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Genoa

Celo, celo, manca

…lo si faceva con le figurine da bambini, lo si fa oggi guardando la rosa della propria squadra.

Quest’anno, peraltro, quest’azione pare accomunare quasi tutte le squadre che si apprestino a concludere il calciomercato alla ricerca di low cost dopo un anno e mezzo di vera sofferenza. Le grandi sono piuttosto ferme, più votate al sacrificio di qualche pezzo pregiato che al gioco di scambi consueto, le medio piccole stanno alla finestra, più di altri anni mettendo in campo qualche vendita speciale per poter poi avere possibilità di rinforzare dove serva. In questo calcio d’Agosto, chi sembra fare miracoli – ma da una partita e di quel livello è difficile giudicare – è lo Spezia, che con una rosa indebolita, ha mostrato bel gioco, quello dettato da Thiago Motta.

Ed il Genoa? Posto che la partita di Coppa Italia abbia dato poche indicazioni su come Ballardini voglia affrontare il campionato visti i tanti giovani e i ruoli spesso non rispettati, non certissima punterà su una 352, apparentemente le fasce sono la zona di difficoltà. Zappacosta è un’utopia, sempre il suo attendere non lo porti alla fine ad un ritorno che non pareva però a lui troppo gradito, volendo puntare a squadre che si giocassero l’Europa; Nagatomo, svincolato dal Marsiglia dove ha giocato 29 partite ed offerto al Genoa, potrebbe essere uno degli inserimenti.

Rispetto all’inizio del campionato 2020/2020, la rosa sembra molto più equilibrata nei vari reparti. All’epoca non si è potuto dare un giudizio reale, visti i tanti casi di Covid, l’assenza di Zappacosta e un mister decisamente in confusione. Oggi si osserva come si siano prese pedine per quasi tutti i reparti. Starà tutto a comprenderne l’impiego. Poi, a chi si disperi ancora per il match contro il Perugia, contrappongo una visione di opportunità:

  • Difesa.
    • Biraschi, che in campionato una volta era già stato impiegato centrale di difesa a 3 al posto di Radovanovic, rende certamente al meglio nel proprio ruolo naturale. A tal proposito, Vanheusden ha mostrato qualche difficoltà nella fase difensiva. Sul secondo goal non era nemmeno in area e non perché avesse affondato. Ma, ma… se impiegato in alternanza a Biraschi nelle discese, la catena di destra potrà risultare molto più che efficiente.
    • Sabelli, ufficialmente terzino, ha dimostrato di mancare nella fase difensiva, ma per chi abbia seguito il giocatore quando a Brescia, non risulta essere una news.
    • Ciò che non saprei spiegare è il continuo mancato impiego di Czyborra, che un fenomeno non sarà e certamente ha caratteristiche da centrocampista esterno – a qualcuno piace insinuare “se Gasperini lo ha lasciato…” – ma nel ruolo si mostra molto più di supporto ad un Criscito cui non si può più certo chiedere di correre come un tempo.

Nel complesso, la difesa sembrerebbe a posto soprattutto dopo l’arrivo di Vazquez, centrale con “ottimi tempi”. Mustafi, di cui si è parlato molto, potrebbe essere un buon inserimento vista esperienza e capacità aerea. L’ostacolo, allo stato attuale è l’ingaggio, per cui la partita si gioca sul bilanciamento delle parti: da un lato l’ex Valencia – Arsenal – Schalke 04, che accetta una riduzione, ma non è disposto a scendere ulteriormente, dall’altro il Genoa che può permettersi di aspettare visto il ragazzo essere svincolato fino a che non arrivassero ulteriori offerte a creare disturbo. Bani, probabile uscente, evidentemente non gradito al Mister, potrebbe però dare un contributo nel corso del campionato, come avrebbe già potuto fare nel corso della scorsa stagione quando invece fu ceduto in prestito al Parma in Gennaio.

  • Centrocampo
    • Hernani ha dimostrato di avere già gamba, rispetto ai molti compagni apparentemente più imballati. Forse perché più leggero, in ogni caso l’impressione, nonostante alcuni “giri a vuoto”, è che quantomeno ed al contrario di Badelj, sia pronto.
    • Sull’esterno, Cambiaso – terzino destro –  ha fatto vedere belle cose, nonostante qualche inevitabile ingenuità. Il ragazzo si farà, direbbe De Gregori, ma giocare un campionato affidandosi a lui è improbabile. D’altra parte Ghiglione ha già dimostrato di avere tanta corsa, di saper mettere qualche buon cross, ma di non essere l’esterno su cui puntare.

Fuori Cassata, Melegoni e Behrami, Sturaro ha dimostrato come sempre tanta grinta, Rovella è quello di sempre… Bentaleb, che oggi sta finendo il ciclo di visite mediche, sarebbe un buon colpo, seppur una mezza scommessa a causa degli infortuni.

