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Gudmundsson resta ed è quello che conta per una piazza che vuole sognare

 

I giochi sembravano fatti, ma, per la gioia dei tifosi genoani, il calciomercato è rimasto senza quel botto finale annunciato che avrebbe portato Albert Gudmundsson in viola. L’allenatore della Fiorentina lo aveva espressamente richiesto come  obiettivo principale per puntare all’Europa, imponendosi come quarta forza del campionato.

Fino all’ultimo la Fiorentina ha cercato di strappare a Gilardino il folletto Albert, che ha un contratto con il grifone rinnovato fino al 2027. Un’insistenza continua e determinata che da ancor più valore alla condotta della proprietà del Genoa. Una resistenza riservata ma ferma, mentre sul web alcuni siti, voraci di click, davano l’affare come già concluso.

La trattativa nel suo rush finale sembrava potesse ancora avere qualche sviluppo concreto, arrivando ad aggirarsi sui 25 milioni di euro, ma il Genoa è rimasto fermo, convinto che a fine stagione il cartellino del giocatore potrà essere molto più alto. Questo per un giocatore che, nel suo straordinario rendimento, non è mai stato minimamente condizionato, come spesso accade, dalle voci di mercato.

Certo da tempo il gioiello ventiseienne islandese fa gola a diversi club di primo piano non solo in Italia. Qualcuno riteneva che il Genoa, essendo vicino alla quota salvezza e avendo diversi nuovi elementi da inserire (che dovranno confermarsi negli schemi di Gilardino), sarebbe potuto sembrare più propenso alla cessione del giocatore. E’ bello constatare che la fermezza rossoblù non sia stata solo legata alla naturale ricerca di alzare l’asticella delle quotazioni.    Ricordiamo che il contributo di gol (11 gol tra serie A e Coppa Italia) e di gioco di questo giocatore al Grifone è stato notevolissimo e fondamentale. Vi è poi il fattore spettacolo. Gudmundsson è un giocatore che sa inventare, capace sbloccare partite soffocate da pressing e tatticismi esasperati. Questo attraverso tocchi di classe, serpentine. Quei coup de theatre che mandano in estasi tifosi e tutti coloro che amano il calcio. Gianni Agnelli avrebbe detto: “uno per il quale vale la pena pagare il biglietto”.  Il tutto in una piazza molto sensibile già toccata dalla cessione di Dragusin. Partenza che Gilardino è riuscito abilmente a tamponare visto l’ottimo rendimento della difesa. Un rendimento che lascia aperte grandi ambizioni.

Tanto più in un campionato mai così’ aperto e incerto, se si esclude la lotta scudetto tra i favoriti neroazzurri e l’indomabile Juventus. Insomma una piazza entusiasta che ci crede e che   assicura il sostegno di oltre trentamila presenze per ogni partita al Ferraris, seguendo la squadra ovunque. Una piazza che ha diritto a continuare a sognare.

Un cuore genoano grande e diffuso, come confermato, ce ne fosse bisogno, dal successo che la proiezione del docufilm “Genoa comunque e ovunque” sta registrando, dando prova di quanto la passione rossoblù sia presente anche in piazze molto lontane dalla Lanterna.

E quindi.

Non è per nulla certo se il futuro di Albert sarà in viola, mentre restano aperte piste straniere che profumano di Champions.  Richieste che, se il livello espresso dall’esterno d’attacco, dovessero confermarsi anche nel girone di ritorno, potrebbero fa lievitare notevolmente la sua quotazione. Questo mentre appare evidente che l’arrivo del portoghese Vitinha dall’0limpique Marsiglia non pare possa compensare, sia da un punto di vista di gioco che sotto l’aspetto economico (anche di marketing), la malaugurata cessione del talento islandese.

I colpi del calciomercato

Intanto il calciomercato invernale si è chiuso, con l’eccezione dei giocatori svincolati che potranno essere oggetto di trattative fino a marzo.  I colpi più importanti nella massima divisione sono quelli che hanno portato il fantasista dell’Empoli Tommaso  Baldanzi alla Roma, l’esterno canadese Tajon Buchanan all’Inter, il centrocampista argentino in forza al Southampton Carlos Alcaraz alla Juventus, Belotti alla Fiorentina e Ngonge dal Verona al Napoli. Mentre l’attaccante, classe 2000, Carvalho Oliverira Vitinha, proveniente dal Olympique Marsiglia, è già a disposizione dello staff di Gilardino sulla base di un prestito con diritto di riscatto.

In ogni caso per ora la piazza ritiene come migliori acquisti genoani la permanenza di Gud, la straordinaria forma di Martinez, la crescita di Malinovskyi e il ritrovato Retegui.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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