Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca visto il modo con cui il Genoa ha tenuto testa ai quotati avversari, fino al gol di Pulisic nel finale (al 87’, con qualche dubbio sulla sua regolarità) , ma soprattutto per come ,nell’interminabile e convulso finale, ha messo in difficoltà la retroguardia rossonera colpendo la traversa in una marea di cartellini gialli , con Giroud che finisce a difendere tra i pali sostituendo l’espulso Maignan.
Ci voleva coraggio e il grifone ne ha avuto. Il Milan di Pioli (ora in testa alla classifica) che ha affrontato il Genoa, in un Marassi stracolmo, ha attuato un ampio turn over in attacco, a soli tre giorni dalla gara di Champions, schierando Luka Jovic prima punta. I rossoneri sono decisi a continuare la serie di tre vittorie dopo la batosta del derby. Il Genoa, che oltre a Retegui deve fare a meno di Messias, (assenze che hanno certo pesato) si dimostra quanto mai determinato nei contrasti e nelle ripartenze. Insomma “coraggioso” come richiesto dal suo tecnico. Al 3’ vi è la prima occasione per il Milan con Okafor che sfiora il pallone a due passi da Martinez.
Il grifone è sempre pronto alle ripartenze e ci sono gli olé della Nord che al 19° ad accompagnare una brillante disimpegno del solito Albert.
16’ grande occasione per i Milan con un forte tiro al volo di Rejnders, su passagggio di Musah,che finisce addosso a Martinez.
Nel Genoa è Albert il più avanzato mentre Malinovskyi è impegnato nella rete del centrocampo.
A metà del primo tempo vi sono due gialli pesanti per i rossoneri. Quello per Theo Hernandez al 21’(che salta la sfida con la Juve) e per Florenzi a seguito di un contrasto con il vivace Haps.
Al 25’, dopo una percussione di Vasquez, c’è un’opportunità per Frendrup ma il suo tiro è alto. Il Milan attacca ma non vi sono grandi pericoli per Martinez, con un Jovic alquanto spento.
Non è un caso se nel secondo tempo entrano Leao insieme a Pulisic.
Dopo due minuti terzo cartellino giallo per i rossoneri Milan, preso dal nazionale statunitense Yunus Musah, per un intervento falloso su Vasquez.
L’azione più pericolosa del Milan è con un colpo di testa di Leao al 65’, da posizione ravvicinata, su cross di Florenzi, respinto dall’ottimo Martinez
L’ingresso di Giroud al 66’, insieme a Calabria (al posto di Florenzi), la dicono lunga sulla volontà di uscire con i tre punti dei rossoneri che aumentano la pressione. Ma la difesa del grifone non solo tiene ma riesce a rendersi anche davvero pericolosa, come al 76’ quando un tiro da fuori di Dragusin,deviato da Reinders, viene messo fuori con una gran parata di Maignan.
Al 68′ Malinovskyi esce sostituito da Kutlu, mentre Ekuban prende il posto di Sabelli.
Il Milan aumenta la pressione e Martinez si prende un giallo per perdita di tempo.
Ma quello che il Ferraris si appresta a vivere è davvero emozionante, anche se decisamente sfortunato. Al 87’, una partita che sembrava destinata allo zero a zero, viene sbloccata da Pulisic, su passaggio di Musah, con un tiro in area che finisce imparabile all’angolo.
Il controllo Var non da l’esisto sperato. Segue un vero e proprio assalto del Genoa in cui è entrato Puscas al posto di Harps. Dopo otto minuti di recupero viene espulso il portiere del Milan per un’uscita fallosa. La conseguente punizione è deviata sulla traversa quando sono passati ben 12 minuti di recupero. Il Genoa non demorde e nel convulso finale anche Martinez viene espluso. Fino alla fine il grifone tenta di recuperare una partita che avrebbe meritato di pareggiare. Ha certamente pesato l’assenza di un vero finalizzatore come Retegui. La squadra ha comunque dimostrato grinta e cuore riuscendo a imbrigliare le trame dei rossoneri, protagonista di un finale davvero gagliardo ed emozionante.