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Genoa

Provaci ancora Balla

Sorrisetto (di tensione?), il cigno scalcia sotto il tavolo (per essere esonerato?) e scarica ancora ogni responsabilità. Dopo aver visto un buon gioco nel primo tempo con il Torino (!?!), propone questa settimana un altro improbabile modo di interpretare la partita in cui la frase che più colpisce fa proprio riferimento allo “scarica barile”: è giusto la società lo metta in discussione perché il Genoa non ha ancora il gioco da lui voluto, ma il motivo andrebbe ricercato nel fatto molti giocatori siano arrivati negli ultimi giorni di mercato e per di più fuori forma…

Primo alibi: giocatori arrivati tardi che non rispettano i dettami di gioco

Allora. Sono passati 2 mesi dalla fine del mercato estivo. In mezzo, due pause per la nazionale ed il tempo per recuperare la tenuta e infondere negli animi dei calciatori la propria idea di gioco. Cosa che dovrebbe far parte del compito di un allenatore.  E ciò vale ancor più dell’allenamento fisico, per cui ci si affida a preparatori – anche se permane il dubbio sia lui a non aver dato un adeguato peso all’intensità di prestazione, prima ai già facenti parte della rosa, poi ai nuovi.

Un mister deve dare impronta al gioco, dicevo e credo si sia tutti d’accordo, oltre a dire ad ogni giocatore cosa fare e come farlo.  Sempre sappia andare oltre al “modulo pullman”. Tante volte, molti si sono appellati al fatto non venisse confermato per confutare la tesi “non sa andare oltre la salvezza”. Non bastavano le evidenze storiche, il suo percorso professionale costellato di esoneri. L’anno in cui ha mantenuto il proprio ruolo grazie all’intervento di Perinetti e Zarbano, si è detto aver avuto poco tempo, poiché”cacciato” dopo la partita di Parma.  Ma a questo punto non sembrerebbe più un interrogativo lecito. Per quanto si provi ancora a dare colpe a Preziosi, a giocatori, alle congiunzioni astrali… e lui sia evidente pronto a dire: “me ne volevo andare ad inizio campionato perché pensavo non si potesse fare bene viste le tempistiche e la scelta di giocatori non pronti”. Anche qui, però sappiamo il problema essere un rinnovo al 2023 negato, oserei dire “per fortuna”.

L’altro alibi: la forma fisica

Non pronti… Ne siamo certi? Ieri si è rivisto un Masiello che pareva essere appestato fino alla settimana prima, dimostrare un ottimo stato di forma: tra i migliori in campo, credo a fronte della propria esperienza che non necessita di indicazioni su posizione o movimenti, come Criscito, immenso, che si muove autonomamente. Vasquez ha dovuto aspettare lo sterminio di difensori dimostrando, seppur tra qualche ingenuità, di essere atleticamente preparato e promettente. Galdames ha esordito positivamente e “ribadito” le proprie doti, oltretutto senza mostrare deficit di preparazione. Caicedo: non lo vede con Destro… ma ci vede? Superando però la facile ironia, anche se parrebbe il calciatore stesso affermare di avere mezzora nelle gambe, provarlo almeno un tempo per intero faciliterebbe la ripresa post infortunio… Oltre ad aiutare la squadra, facendola salire e garantendo ai lanci lunghi un destinatario idoneo. Cambiaso non pare abbia problemi, Kallon neppure, Rovella tanto meno, Badelj, quando supportato da un incontrista come Beherami, Fares brucerebbe la fascia se non lo tenesse sulla linea di difesa (ore infortunio, che lascia da pensare), Ekuban pare solo aver difficoltà perché posizionato largo e non per carenza di fiato, Toure magari non avrà reso, ma di certo ha mostrato di macinare km senza faticare, mentre Destro non penso si risparmi e quindi appare pure lui molto in condizione come dimostrano anche i 6 goals.

Mi pare la teoria non regga.

Provaci ancora Balla!

Sono troppi, no troppo pochi; scarsi, inadatti, non in grado di interpretare l’evidentemente troppo evoluto gioco che gli si cerchi di insegnare.

O forse, ma dico forse, bisognerebbe quantomeno dividere le responsabilità?

