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Analisi e opinioni.

Almeno nel calcio ripartiamo dai nostri giovani talenti.

Uno dei misteri del nostro calcio rimane la gestione dei giovani soprattutto nelle squadre di vertice.

Un’infinità di giovani talenti che non hanno trovato spazio,  sono stati ceduti prima in prestito poi a titolo definitivo, depauperando le società di un patrimonio calcistico spesso importante e di qualità.

Quasi sempre si tratta di giocatori ceduti per far spazio a stranieri non giovani che spesso non si dimostrano del valore sperato e risultano decisamente più costosi.

Questo  non cancella il business dei bambini calciatori africani  oggetto di un mercato internazionale senza regole e scrupoli in cui operano personaggi pescecane.

Ma vediamo alcuni esempi di talenti ceduti?  l’Inter lascia Zaniolo, Bonucci e Destro. il Milan cede Locatelli, Darmian, Cristante, Verdi.  la Juve si priva di  Immobile, Spinazzola, Criscito e il promettente Primavera Matteo Paro. La Roma vende Frattesi e Politano. Il Napoli cede Izzo, Mandragora, Verde. E l’elenco sarebbe lunghissimo. Certo, questi giocatori hanno trovato spazio in squadre competitive, ma sono molti i giocatori di qualità che si sono persi per non aver trovato il contesto giusto per esprimersi ai livelli che meritano.

Certo un giovane deve giocare e non restare in panchina come purtroppo spesso accade. Giocare a sprazzi, spesso sotto tensioni e aspettative pesanti, non è il contesto ideale per un reale inserimento. Dopo tutto, non a caso, da tempo la nostra nazionale patisce per un quadro societario che non esalta i nostri talenti.

Penso sia arrivato il momento di un ripensamento da parte del management. Certo, si può sbagliare ,ma sarebbe auspicabile che già dalla prossima stagione sia possibile vedere per esempio Pinamonti e Pirola in campo con i nerazzurri, Fagioli e Miretti con la Juve e Gaetano con il  Napoli. E l’elenco degli auspici non finisce qui.

Concludo ricordando che la Roma il 25 maggio 2022 ha vinto la Confederations Cup grazie ad un allenatore fuori categoria come Jose’ Mourinho che, nonostante la sua esperienza, ha avuto bisogno del suo tempo di ambientamento. Una cosa che a tanti giovani calciatori non è assolutamente concessa. Ma ad essere determinante per il successo della Roma sono state le giocate di un certo Niccolo’ Zaniolo. Uno che a pallone sa giocare e anche molto bene. Son certo l’Inter non sarà contenta di averlo ceduto.

Ripartiamo dai nostri giovani talenti, almeno nel calcio l’ Italia dimostri di non essere un paese per vecchi.

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

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