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Genoa

Atalanta Genoa. Pathos, polemiche, simpatia ma servono i punti. Retegui assente.

 

 

La sfida tra Genoa e Milan ha posto il grifone al centro dell’attenzione dei media  con una partita, la cui coda è proseguita ben oltre i 15 minuti del recupero, che difficilmente si potrà dimenticare.  Alle polemiche e alle infinite recriminazioni, che hanno risollevato serie questioni in materia di giustizia sportiva, ha fatto da supporto l’ottima prova dei rossoblù di Gilardino. Una prova di qualità, l’ennesima contro delle “grandi”, che ha rafforzato quell’autostima fondamentale per un percorso di campionato tutt’altro che facile che vede un grifone in netta crescita.

Ora è in arrivo un’altra partita impegnativa contro la forte Atalanta (domenica 22 ottobre alle ore 18 al Gewiss Stadium di Bergamo). Una squadra con un attacco davvero pericoloso (16 gol) a cui fa da contraltare una difesa non proprio impermeabile con momenti di calo. La sfida con Gasperini, da sempre legato al mondo rossoblù, necessità di un’ennesima prova di qualità e massima concentrazione. Una sfida in cui il centrocampo potrà dire molto, sia come filtro per proteggere la difesa, sia per innestare le ripartenze di un attacco in cui pare alquanto dubbia la presenza del finalizzatore Retegui. L’attaccante argentino è ancora alle prese con il persistere di problemi al ginocchio sinistro, conseguenza di uno scontro avvenuto nel corso della trasferta a Udine. E’ quasi certo che Gila lo risparmi, anche per averlo pronto per le prossime sfide contro dirette concorrenti per la salvezza.  In ogni caso si è visto contro il Milan come l’attacco rossoblù sia in grado di essere molto pericoloso anche in assenza del puntero argentino. Ma questo avviene quando davvero il pathos offensivo rapisce e trascina la squadra.

A Bergamo ci si aspetta certamente qualcosa di più dall’ex Ruslan Malinowsky, sperando che riprenda con le sue micidiali conclusioni dalla distanza. E’ possibile che l’ucraino venga impiegato in posizione più avanzata. Sono diversi i moduli e le scelte che Gilardino potrà attuare.  E’ evidente che si tratti di un match in cui il controllo del gioco e il contrasto degli attacchi avversari risulterà prioritario per il collettivo rossoblù.  Certo con le folate del sempre più quotato folletto islandese tutto può avvenire per un Genoa che si dimostra sempre più micidiale nel contropiede.

In ogni caso vi è il ritorno di diversi giocatori rimasti fermi per vari infortuni, (a parte il difficile recupero di Kewin Strootman),  questo anche grazie alla pausa legata alla sfortunata sfida di Wembley tra l’Inghilterra e l’Italia, e al ritorno di Vasquez e De Winter, impegnati con le proprie nazionali messicana e belga. Gli altri nazionali rossoblù sono Radu Dragusin (21 anni, Romania), Morten Thorsby (27 anni, Norvegia), Brakan Kutlu (24 anni, Turchia) e il trentenne surinamese Ridgeciano Haps.

Salteranno  Bergamo il portiere Martinez squalificato e Messias.

Un’ennesima prova di fuoco che vede il Genoa impegnato contro una squadra dalle grandi ambizioni e qualità. C’è molta curiosità per le scelte di Gila che, come detto, ha a disposizione un ampio ventaglio di opportunità.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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