Perché abbiamo visto altre squadre formarsi negli ultimi giorni; perché ormai son passati mesi; perché ci sono squadre molto più carenti che comunque almeno “ci provano”. Lo stesso Spezia, già non eccelso, in estate smembrato, in cui conto 3 giocatori di livello (Bastoni, Maggiore, Nzola), ha idee precise, linee di passaggio definite. Sì, quelle di Thiago che tanto abbiamo attaccato giunto in corsa e mandato via nel tempo massimo di solito concesso dal Prez. Che oggi qualcuno dei suoi detrattori rimpiange, perché di certo avremmo già da tempo trovato altra soluzione. Magari come dice Di Marco: “l’unica è esonerare Ballardini per richiamare Ballardini per farci salvare”… Quel che mi chiedo: ma chi contestava Gasperini, oggi è sereno?

Sia chiaro, voglio sempre questo clima. Allo stadio amo il tifo e lascio al bar ed ai commenti lavorativi opinioni ed analisi. Al seguito della squadra, mentre giochiamo, sostengo tutti – compreso chi non vorrei fosse più qui – e mi piace il clima di festa e sostegno perdurante e costante. Però, almeno su quelle pagine su cui ha trovato posto la denigrazione di Scoglio e Gasperini, mi aspetterei di trovare almeno un dubbio.

Presto che è tardi!

Ci attendono Venezia ed Empoli e poi un ciclo duro: Roma (Udinese), Milan, Juve, Samp, Lazio, Atalanta… Qualsiasi cosa accada, preghiamo non sia tardi. La squadra può fare bene e farlo adesso. Vedremo se altrettanto dirà e sosterrà l’allenatore, che neille conferenze pre-partita vede sempre squadre fortissime e superiori.

Genova, 26 Aprile 1977 “Io parlo di Comunicazione – ufficio stampa e media relation - Siti Web. Papà chiede quando smetterò di giocare e disegnare e mi troverò un lavoro vero. I genitori la sanno lunga...” Consulente per la comunicazione aziendale e politica da oltre 15 anni è socia della PVD Consulting insieme a Pietro Avogadro, sistemista ed esperto in privacy. Inizia il proprio percorso a Milano, in un’agenzia di comunicazione dopo uno stage legato al Master di specializzazione per tornare a Genova ed intraprendere il percorso lavorativo indipendente. Non è stato semplice, la sua città la accoglie con diffidenza: giovane donna, spesso si sentiva chiedere dove fosse il suo capo. Ma ha saputo destreggiarsi, crescere e creare un’impresa piccola, ma solida anche grazie alla continua voglia di evolvere, aggiornarsi e, soprattutto alla testardaggine: “E’ stato difficile affermarsi, ma l’entusiasmo che veniva percepito apriva lo spiraglio. Qualche volta non è bastato, altre è servito ad iniziare un percorso. Alla fine, posso dire essermi tolta molte soddisfazioni e qualche sassolino…” Consegue il titolo in diversi Master tra cui quello in “Ufficio stampa e media relation” del sole 24 Ore, “Digital marketing” con Studio Samo e “Consulente politico e marketing elettorale” con Eidos Communication. Tra Milano e Roma la voglia di migliorare si fa sempre sentire senza esaurirsi: “Forse è questo il mio jolly, non mi accontento mai”. Il ruolo che le piace più ricoprire è quello di addetto stampa, ma ama collaborazioni e consulenze che la portino a studiare nuove realtà e preparare i clienti ad affrontare il mondo della comunicazione sempre più visual ed incentrato sui social. I suoi clienti spaziano da realtà medio grandi di diversa natura, associazioni sportive, politici e liberi professionisti, a start up per cui studia piani di lancio. Sempre attiva, tanto da mettere il lavoro al primo posto, quando le si chieda come stia, risponde raccontando delle proprie giornate professionali. Per passione, entra in contatto con il mondo della televisione e della radio. In particolare, oggi, conduce insieme ad Angelo Arecco una trasmissione settimanale di informazione su Radio Skylab che vanta grandi ospiti e seguito. Ha scritto per alcune testate online, creato blog: “Non sono certa di dove mi condurrà la vita, amo cambiare e detesto i titoli sterili. Di certo scriverò. Questa è l’unica certezza: l’ho sempre fatto e so farlo bene!” Nell’ambito sociale, è responsabile regionale di Unavi (Unione Nazionale Vittime)

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