Da sempre al Genoa si sacrifica la Coppa Italia per le priorità del Campionato. Sarebbe bene che la società si imponesse nel giocare tutte le manifestazioni per ottenere risultati. Una sconfitta, ne può sempre portare un’altra.
Si è scelto di attuare una forte rotazione di uomini, 9 su 11, per far recuperare tutti in vista di Monza. Atleti che, a quanto sembra, in un calcio dispendioso, non possono giocare tre partite in una settimana.
Cambiare nove uomini su undici in Coppa Italia, dalla partita pareggiata con L’Empoli, è sembrato a molti una dichiarazione di resa, ancor prima di giocare con la Lazio.
La partita di ieri a Monza, a tratti dominata, ha portato alla solita sconfitta in trasferta.
Un problema, quello di subire goal negli ultimi minuti, che saprebbe di psicologico ma che probabilmente dipende anche dalla preparazione fisica.
Gli errori, da Torino a Frosinone, per arrivare a Monza sono fatti da uomini diversi , come se venisse a mancare lucidità. Poca lucidità dipende di solito dalla fatica.
Arrivano ora Juventus ed Inter, sulla carta, impegni proibitivi. I calciatori e lo staff tecnico devono dimostrare che le ultime sconfitte sono state casuali
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