L’ idea che mi sconvolge sempre quando penso al Genoa sono il numero di generazioni che hanno tifato per la prima squadra di football in Italia in questi 130 anni di vita.
Penso a persone che ne hanno visto i fasti, tramandando a figli, nipoti, pronipoti una passione che non si spegne mai.
Ricordo, decennio ’70/’80 dello scorso secolo, un’anonima signora dell’entroterra Ligure. Una cinquantenne burbera , con la bandiera rossoblù sul ” poggiolo ” e una vita complicata. Comunicava con poche persone ma la domenica pomeriggio sapevi dove trovarla. Era sempre vicino allo stadio presa ad ascoltare ” Tutto il calcio minuto per minuto “. La passione per il Genoa era un pilastro della sua vita. Poteva avere qualsiasi problema ma in quei 90 minuti, a prescindere dal risultato, si estraniava da tutto ed era felice, assorbita dalla partita, con le orecchie tese ai collegamenti che parlavano dei rossoblù.
La bandiera sul “poggiolo” venne ammainata quando la signora salì al terzo anello e si accasciò, perdendo la vita dentro quello che era il suo tempio. Non ero ancora maggiorenne ma la tristezza del momento colpì tutti i presenti, mentre si era avvolti da un un cielo plumbeo. Un momento che resterà sempre nei mie ricordi di tifoso rossoblù.
Mi rivolgo a coloro che sono sono rimasti, presumo pochi, che hanno sentito raccontare le gesta del Genoa dei campionati vinti. Quel Genoa che primo in Italia, come in tanti altri record, portò orgoglioso sul petto il simbolo dello scudetto. La Storia sono loro, questi tifosi!
La Storia del Genoa è la storia di Genova. Centotrenta anni di cambiamenti, non sempre in meglio, ma sempre pronti nell’andare avanti protagonisti del futuro della città e di una società che ha avuto la sua forza e la sua linfa nella passione costante di intere generazioni. Una passione che anima tanti giovani e giovanissimi. Questo avendo finalmente una proprietà che cercherà di portare il grifone ai fasti del passato.
Grazie Genoa,
Buon Compleanno ” Vecchio Balordo “