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Calciomondo

Il barba, el Trinche e il talento di Lukas Modric.

Al minuto 80 di Real Madrid – Chelsea il “barba”, come Maradona era solito chiamare l’Onnipotente, ha guardato in basso proprio  verso  il magico destro con cui  Lukas Modric ha infilato l’incolpevole Mendy.

 Una meraviglia balistica, una pennellata d’autore che ha consentito a LosBlancos  di volare alle semifinali di Champions .

Il calcio è una dottrina semplice. La differenza la fa chi ha quel dono di Dio che consente quel tocco magico e felpato al momento giusto. Una vera arte. Roba da divin codini insomma.

Ovviamente vi sono anche quelli che recuperano palloni. Quelli di “una vita da mediano”, ricordati in una nota canzone di Ligabue dedicata a Oriali e a tutti i portatori d’acqua quelli sempre lì, lì nel centro.

 Tutte cose vere per carità, ma alla fine è Lukas Modric che, calciando di esterno destro divinamente un pallone millimetrico sul piede destro di Rodrigo, a portare il Real Madrid avanti nella più prestigiosa delle competizioni calcistiche.

Modric è un giocatore spaventoso che più passano gli anni e migliora. Un diez che mixa talento ex jugoslavo a estro sudamericano.

Maradona, intervistato anni orsono, disse che il più grande calciatore mai visto da lui giocare era un certo Trinche Karlovich. Un croato, emigrato a Rosario, con una visione di gioco pazzesca ed un destro celestiale.

 

La città di Rosario è la patria di Leo Messi, dell’argentino di origini italiane Angel di Maria, attaccante del PSG e dell’ allenatore leggendario albiceleste ‘ El loco ‘Bielsa .

La differenza tra il Trinche e Modric sta nel fisico e nella testa.

 Per il resto son sicuro che oggi anche D10S avrebbe qualche dubbio nel ritenere ancora come mas grande  Karlovich e non Modric.

 Ogni epoca ha i suoi eroi e certi confronti temporali (Pelè o Maradona, Rombo di Tuono o Silvio Piola) risultano alquanto surreali e stucchevoli dato i contesti diversi delle varie epoche.   

Non va dimenticato, ad onor del vero, come i nostri media nazionali avessero denigrato Modric nel 2018, dandolo addirittura per finito. Questo  proprio quando il croato era dato per certo come nuovo acquisto della Milano sponda Inter.

Ovvio  le critiche sono legittime ma definire finito un talento simile è la cartina di tornasole di un giornalismo che privilegia e insegue gli umori di pancia della massa per qualche click in più

rispetto a serie analisi.

L’estro non è un qualcosa standardizzabile. I più anziani si ricorderanno dei dribbling  un certo Omar Sivori, con i suoi calzettoni abbassati, e di un certo Meroni.

 

Ieri, al minuto 80, ho pensato proprio a questo: alla comunicazione nel nostro Paese. Questo ovviamente non solo nello sport. Ho pensato al  crollo inarrestabile delle vendite dei quotidiani.

In tal senso è auspicabile che si torni alla valorizzazione delle professionalità anche nel giornalismo sportivo. In modo che prevalga  una capacità di analisi in grado di andare  oltre la polemica spicciola sparata nel titolo, tanto per fare audience nel vortice on line.   

Altrimenti continueremo a leggere di una Juve,di una Inter, di una Roma eccezionali quando hanno in realtà vinto  1 a 0 con squadre materasso e non sentiremo parlare dei Lukas Modric.

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

9 Comments

9 Comments

  1. Matt

    Aprile 13, 2022 at 7:32 pm

    Stupendo. Bell’articolo!

  2. Luca Stanganini

    Aprile 13, 2022 at 8:50 pm

    Flavio, leggo con molto interesse i tuoi articoli, pieni di passione ma anche di sano realismo e ragionamento scevro da condizionamenti. Condivido l’analisi riguardante l’estro di chi ha nei piedi un dono speciale. Sono sincero, non mi ha mai fatto impazzire il Lukas Modric in camiseta blanca, l’ho visto abbastanza poco continuo rispetto allo stesso Modric visto all’opera nel Tottenham. Però va detto che, al contrario sei campionati, certe partite si vincono soprattutto grazie a questi lampi di genio. A me ha ricordato l’assist di Pirlo a Dortmund, Grosso e la storia ad accoglierlo. W il calcio, bravo Flavio! NB: Ancelotti, primo allenatore semifinalista di Champions almeno una volta per 4 decenni di fila…applausi

    • Flavio Ciasca

      Aprile 13, 2022 at 9:32 pm

      Grazie Luca 🙏🙏🙏

  3. Stefano

    Aprile 14, 2022 at 4:57 am

    Bellissimo Articolo … conoscenza passione e curiosità
    F

    • Flavio Ciasca

      Aprile 14, 2022 at 7:50 am

      Grazie Stefano 🙏

  4. Matteo

    Aprile 14, 2022 at 5:47 am

    El Trinche una chicca!!

    • Flavio Ciasca

      Aprile 14, 2022 at 7:50 am

      🙏💪

  5. Sol

    Aprile 14, 2022 at 4:23 pm

    Eccezionali i tuoi articoli Flavio, grazie 🙏 non vedo l’ora dì leggere di più

  6. Teglio

    Aprile 14, 2022 at 5:12 pm

    Modric giocatore infinito!

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