Il cantautore ligure Francesco Baccini si appresta come tutti i tifosi rossoblu ad assistere alla nuova stagione 2023/2024.
Francesco da sempre tifoso del grifone è ansioso di vedere in azione il nuovo Genoa.
Ciao Francesco partiamo dalla nuova maglia presentata lo scorso fine settimana. Ti piace?
E’ stupenda, io sono un amante delle maglie “old style”.
La maglia del Genoa, con i colori rossoblu e, senza pacchianerie davanti e dietro, a me piace molto.
Lo scorso anno ho visto una partita del Napoli in televisione.
La squadra avversaria aveva i colori bianco azzurri del Napoli ed il Napoli dei colori assurdi.
Ormai non si capisce più nulla, questa confusione non fa bene al calcio.
Cosa ti aspetti dalla nuova stagione del grifone?
La serie A è una storia diversa dalla serie B.
Nella massima serie si alzano la tecnica e la tattica mentre in serie B la corsa ed il furore agonistico la fanno spesso da padroni.
Veniamo da un campionato dove il Genoa era la squadra favorita ora ci ritroviamo in serie A e non siamo certo nelle prima fascia.
Dunque l’obiettivo sarà?
L’obiettivo questa stagione sarà la salvezza.
Insieme alla valorizzazione di qualche giovane l’ anno seguente aspireremo a qualcosa di più.
Il calendario stilato mercoledì mette a dura prova il Genoa subito nelle prime partite…
Sarà importante partire bene.
Vincere aiuta a vincere e perdere aiuta a perdere.
Le prime due giornate saranno in casa al Ferraris contro la Fiorentina e allo stadio olimpico di Roma contro la Lazio.
Due giornate difficilissime.
Come ambiente bisognerà rimanere compatti e sostenere la squadra di Alberto Gilardino anche se le cose non si metteranno subito nei modi migliori.
Anche per il mister sarà la prima esperienza nella massima serie. Cosa ne pensi?
Non solo per Gilardino anche per alcuni giocatori sarà la prima volta che si affacciano in serie A.
E’ per questo motivo che bisogna dare tempo ad allenatore e poi bisognerà provvedere a qualche innesto di mercato.
Parliamo del mercato. Come acquisti cosa s’ aspetta dalla società ed in particolare quale settore necessita maggiormente?
Non sarà un mercato facile per la proprietà americana.
Son convinto però che verranno fatti acquisti mirati e soprattutto nella parte offensiva.
Dietro siamo messi bene mentre davanti bisogna capire chi saranno le punte.
Le punte dovranno essere congeniali per far ulteriormente sbocciare la stella di Albert.
Non sono sempre i nomi a far vincere i campionati.
Quest anno in serie B ha vinto il Frosinone, con giocatori dai nomi sconosciuti ,mentre il Parma, con giocatori tipo Buffon e Vasquez, è rimasto in serie cadetta.
L’islandese torna in serie A ma con più esperienza..
Si, il primo anno Albert è arrivato in un Genoa in difficoltà mentre ora arriva da un anno molto buono.
Albert è un giocatore che va lasciato libero di agire, un classico numero dieci, son fiducioso che possa fare molto bene quest anno.
Parliamo del passato, Francesco Baccini si narra fosse un gran portiere. Vero?
Me la cavavo, poi è arrivato un infortunio e ho smesso a certi livelli.
A dieci anni un talent-scout della Sampdoria mi vide giocare in piazza e venne a casa a chiedere a mio padre di andare a giocare da loro.
Mio padre, genoano da sempre ,ci rimase male male ma io volevo giocare e seppur fossi genoano andai a giocare nella squadra blucerchiata.
Arrivai fino alla primavera poi ,due avvenimenti tragici come la morte di mio padre ed un brutto infortunio mi fecero smettere a certi livelli.
Fu dura ripartire ma, nel contempo ,mi si aprì la possibilità di seguire sempre il mio amato Genoa.
Il Genoa lo seguo sempre.
Quando gioca mi fermo per guardare la partita e tifare.
Recentemente in Cina, dove ero per lavoro, c’era la concomitanza di un concerto con la partita del Genoa.
Ho fatto cambiare orario per poter guardare la partita del grifone.
Ti abbiamo visto in azione con la nazionale cantanti ma anche giocare con grandi ex campioni giusto?
Si, bella esperienza con la nazionale cantanti.
Ho fatto anche un torneo, che si gioca a Spotorno, con tutti ex giocatori famosi.
Quest anno c’erano al torneo tre squadre del calibro di Inter, Atalanta e Genoa.
Io ero l’ unico non ex calciatore convocato.
La cosa mi ha inorgoglito.
Giocare con gente come Gilardino,Criscito e Ruotolo è stata una gioia pazzesca.
Con un altro grandissimo campione del Genoa ,Claudio Onofri, condividete un programma dal titolo” Grifoni si nasce”. Vi divertite e fate divertire. Come e’ nata l’ idea?
Volevamo trovare un modo per veicolare la tensione post partita e abbiamo avuto questa idea.
Siamo in quattro Claudio Onofri, Carlo Pernat, Roby Del Ponte ed io.
Una bella esperienza per condividere pensieri del dopo partita.
Claudio è una bandiera per noi genoani e poi lavorare con lui è troppo bello.
qual’è il tuo Genoa preferito della storia ?
Quello di Osvaldo Bagnoli è un Grifone che ho amato molto.
Proprio tre giorni fa è stato il compleanno del mister e pensavo proprio a quanto è stato bravo.
Quello di Osvaldo Bagnoli è stato un Genoa molto forte.
Era una squadra che mixava giocatori giovani, esperti e scommesse.
I più esperti erano i vari Collovati e Caricola, i giovani erano giocatori come Eranio e Ruotolo, le scommesse erano uomini come il ceco Thomas Skhuravy e l’ uruguagio Pato Aguilera.
Quella stagione fu memorabile con la ciliegina del Genoa trionfante ad Anfield road.
La vittoria della prima squadra italiana a Liverpool ha i colori rossoblu.
Ultima domanda: il Genoa ha avuto un infinità di campioni nella sua storia, quali sono i tuoi due giocatori preferiti in assoluto?
Se devo dire solo due nomi dico : “il principe” Diego Alberto Milito ed “il trenza” Rodrigo Palacio.
due immensi campioni.
