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Genoa

Genoa-Fiorentina 1-4. Inizio in salita per un Grifone cui servono urgentemente i rinforzi

L’atteso ritorno in A è stato quanto mai pesante per il popolo genoano che, con il consueto pathos, ha riempito in ogni ordine di posto il Ferraris con nuove coreografie della Nord.

L’incontro è stato preceduto da un toccante e partecipato minuto di silenzio per ricordare Carlo Mazzone.

La Fiorentina ha subito mostrato le sue intenzioni con un avvio quanto mai brillante e ordinato, passando in vantaggio dopo cinque minuti con un gran tiro di capitan Biraghi quanto mai attivo.  In campo per i viola si distinguono i tre nuovi acquisti Athur e Nzola, vere spine nel fianco per la difesa genoana,  oltre al giovanissimo Kayode. La difesa del grifone risulta spesso in difficoltà come a centrocampo dove s’impone il controllo palla degli uomini d’Italiano (68%  a 32%).

Dopo 11 minuti la Fiorentina raddoppia: tiro da fuori di Gonzales, respinto da Martinez sul palo, e messo in rete da Bonaventura.

La reazione del Genoa non si vede. Il grifone è  quasi frastornato dal dominio viola che non rinuncia mai alle ripartenze.

Retegui è poco servito e finisce pure come primo ammonito dell’incontro. Al 39’ un errore di Dragusin mette in moto Nzola il cui tiro viene respinto. E’ la premessa del terzo gol viola con un gran colpo di testa di Nico Gonzales su un preciso cross di Biraghi. E’ un colpo pesante per un Genoa che non è mai sembrato in partita.

Il ritorno in campo dei rossoblù è accompagnato dall’applauso della Nord che riprende a cantare. Per la squadra di Gilardino ci vorrebbe un gol per riaccendere l’entusiasmo.
Sembrano più attivi nella ripresa ma trovano difficoltà nell’impensierire Terracciano.

La gara viene sospesa per un fumogeno lanciato dalla nord, ma non si ferma la cavalcata viola che al primo spunto della ripresa, al 56’, porta a quattro il suo bottino, con un colpo di testa del numero 38 Mandragola.

L’orgoglio del grifone si concretizza al 58’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Davide Biraschi mette in rete con la freddezza di un centravanti.

Impressionano però restano le ripartenze viola che non si fermano nonostante il vantaggio.

Bisogna attendere il 66’ per assistere ad una ficcante azione dei rossoblù  illuminati dal solito Albert supportato dal neo entrato Ekuban. L’azione è però respinta dalla difesa viola. All’80 anche Bani viene ammonito seguito  sul taccuino dei cattivi  da Milenkovic per un fallo su Albert. C’è ancora spazio nel recupero per un duetto tra Ekuban e Albert, l’islandese conclude di testa a lato. La partita non ha più molto da dire. Nel prossimo turno il Genoa è atteso a Napoli.

Di significativo c è l’abbraccio della squadra a centrocampo dopo questa pesante sconfitta.  Per Gilardino ci sarà molto da fare per ridare forza a una difesa apparsa spesso in difficoltà e per assicurare quella capacità di reazione che in questa prima di campionato si è vista solo troppo tardi a giochi ormai fatti.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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