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Genoa

Grande attesa per Spal Genoa. Occhio ai ferraresi, squadra tenace ed antica.

C’è grande attesa per il match che vedrà di scena il Genoa al Mazza di Ferrara contro la Spal.

Certo non vi è ancora nulla di decisivo, ma la squadra di Blessin e le sue ambizioni non consentono ulteriori mezzi passi. Il rientro dell’islandese Gudmundsson, (graziato di un turno di squalifica dopo la discutibile espulsione con il Parma), il possibile utilizzo di Puscas  a supporto di  Coda  e la buona condizione di Dragusin e Frendrup  lasciano presagire una migliore tenuta di gioco a metà campo, maggiore cinismo e determinazione in area. Un fattore quanto mai  importante contro una squadra tenace come la Spal.  La forza del centrocampo è la chiave per facilitare il lavoro della difesa e per dare benzina ad un attacco con un Coda che vuole tornare a segnare. E’ ben noto come il gol sia la migliore medicina per un centravanti.

Un match impegnativo il cui esito positivo, come spesso accade in questa stagione  dipenderà da un livello di aggressività,  specie nella metà campo  avversaria, in grado di esaltare tutto l’indubbio potenziale del Grifone, senza nulla togliere al valore degli spallini.

La Società Polisportiva Ars et Labor (SPAL) è nata nel 1912 da un oratorio dei salesiani, il cui stemma è rimasto nel logo della squadra. Quella maglia, a strisce piccole bianco azzurre, riporta ad antichi ricordi in bianco e nero e, non a caso, questo sodalizio è rimasto nelle simpatie di tanti, partendo per chi è più avanti negli anni, dalla ricerca di figurine, come quella del mitico Bulgarelli per completare l’album Panini. In questa squadra, tra il 1967 e il 69,   giocò l’attaccante Alberto Bigon, che poi ebbe maggiore fortuna come allenatore vincendo uno scudetto con il Napoli nel campionato 1989-90.

Ancora una volta questo torneo cadetto mostra quanto il suo livello sia cresciuto e con esso il seguito di pubblico che coinvolge.

Certo il fatto che siano diversi i blasoni che puntano alla promozione e con essa le sorprese, agevola e amplia la corsa verso la A, mentre si è visto quanto, anche squadre meno titolate, abbiano grinta da vendere, oltre ad ottimi tecnici.

Un quadro che comporta impegno e concentrazione totale anche contro l’ultima in classifica.

Conforta per i rossoblù un parco giocatori e una panchina di grande qualità. Un fatto fondamentale in un campionato lungo ed estenuante.

C’è molta curiosità per l’undici che Blessin schiererà dal primo minuto al Mazza.  Le premesse sono per un gioco tutt’altro che attendista.  Poi, come sempre, sarà l’andamento della partita a dare spazio a scelte tecniche che si dimostrano sempre più determinati per l’esito finale.

Una vittoria consentirebbe di tornare prontamente tra le squadre di testa.

Ora la parola è al campo per una sfida tra due squadre cariche di storia e di entusiasmo.


Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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