“Non guardare i punti di differenza in classifica, servirà concretezza, lucidità ed equilibrio”. Ha le idee chiare l’allenatore del grifone sulle insidie della sfida in programma questa sera contro la Reggina di Pippo Inzaghi, davanti a oltre trentamila tifosi, record di presenze, che affolleranno il Ferraris (con oltre 1000 tifosi ospiti), per la prima di quelle otto finali, così definite da Gila, che condurranno alla Serie A.
Molte le parole di stima espresse da Gilardino per l’ex compagno di nazionale Pippo che sta vivendo un momento non facile sulla panchina degli amaranto. Una squadra reduce da una serie di sconfitte pesanti e inattese. Ben otto negli ultimi dieci incontri, con il 4 – 0 subito al Granillo dal Cagliari di Ranieri prima della sosta. Sconfitte che non hanno ancora precluso l’accesso ai play off ad una squadra, che resta ambiziosa e con un alto potenziale, per la quale la sfida del Ferraris sarà determinante, oltre che per i punti, per una scossa decisiva per non restare esclusa dal rush finale.
Nonostante le assenze, in particolare quella del 34enne attaccante bulgaro Andrej Galabinov, la Reggina stasera dovrà fare una partita davvero tosta perché solo così potrebbe rientrare e allontanarsi ulteriormente da una concorrenza ampia e combattiva che vede in lotta Bari, Cagliari, Parma, Pisa, Sudtirol e lo stesso Palermo.
Il Genoa, dopo le tre vittorie consecutive, si è consolidato al secondo posto, migliorando notevolmente la sua capacità realizzativa, con la porta di Martinez inviolata da ben cinque turni. Un Genoa prudente ma pronto a farsi illuminare dai suoi giocatori più talentuosi, a partire da quel Gudmundsson in forma strepitosa.
Permane qualche dubbio sulla formazione che Gilardino metterà in campo, con il possibile ritorno di Coda e di Aramu in panchina, oltre a diverse alternative (Salcedo,Ekuban, Pussas), a fianco dell’intoccabile Gudmundsson.