La sfida che vedrà il Genoa al Benito Stirpe (PSC Arena) affrontare il Frosinone, domenica 26 novembre alle ore 15, è molto più impegnativa di quanto possa sembrare. Una partita che potrà dire molto sul futuro delle due squadre che si sono meglio distinte tra le neopromosse. I ciociari arrivano dal 2-0 subito in casa dei neroazzurri, mentre il Genoa ha superato la pratica Verona con maturità e concretezza.
Nel Frosinone più che il singolo c’è da temere un collettivo quanto mai dinamico, aggressivo e tecnicamente ben impostato da un allenatore capace ed esperto come Eusebio Di Francesco. Il miglior acquisto arrivato dopo la promozione per i ciociari, che si sono aggiudicati gli scontri casalinghi con formazioni della parte bassa della classifica e non solo. Non a caso ha raggranellato ben 15 punti in campionato, (che sarebbero potuti essere addirittura 18 senza le follie nel finale all’Unipol Domus che li ha visti passare dallo 0-3 al 4-3 per il Cagliari).
Nel Genoa mancherà ancora Retegui, che dovrebbe guidare l’attacco rossoblù nell’incontro in programma al Ferraris contro l’Empoli il due dicembre. All’assenza del puntero argentino si aggiunge come noto quella di Albert, ormai uomo squadra e delizia dell’attacco rossoblù. Tra tante tegole la buona notizia è il ritorno del brasiliano Junior Messias mentre in attacco è alquanto probabile l’impiego di Puscas. Nel reparto offensivo ci dovrebbe essere spazio nel corso dei 90’ , oltre che di Ekuban, anche per il giovanissimo e talentuoso Seydou Fini.
Aldilà dei singoli per Gilardino vi sarà come di consueto da ingegnarsi per trovare l’amalgama giusta tra varie possibilità. Un quadro in cui ci si attende molto dal nazionale ucraino Malinovskyi sperando che possa esprimere al meglio il suo indubbio potenziale.
In ogni caso anche a Frosinone non mancherà il calore dei tifosi rossoblù che saranno presenti sugli spalti dello Stirpe in circa 600.
Ruggini dal 2018
Certo non scorre miele tra la tifoseria ciociara e Gilardino. Questo in particolare per un episodio avvenuto nel maggio del 2018 all’ultima di campionato. Si tratta di un rigore che Gilardino sbagliò contro il Parma, (in uno Spezia Parma in cui si era 0-1 per i ducali che poi raddoppiarono).
Un errore che contribuì ad assicurare la promozione al “suo” Parma (in cui giocò dal 2002 al 2005), tagliando la strada proprio a ciociari dopo un prolungato un testa a testa. Alle critiche degli spezzini si aggiunsero quelle dei tifosi del Frosinone. Gilardino replicò ai maligni affermando di essersi anche infortunato tirando quel penalty. Tuttavia quello di Gila rappresenta un capro espiatorio in quanto il Frosinone non riuscì a battere, in quell’ultima di campionato, un ormai tranquillo Foggia che beffò i ciociari, pareggiando nel finale (2-2), che così per la seconda volta non furono promossi pur arrivando secondi. In quel 2018 furono determinanti gli scontri diretti a decidere il duello promozione tra Parma e Frosinone.
C’è anche un altro precedente che lega Gilardino al Frosinone. Fu proprio contro i ciociari che segnò la sua prima rete in serie B pareggiando al Picco il gol di Ciofani nel novembre 2017.