Sarà il Genoa ad affrontare la Roma agli ottavi di finale di Coppa Italia, dopo il successo sulla Spal al Ferraris. Si infrange così il sogno di Daniele De Rossi, nuovo tecnico spallino, di poter sfidare il Mourinho e la sua Roma all’Olimpico, dopo l’esordio sulla panchina dei ferraresi pareggiando a reti bianche con il Cittadella.
Un Genoa convincente e padrone del gioco, senza bisogno di un grande pressing, ma troppe volte è risultato lezioso e impreciso in attacco in una partita che avrebbe potuto chiudere molto in anticipo.
In avvio del match, valido per i sedicesimi di Coppa Italia, vi è stato il saluto tra Strootman e Daniele De Rossi. Al Ferraris si respira anche aria argentina per la presenza sugli spalti del principe Diego Milito e per un Daniele De Rossi che ha voluto concludere la sua prestigiosa carriera di calciatore nel Boca Junior di Burdisso.
Primo tempo
Un avvio gagliardo del Genoa che attacca con intensità ma non punge. Difesa a quattro con la regia di Badelj. All 11’ ammonizione sacrosanta per Zanellato per un gioco pericoloso su Bani in cui rischia il cartellino rosso.
Dal primo calcio d angolo dell’incontro al 19’ si sviluppa l’azione più pericolosa che porta la Spal a sfiorare il vantaggio con Almici di testa.
Alla mezz’ora Yeboah sfiora il gol ma l’azione più ghiotta, che fa mordere le mani ai tifosi rossoblù, è al 34’ quando Manolo Portanova libero all’altezza del dischetto del rigore, effettua un tiro centrale e debole facile preda del portiere della Spal Demba Thiam.
Il momento clou dell’incontro è al 42’. L’arbitro Santoro vede il braccio di Mancini toccare la palla dopo un colpo di testa di Portanova.
Albert Gudmunsson si conferma il migliore dei rossoblù anche per la freddezza e la precisione con cui l’islandese realizza il calcio di rigore dopo la lunga attesa per la verifica Var durata almeno due minuti.
Prima dell’intervallo al 49’ la volontà di reazione della Spal si concretizza in un colpo di testa Patrik Peda su calcio d’angolo che non preoccupa Martinez.
Il primo tempo si conclude con un Genoa meritatamente in vantaggio dopo 49 minuti in cui ha messo in campo la sua intensità, mostrando le solite lacune sotto porta. La Spal, pur guardinga, ha mostrato un discreto controllo del gioco e una capacità di essere pericolosa con le ripartenze.
Secondo tempo
La Spal sembra più attiva in avanti ma non si rende mai pericolosa, il Genoa controlla il gioco cercando quel gol che darebbe tranquillità.
Al 57’ una percussione di Yeboah non ha esito perché incredibilmente ignora Gudmundsson libero in area. L’errore dell’attaccante ghanese apre il vortice di sostituzioni in entrambe le formazioni. Escono Portanova e Yeboah sostituiti Yalcin e Puscas al 58’e al 65’ c’è anche spazio per Cziborra per Pajac.
Nelle note finali al 73’ viene fermata con un rischioso tackle una pericolosa percussione del solito Albert proprio sotto la Nord, mentre all’ 83’ vi è l’ennesima occasione sprecata che avrebbe potuto chiudere la partita. Questa volta è Yalcin che da ottima posizione non inquadra la porta dopo una grande ripartenza, mentre un ulteriore errore lo compie all’ 87’ Puskas con un tiro impreciso dalla distanza che ignora il compagno libero in area.
Blessin concede la standing ovation ad Albert sostituito da un Aramu che ancora non è riuscito ad esprimere tutte le sue indubbie potenzialità.
Il Genoa vince convince e vola agli ottavi , imponendo il suo gioco ad una Spal che non è stata mai in grado di mettere in difficoltà il grifone. Certo se vorrà andare avanti in questa competizione non potrà permettersi il lusso di fallire troppe occasioni in attacco come si è registrato ancora oggi.