`arbitro Sozza. Quell`episodio ha trasformato il Genoa che con forza, con veemenza mai vista nel sonnolente primo tempo, ha cercato e trovato il gol correndo qualche rischio in contropiede.
Il pareggio ha dato ancora più forza al pressing genoano.
Un pressing che dopo le clamorose occasioni mancate da Amiri e Kean per i bianconeri, ha portato al rigore proprio nell`ultimo istante dei 5 minuti di recupero.
Il resto è delirio, con Mimmo Criscito chiamato sotto la Nord e con l`entusiasmo alle stelle.
E’ indubbio come il pathos trasmesso dal tifo rossoblù abbia pesato. Quel “noi vogliamo questa vittoria”, ripetuto come un mantra dalla gente di mare che ha avvolto in alcuni momenti lo stadio con i fumogeni.
Questo è davvero il campionato delle sorprese. L`unica certezza è una Juve deludente, sottotono che stavolta non è riuscita a compensare con un gol di Dybala le evidenti pecche del suo gioco. Alcuni suoi elementi sono parsi già in vacanza a cominciare dal fuoriclasse ex Fiorentina Vlahovic. Allegri stavolta rischia. Mentre il Genoa se la può ancora giocare e con questa grinta ed entusiasmo tutto è possibile.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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