La partita in programma venerdì 18 al Ferraris con il Torino può rappresentare la svolta. Sarà la prima di una serie di scontri di un finale di stagione da togliere il fiato.
Vero, per il Genoa continua la sfilza di pareggi. Questo però fermando, giocandosela alla pari, formazioni come Atalanta e Inter, lanciate nella lotta scudetto e per la Champions.
Buoni risultati conseguenza di un gioco sempre più convincente che ha mostrato progressivi segni di miglioramento con una costanza non riscontrabile nelle altre squadre coinvolte nella lotta salvezza.
Un quadro positivo che ha consentito un’immediata valorizzare dei nuovi innesti. Tra questi si è particolarmente distinto Leo Ostigard che, oltre ad essere un ottimo difensore, si è distinto per i suoi spunti a centrocampo fondamentali per “tenere” nei momenti più caldi della partita.
Una vera icona del nuovo trend blessinaino, in attesa che il trequartista Nadiem Amiri riesca ad esprimere pienamente il suo indubbio talento.
Per questo va tutto il plauso ad un Blessin che, da oggetto misterioso piovuto nella nostra serie A, ormai viene riconosciuto come un talento della panchina. Un talento capace di assicurare alla squadra un importante livello sia sul piano tecnico, atletico che su quello, non secondario, motivazionale.
Questo anche grazie ad un carattere calmo e determinato, scevro da teatrini e inutili polemiche.
Un allenatore giovane che vive con vera emozione questa esperienza italiana, con il supporto del calore degli instancabili supporter rossoblù.
Una filosofia, quella di Blessin, che ha anche il merito di aver riportato fiducia in quel clima bollente e polemico che ha sempre caratterizzato il mondo del Grifone.
Ora tutta la squadra mostra realmente una marcia in più rispetto a due mesi fa. Un fattore chiave per affrontare la serie di impegni tutt’altro che facili che caratterizzeranno questo finale di campionato.
Ma questo non è certo il momento per guardare indietro, mentre è fondamentale il massimo sforzo per affrontare un rush di impegni tutt’altro che facili.
Ora si aspetta solo la prima attesissima vittoria per dare nuova linfa ed entusiasmo al finale di stagione di un campionato davvero incerto ed esaltante, che non lascia spazio a calcoli sia in testa che in coda.
Il calendario dei grifoni non è certo agevole e, oltre all’imminente match con il Toro, vedrà determinante la sfida con il Cagliari in programma al Ferraris il 24 aprile. I sardi con Mazzarri hanno acquisito una grinta e una concretezza che sembrava perduta nel girone d’andata. Una sfida che sarà assolutamente da vincere.
Il tutto a pochi giorni dal derby del 1 maggio che si annuncia al cardiopalma.
Insomma un quadro non facile ma, continuando con questa determinazione, lottando fino all’ultima giornata senza temere anche un malaugurato passo falso, la salvezza può essere assolutamente a portata di mano.
Certo per raggiungere questo obiettivo sarà essenziale un maggiore cinismo in area, visto le troppe occasioni da gol gettate al vento.
Ci sono tutti i presupposti per giocarsela fino all’ultima giornata, ma serve vincere gli scontri diretti e prendere punti anche sui campi difficili. Con Blessin, e con quanto visto fino ad ora in campo, tutto ciò è ancora possibile e, in ogni caso, si stanno mettendo solide radici per un auspicabile futuro davvero migliore e vincente.