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Calcio Argentino

Papu Gomez: anima giocosa della Scaloneta, idolo in Italia e recordman di assist come Ronaldinho.

Manca un mese e mezzo al Mondiale in Qatar.

La squadra di Scaloni si avvicina all’evento trepidante.

Per molti giocatori argentini sarà l’ultima possibilità di vincere un campionato del mondo e tra questi Lionel Messi, che è riuscito a spezzare la maledizione con la maglia della sua nazionale.

Messi con la maglia albiceleste è stato in grado di vincere lo scorso Giugno la Copa America e a Settembre, contro l’ Italia, ha trionfato nella finale che metteva di fronte la vincitrice della Copa America e quella della Coppa d’Europa.

Alejandro Darío “Papu” Gómez è uno di quelli che era presente sia al Maracanã che a Wembley, per festeggiare con il suo idolo e gli altri suoi compagni che completeranno la lista dei convocati ai Mondiali di Novembre 2022 in Qatar.

“El Papu” è nato a Buenos Aires il 15 febbraio 1988 è sempre stato piccolino di statura ed il settore giovanile lo ha fatto nell Arsenal di Sarandi’.

Ciò non ha impedito che, nel 2003, quando aveva appena 14 anni, il campione del mondo con l’Argentina in Messico 1986, Jorge Burruchaga allenatore dell Arsenal, lo convocasse per fare la preparazione con la prima squadra.

Le sue qualità di centrocampista offensivo erano indiscutibili.

Il Papu, esordirà nel 2005 contro il Banfield, partecipando a 113 partite, segnando 16 gol e fornendo 8 assist.

Poi andrà al San Lorenzo nel 2009.

Nella metà delle partite segnò quasi gli stessi gol e assist ed il Catania lo comprò dagli argentini, dove fu allenato dal Cholo Simeone.

Vi rimase fino al 2013, quando il Metalist Kharkiv, squadra ucraina, lo ingaggiò.

L argentino rimase in Ucraina per una sola stagione nel 2013-2014, segnando 4 gol e fornendo 6 assist in 24 partite.

Le turbolenze politiche e il conflitto in Ucraina, già in corso all’epoca, convinsero il Papu a tornare in Italia per giocare con l’Atalanta a Bergamo.

È lì che il Papu ha vissuto le sue migliori stagioni: è diventato capitano della squadra, ha segnato 59 gol e 72 assist in 252 partite giocate.

Il successo all’Atalanta gli è valso la convocazione nella nazionale argentina nel 2017 ed oggi è in pianta stabile tra i convocati nella nazionale allenata da Scaloni.

Con la maglia nerazzurra dell’Atalanta, il Papu ha vissuto stagioni esaltanti.

Da capitano si distinse soprattutto per la sua leadership.

Gomez ha guidato l’Atalanta nella Champions League 2020 dove sono stati eliminati dal Real Madrid.

Il Papu detiene addirittura il record di assist in una stagione, battendo il fuoriclasse ex Barcellona e Milan Ronaldinho, per un totale di sedici rifiniture.

Inoltre, dopo che l ex calciatore Marco Borriello ha pubblicato un video in cui ballava la Papu Dance, avrebbe registrato la Hit con il trio di fumetti Gli Autogol, ottenendo oltre 30 milioni di visualizzazioni.

L idillio con l’ Atalanta si è rotto dopo le scintille nel rapporto con l’allenatore Giampiero Gasperini.

Divergenze tattiche hanno fatto arrivare i due ad uno scontro fisico, che ha reso la disputa irreparabile e inevitabile la cessione del giocatore argentino.

 L’Atalanta, però, non ha voluto venderlo a club italiani, disposti ad acquistarlo subito, perché riteneva che sarebbe stato un vantaggio da non concedere ai diretti concorrenti.

Cosi’ il Papu è  finito al Siviglia in Spagna, dove ha giocato 71 partite, con 9 gol e 5 assist.

Papu Gomez è un giocatore imprendibile sia dentro che fuori dal campo.

In campo, a causa della sua velocità e del baricentro basso, è un giocatore molto difficile da prendere tant’è che un suo compagno delle giovanili disse che aveva il dribbling di Pablo Aimar stella argentina del River Plate noto per il suo dribbling rapido e secco.

Fuori dal campo, nella sua carriera, si è distinto spesso per la sua personalità.

Probabilmente parte del successo record di Scaloni è merito anche di Gomez.

Il Papu è l’anima giocosa e l’iniziatore di tutte le battute. I suoi balli, le sue battute  sono apprezzate dai suoi compagni di squadra e fanno parte del buon clima che vivono Messi e compagnia in nazionale.

Alejandro Gomez è stato più volte vicino a essere acquistato dai cosiddetti big team in Europa, ma per un motivo o per l’altro le trattative non sono andate mai a buon fine.

Il Cholo Simeone lo voleva, come allenatore dell’Atlético de Madrid, ma il Catania ha chiesto 9 milioni di euro e alla fine è stato acquistato David Villa.

La Fiorentina, con Montella allenatore, lo voleva a tutti i costi a Firenze: neanche così è andato a buon fine il trasferimento.

La Lazio nel 2017, quando il direttore sportivo degli aquilotti Igli Tare incontrò il procuratore di Gomez, tutto sembrava fatto, ma il Papu rimase a Bergamo.

Forse il più eclatante dei passaggi falliti risale al maggio 2013: l’ultima partita tra Inter e Udinese. Tutto era pronto perché l’argentino firmasse con l Inter perché anche l’allora mister Stramaccioni aveva dato l’ok. Ma l’Udinese vinse 5-2 a San Siro, cinque giorni dopo l’Inter esonero’ Stramaccioni e assunse Mazzarri. Il suo 3-5-2 non era adatto al Papu ed il suo trasferimento salto’.

Papu Gomez è ancora un giocatore molto amato in Italia: la sua qualità e il suo carisma sono stati molto apprezzati dal pubblico italiano.

Da nord a sud il Paese seguirà da vicino le sue prestazioni con la nazionale albiceleste durante il Mondiale in Qatar che s’ avvicina sempre di piu’.

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

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