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Enrico Preziosi

Centurion. Un campeon mancato e la cumbia villera.

Se si domanda ad un tifoso argentino il nome di qualche talento puro ,cresciuto in patria, e mai espressosi all’ estero ,per quanto dotato dal dio del calcio, la risposta più ricorrente è Ricardo Centurion.

Roberto Baggio dichiarò: “Il mio erede? Guardo molto calcio sudamericano, mi piace Centurion, ma deve migliorare fuori dal campo”.

Talento pazzesco Centurion, seppur con passioni a dir poco discutibili come le armi. Era famoso come ballerino scatenato, tanto che in patria venne soprannominato El Wachiturro per la sua passione per la cumbia villera.  Una variante della musica folk colombiana, nata nei quartieri poveri di Buenos Aires in cui Centurion era nato e cresciuto.

Centurion proviene dal barrio di Avellaneda e calcisticamente cresce nel Racing,  la squadra del suo quartiere.

Nella sua carriera gira tante squadre. In genere dura un anno e poco più ovunque per le mille vicissitudini in campo e soprattutto fuori campo per un temperamento facile ad accendersi.

In Italia arriva una prima volta al Genoa nel 2013 per poi rientrare al Racing l ‘anno dopo.

in seguito va in Brasile al Sao Paulo e l’anno dopo torna in Argentina al Boca Juniors .

Un anno di nuovo al Genoa, un anno di nuovo al Racing. Segue un anno in Messico prima del definitivo rientro in patria, prima al Velez Sarsfield, dove rimane per tre anni (un record per lui ), ed infine uno al San Lorenzo dove milita attualmente.

Tutta la carriera del talento argentino è travagliata da mille problemi extra calcistici. Insomma non é certo un argentino alla “pupi” Zanetti.

Le sue dichiarazioni pubbliche erano di questo tenore: “di notte non riesco a dormire, così esco e vado a bere qualcosa”

El Wachiturro viene fotografato spesso con le armi a non nasconde questa sua passione, inoltre fa vita sregolata e non nasconde d’ essere più amante della cumbia villera che dei dribbling.

Il suo rendimento di conseguenza è pessimo ma il talento innato rimane indiscutibile.

Personalmente mi ha sempre ricordato il suo connazionale, esterno alto del Paris Saint Germain , Angel Di Maria, soprannominato  per la sua magrezza “El fideo”, ossia lo spaghetto.

Un sinistro spettacolare, una visione di gioco da “diez” talento puro.

Il presidente del Genoa Preziosi ci aveva visto benissimo: provenienza Racing e tornato due volte come Diego Milito, ma con risultati ben diversi.

La differenza abissale, come in tanti casi nei calciatori sudamericani, sta nell’ equilibrio del giocatore e del suo staff, nella voglia di emergere, nella professionalità. In questo caso e non solo “è la testa fuori dal campo che avrebbe dovuto funzionare meglio” come diceva Roby Baggio…

Se fossero bastate le doti naturali  Ricardo Centurion sarebbe stato uno dei più grandi giocatori argentini di questi tempi.  Bisogna essere dispiaciuti per un campione che avrebbe potuto dare tanto facendo ballare le difese invece della sua amata cumbia villera.

 

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

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