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Genoa

Quanto è bella questa serie B

Ormai è un dato assodato. Questa pare proprio la migliore serie B di sempre per quello che sta esprimendo, a livello tecnico e come spettacolo, con partite combattute in cui mai nulla è scontato. Il tutto con un crescente seguito di pubblico e di interesse.

La vera sorpresa è il SudTirol che, da neopromossa, si sta confermando squadra di alta classifica (quinto posto con 32 punti, preceduta dal Bari) che, nell’ultimo turno, espugnando il Penzo, ha messo nei guai un Venezia che sembrava in ripresa.

Nell’incertezza generale emerge la continuità del Frosinone come leader del torneo. La vittoria della formazione guidata da Fabio Grosso sul Brescia, ha comportato il cambio panchina per le rondinelle con l’arrivo di Alfredo Aglietti al posto di Pep Clotet.

Dietro i ciociari, la coppia formata da Genoa e Reggina. Due formazioni che sembrano le più titolate per il ritorno diretto in A, seguite dal Bari (fermo a 33 punti, dopo la sconfitta di Palermo in cui ha subito l’espulsione del capocannoniere Cheddira nell’agitato finale con maxi rissa) e da eventuali exploit attesi dal Cagliari di Ranieri (29 punti)  e da possibili altre sorprese.

Anche per il Genoa (39 punti), reduce dal successo di Benevento, è fondamentale dare continuità al trend di successi inanellato da Gilardino, per evitare i rischi legati alla scommessa dei play-off a fine stagione.

Per il resto, a parte un Cosenza fanalino di cosa, sempre più in difficoltà, praticamente metà delle squadre del torneo sono coinvolte nella lotta salvezza. Anche fior di squadre per cui permangono ambizioni playoff.

La serenità e determinazione manifestata dalla squadra, con più concretezza e meno roboanti ambiziosi proclami, è una chiave fondamentale per raggiungere quegli obiettivi che la società e i suoi incredibili tifosi meritano e che si realizzano passo dopo passo.

In un campionato in cui non esistono partite facili, le vittorie si sudano  fino all’ultimo guizzo, come è stato  evidente nella partita con il  Benevento risolta per i rossoblù, da un gol di Puscas al minuto 94.

Il momento vissuto dal Genoa targato Gilardino, non più allenatore ad interim, è quanto mai  positivo anche per il modo in cui viene gestita l’ampia rosa di giocatori, inserendo i nuovi arrivati (vedi il giovane uruguayano Alan Matturro) in un contesto di tranquillità e determinazione.

E’ tuttavia importante mettere in guardia da quelle reazioni eccessive, tipiche di un ambiente passionale e vulcanico come quello genoano, verso eventuali passi falsi.  Tutte le squadre di testa , Frosinone a parte, hanno saputo reagire senza isterismi a momenti critici.  Oggi è sempre più evidente quanto gli eccesso di critiche e polemiche dell’ambiente, per quanto legittime, possano influire su quei  fondamentali risvolti ed equilibri psicologici che possono  mettere in crisi anche talentuosi giocatori. Basta vedere come si sia ripreso un attaccante esperto come Massimo Coda, dato ormai per ceduto alla concorrenza, e come anche lo stesso portiere Josep Martinez si stia esprimendo a grandi livelli dopo  un periodo in cui era stato oggetto di critiche e perplessità che ovviamente lo avevano condizionato.

Fattori che stanno compromettendo il rendimento di attaccanti di prestigio  come Romelu Lukaku dell’Inter. Anche lo stesso Meret del Napoli era stato oggetto di critiche e perplessità , dopo il periodo di coabitazione con Ospina.  Una condizione non sempre idilliaca per un giocatore.

Un rischio che non pare sussistere nel Genoa in cui vi è la coabitazione di due portieri, dimostratisi entrambi forti,  come Martinez e Semper.

Nel calcio come nella vita  pressioni, tensioni e voci possono avere effetti devastanti sulla tranquillità e  sull’autostima, in particolare su quei giocatori chiave da cui si aspetta qualcosa in più.

Certo tutto si muove nel calcio e nel vortice del suo mercato. Una realtà che vive anche di voci, indiscrezioni e polemiche che non si fermano mai. In un simile contesto è quanto mai bello riscontrare come , nella voracità dei tempi , ci siano squadre che sanno mantenere il legame con alcuni loro giocatori simbolo che, anche più avanti negli anni,  possono apportare quel contributo di esperienza e attaccamento alla maglia prezioso per coinvolgere e motivare i più giovani. Vedi il caso di Mimmo Criscito.   

Sale intanto la febbre per la partita contro il Pisa in programma sabato 28 gennaio alle ore 16.15.  Si prevedono circa 26mila spettatori al Ferraris.

Il grifone vuole continuare la sua striscia di vittorie, ben sapendo che i neroazzurri (sesti con 30 punti) allenati da Luca D’Angelo siano una formazione da non prendere sottogamba in piena corsa per i playoff .


Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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