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Diego Armando Maradona

Buon compleanno Diego Armando Maradona. Sandro Mazzola:” Diego era un abilissimo osservatore e mi ricordava Omar Sivori”

Oggi è il 30 ottobre ed il 30 ottobre del 1960 a Lanus in Argentina nacque Diego Armando Maradona.

Diego è stato ed è il gioco del calcio.

E’ la rappresentazione del bambino che abbiamo dentro tutti noi e che va a giocare al calcio solo per amor del pallone.

E’ stato un personaggio molto carismatico, una figura iconica che ha diviso ma soprattutto unito.

Eccesso di moralismo, da chi s è occupato della sua vita fuori dal rettangolo verde, ma ,la maggior parte, l’ hanno idolatrato perchè si sono occupati di vedere soprattutto cosa faceva in campo.

Ci hanno raccontato tanto su Maradona ma la comunicazione non sempre ha raccontato e racconta le cose per come vanno.

Maradona va solo ringraziato oltre che per le sue magie balistiche per le sue prese di posizione.

Diego non si è mai astenuto ,ha sempre votato a favore o contro ed in un paese come l’ Italia questa è un anomalia del sistema.

Ha sempre ammesso i suoi errori ed anche questa cosa, in un paese come il nostro, è fuori comune.

Per quanto concerne il rettangolo verde chi ha vissuto, gli anni del”Pibe de oro” ricorda le sue giocate ed i suoi riscaldamenti pre-partita con la maglia del Napoli.

Magie che ancora oggi rimangono tatuate nella memoria di ogni amante del gioco del calcio.

Recentemente parlando con un monumento del calcio mondiale come Sandro Mazzola gli chiesi a suo parere quale fosse la maggior dote di Maradona.

Pensavo mi rispondesse  la tecnica, il sinistro magico ed invece la risposta fu diversa.

Mazzola mi disse che:” la caratteristica principale di Diego era che il numero dieci argentino era un abilissimo osservatore ed in questo gli aveva sempre ricordato un altro immenso numero dieci argentino: Omar Sivori”.

inoltre Mazzola mi aggiunse che : ” I primi minuti delle partite il talento argentino li passava ad osservare,spesso vicino alla fascia laterale, per avere una visuale completa del gioco, Diego studiava l’avversario per poi andare a colpire, con la sua naturale tecnica e visione, dove fosse più debole l’ avversario.

L’ argentino non ha mai dimenticato la sua provenienza il suo passato poverissimo dal barrio di Villa fiorito e questo l’ ha fatto sempre sentire molto vicino al popolo ed ai più deboli.

Nel mondiale di calcio del 1994 Diego Maradona aveva acremente attaccato Joao Havelange presidente della Fifa per la sua politica gestionale sempre a favore delle grandi nazionali e poco delle piccole.

Diego avrebbe vinto il mondiale ma la FIFA non avrebbe sopportato uno smacco simile.

Avrebbe trionfato negli Stati Uniti e tutto ciò non era sopportabile, così trovarono il modo di farlo squalificare con un discutibilissimo controllo anti doping con tanto di infermiera in campo a fine partita..cose mai viste.

Il giorno della squalifica fu dopo la partita Argentina-Nigeria quando Diego insieme a Redondo, Batistuta e soci fecero capire al mondo intero che la nazionale argentina era la più forte e molto probabilmente avrebbe vinto la Coppa del Mondo.

Per la cronaca, il mondiale di calcio del 1994, alla fine, lo vinse il Brasile di Joao Havelange…

Diego Armando Maradona nella sua vita privata ha sbagliato, ha ammesso, ha pagato, ma quanto ci ha regalato non ha prezzo ed ancora oggi beneficiamo e beneficeremo di quanto ci ha mostrato in particolare nel rettangolo verde.

Buon compleanno D10s.

 

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

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