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Enrico Preziosi

Il mio “canto” libero: Prez TVB

Prez, affettuosamente Prez.

Leggo le cifre investite negli anni, calcoli, ipotesi sui bilanci e commenti di ogni genere… ricordo solo il mio Presidente dei record e oggi quanto nell’articolo stupendo di Diego Pistacchi… E sento una grande riconoscenza crescere ancora più forte. Ma no, non sarà un articolo con informazioni o news. E’ quello che tutti si aspettano. Tutti quanti quegli articoli abbiano manipolato per attaccarmi dandomi della tendenziosa (per dirlo gentilmente), quando invece riportavo solo notizie, come qualsiasi giornalista, o quanto visto sul campo… il mio giudizio era sempre tacciato di “essere di parte”, ma io ho sempre cercato di fare le cose bene, obiettivamente.

Sto scrivendo una lettera? No. Non inizierò con “Caro Presidente”… anche se così lo chiamerò per sempre. Lui per me è e sarà sempre “IL PRESIDENTE”, tutto maiuscolo

E’ il cuore che prende il sopravvento, perché la gratitudine è rara da dichiarare pubblicamente, tanto quanto è dura meritarsela. E’ il cuore, perché ho avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo oltre il campo da pallone.

Sia quel che sia, di sicuro è uno “scritto triste”. Oggi, domani o quando sarà, lui se ne andrà. Spero mantenga l’iniziale idea di permanenza nel cda, sarebbe meno traumatico (e porterebbe con sé tutta una possibile teoria)… comunque, non sarà più “il Patron”, il proprietario effettivo e unico ed io voglio condividere quanto di lui ho imparato nel tempo, come persona, tenere strette la prima telefonata, il primo incontro, i suoi occhi buoni e la persona meravigliosa che si è dimostrata. E sì, non mi vergogno a dirlo: io al Prez “ci voglio proprio bene”. Non (solo) al Presidente, all’imprenditore. Proprio a Preziosi. L’uomo che solo per una chiamata da lui considerata “leale”, si trasformò in Enrico e fece di me Valentina, semplicemente. E che tante volte con me si è arrabbiato, ha discusso, ha perso tempo a spiegare, ha brontolato… ma il cui ricordo di quei momenti fa solo sorridere con affetto (affetto, parola che utilizzerò mille volte, perché è questo il pensiero primario) perché mostrava quanto ci tenesse. Ecco, approfitto: lui al Genoa teneva e tiene ancora. Non ci ha abbandonati, non ci ha lasciati in mano al primo venuto. In quanti hanno detto “non vuol vendere, non lo farà mai” contro il suo “lo farò quando avrò trovato chi possa dare sicurezza e fare meglio”. In quanti “ci farà fallire come Como e Saronno” senza peraltro nemmeno sapere cosa fosse successo realmente. No, non ci ha fatto fallire, ci ha salvati dal fallimento, da quel “Genova fc” o chissà quale altro nome… Perché è uomo di parola e d’onore.

Un Uomo per cui una stretta di mano vale più di una firma; un Uomo dai grandi valori, che vorrebbe sempre aiutare, anche quando gli si chieda nulla, ma intuisca di poter far qualcosa. Generoso anche verso chi non se la sarebbe nemmeno meritata per i comportamenti tenuti nei suoi confronti. Un Uomo che sa guardare oltre. L’ho sentito dire cose positive, riconoscendo l’intelligenza anche di chi lo abbia attaccato pesantemente. E “loro” lo sanno, anche se fingono non sia così…

Risponde a chiunque gli scriva o lo cerchi, forse ha dato troppa confidenza ai tifosi (mi ci metto dentro anche io), ma per inclinazione alla fiducia. Ha anche un caratteraccio, certo, ma apprezza sincerità e confronto. E magari poi,  ripensa a quanto esposto e lì per lì non condiviso. Una pasta, si direbbe, disponibile e altruista.

Questo è il mio Presidente.

Occhi buoni e chitarra, canzoni e sorrisi. E quell’orgoglio parlando della famiglia, dei figli. Vorrei poter riportare quello sguardo, qualche aneddoto, ma dovrete fidarvi di questo resoconto generale e confuso dall’emozione, dal kio sentirmi frastornata, nonostante da tempo si sapesse. Un racconto che non avrei nemmeno dovuto fare, perché riguarda due persone, non solo me. Ma sento di dover dire qualcosa di lui oltre l’imprenditore prestato al calcio. Dopo quanto sentito sul suo conto, è giusto far notare come la realtà sia diversa.

Se penso a lui, insomma, poche parole: affetto – valori – generosità e… il meglio che il Genoa ed i genoani abbiano mai avuto.

Lo porto nel cuore, con gelosia conservo gli eventi, conscia della fortuna capitatami incontrandolo nel cammino della vita.

La stima vale più della celebrità, la considerazione più della rinomanza e l’onore più della gloria.
(Nicolas de Chamfort)


Genova, 26 Aprile 1977 “Io parlo di Comunicazione – ufficio stampa e media relation - Siti Web. Papà chiede quando smetterò di giocare e disegnare e mi troverò un lavoro vero. I genitori la sanno lunga...” Consulente per la comunicazione aziendale e politica da oltre 15 anni è socia della PVD Consulting insieme a Pietro Avogadro, sistemista ed esperto in privacy. Inizia il proprio percorso a Milano, in un’agenzia di comunicazione dopo uno stage legato al Master di specializzazione per tornare a Genova ed intraprendere il percorso lavorativo indipendente. Non è stato semplice, la sua città la accoglie con diffidenza: giovane donna, spesso si sentiva chiedere dove fosse il suo capo. Ma ha saputo destreggiarsi, crescere e creare un’impresa piccola, ma solida anche grazie alla continua voglia di evolvere, aggiornarsi e, soprattutto alla testardaggine: “E’ stato difficile affermarsi, ma l’entusiasmo che veniva percepito apriva lo spiraglio. Qualche volta non è bastato, altre è servito ad iniziare un percorso. Alla fine, posso dire essermi tolta molte soddisfazioni e qualche sassolino…” Consegue il titolo in diversi Master tra cui quello in “Ufficio stampa e media relation” del sole 24 Ore, “Digital marketing” con Studio Samo e “Consulente politico e marketing elettorale” con Eidos Communication. Tra Milano e Roma la voglia di migliorare si fa sempre sentire senza esaurirsi: “Forse è questo il mio jolly, non mi accontento mai”. Il ruolo che le piace più ricoprire è quello di addetto stampa, ma ama collaborazioni e consulenze che la portino a studiare nuove realtà e preparare i clienti ad affrontare il mondo della comunicazione sempre più visual ed incentrato sui social. I suoi clienti spaziano da realtà medio grandi di diversa natura, associazioni sportive, politici e liberi professionisti, a start up per cui studia piani di lancio. Sempre attiva, tanto da mettere il lavoro al primo posto, quando le si chieda come stia, risponde raccontando delle proprie giornate professionali. Per passione, entra in contatto con il mondo della televisione e della radio. In particolare, oggi, conduce insieme ad Angelo Arecco una trasmissione settimanale di informazione su Radio Skylab che vanta grandi ospiti e seguito. Ha scritto per alcune testate online, creato blog: “Non sono certa di dove mi condurrà la vita, amo cambiare e detesto i titoli sterili. Di certo scriverò. Questa è l’unica certezza: l’ho sempre fatto e so farlo bene!” Nell’ambito sociale, è responsabile regionale di Unavi (Unione Nazionale Vittime)

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