  • Attacco. Il reparto più completo, dove a uomini di esperienza come Pandev e Destro, si affiancano giovani promesse come Kallon, Buksa, Ekuban che in Genoa Perugia non hanno potuto di certo esprimersi al meglio per formazione e schieramento. In effetti, mentre non comprendo appieno perché tenere fuori il polacco e schierare insieme Ekuban e Bianchi, la cosa che maggiormente ha stupito, è stato lo schierare nel secondo tempo Destro esterno e Pandev centrale. Quest’ultimo peraltro aggregatosi alla squadra da poco. Non credo sia corretto affermare Ballardini volesse dimostrare la mancanza di Shomurodov, visto il tipo di impiego nel campionato scorso e le parole nel corso di un’intervista in cui descriveva cosa mancasse al Genoa esattamente riportando le caratteristiche dell’uzbeko.

Si potrebbe cercare un centrale d’esperienza, oltre a Destro, ma forse il nostro editore ha ragione: basta temere di responsabilizzare i giovani, in Europa esordiscono e giocano ad alti livelli senza problemi. Aggiungo però, che bisogna tener conto del singolo e delle sue caratteristiche e Kallon, come potrà confermare chi abbia seguito la Primavera, ha bisogno di maturare e divenire più costante.

A fronte di tutto ciò, le maggiori mosse prevedibili sono per il mercato in uscita, ma inevitabile aspettarsi ancora uno o due colpi in chiusura di mercato. Le dichiarazioni post partita di Ballardini, dal canto loro, non hanno svelato molto, ma lasciato un po’ di confusione tra i tifosi che ne hanno interpretato le parole in modo diverso – a seconda della reazione alla partita:

  • poche amichevoli: si immagina però sia stata una sua scelta, non che qualcuno possa avergli impedito di farne
  • confusionari/disordinati: a fronte dello schieramento e del suo ruolo, non si può ritenere volesse essere una critica alla rosa. Non si riuscirebbe nemmeno a collegare tale affermazione per logica ad una lamentela. Chi, infatti, dovrebbe creare tale sincrono? Se i giocatori non seguissero le indicazione, allo stesso spetterebbe di dare indicazioni precise. Visto l’andamento della sfida, forse, i ragazzi non lo hanno seguito (?)
  • con l’Inter non basterà la generosità. Certo, ma si immagina anche la formazione sarà ben diversa

In conclusione, ritengo sia presto per dare un giudizio certo. Il famoso “sulla carta” impererà ancora per qualche settimana, nel corso delle prime sfide, per prendere forma più chiaramente nel proseguo. Ad oggi, “sulla carta” appunto, la squadra sembra ben bilanciata e assortita, pur confermando quanto detto sopra sugli esterni.

 

 

 

 

Genova, 26 Aprile 1977 “Io parlo di Comunicazione – ufficio stampa e media relation - Siti Web. Papà chiede quando smetterò di giocare e disegnare e mi troverò un lavoro vero. I genitori la sanno lunga...” Consulente per la comunicazione aziendale e politica da oltre 15 anni è socia della PVD Consulting insieme a Pietro Avogadro, sistemista ed esperto in privacy. Inizia il proprio percorso a Milano, in un’agenzia di comunicazione dopo uno stage legato al Master di specializzazione per tornare a Genova ed intraprendere il percorso lavorativo indipendente. Non è stato semplice, la sua città la accoglie con diffidenza: giovane donna, spesso si sentiva chiedere dove fosse il suo capo. Ma ha saputo destreggiarsi, crescere e creare un’impresa piccola, ma solida anche grazie alla continua voglia di evolvere, aggiornarsi e, soprattutto alla testardaggine: “E’ stato difficile affermarsi, ma l’entusiasmo che veniva percepito apriva lo spiraglio. Qualche volta non è bastato, altre è servito ad iniziare un percorso. Alla fine, posso dire essermi tolta molte soddisfazioni e qualche sassolino…” Consegue il titolo in diversi Master tra cui quello in “Ufficio stampa e media relation” del sole 24 Ore, “Digital marketing” con Studio Samo e “Consulente politico e marketing elettorale” con Eidos Communication. Tra Milano e Roma la voglia di migliorare si fa sempre sentire senza esaurirsi: “Forse è questo il mio jolly, non mi accontento mai”. Il ruolo che le piace più ricoprire è quello di addetto stampa, ma ama collaborazioni e consulenze che la portino a studiare nuove realtà e preparare i clienti ad affrontare il mondo della comunicazione sempre più visual ed incentrato sui social. I suoi clienti spaziano da realtà medio grandi di diversa natura, associazioni sportive, politici e liberi professionisti, a start up per cui studia piani di lancio. Sempre attiva, tanto da mettere il lavoro al primo posto, quando le si chieda come stia, risponde raccontando delle proprie giornate professionali. Per passione, entra in contatto con il mondo della televisione e della radio. In particolare, oggi, conduce insieme ad Angelo Arecco una trasmissione settimanale di informazione su Radio Skylab che vanta grandi ospiti e seguito. Ha scritto per alcune testate online, creato blog: “Non sono certa di dove mi condurrà la vita, amo cambiare e detesto i titoli sterili. Di certo scriverò. Questa è l’unica certezza: l’ho sempre fatto e so farlo bene!” Nell’ambito sociale, è responsabile regionale di Unavi (Unione Nazionale Vittime)

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