È il Frosinone meritatamente campione d’inverno di questo campionato cadetto. Una campionato che sarebbe giusto chiamare A 2, per il livello tecnico e la combattività espressa da tutte le compagini. Un fenomeno non a caso accompagnato da un crescente interesse di pubblico.
In tal senso i 48.827, che hanno assistito a Bari-Genoa, record per la B, sono un dato eloquente. Numeri non legati solo al peso delle città ma al livello di gioco e di coinvolgimento di un campionato pieno di sorprese, in cui mai un risultato è scontato. A questo dato fa pensare i soli 4000 presenti per Venezia-Parma. Ultima per numeri di spettatori di questo 19° turno. Un segno della delusione per due compagini che avrebbero dovuto essere molto più avanti. Un discorso che tocca specie i veneti che hanno patito come pochi la discesa nella serie cadetta.
Al giro di boa di questa serie BKT 2022-2023 si vede delinearsi un gruppo di testa che, oltre al Frosinone di Fabio Grosso, vede l’ottima e spumeggiante Reggina di Pippo Inzaghi, seguita da un Genoa che ha ripreso concretezza, sotto rete e non solo, con la guida di un Gilardino sempre meno ad interim, seguito dal Bari del capocannoniere Walid Cheddira che si conferma, nonostante la sconfitta interna, aver tutti i numeri per puntare alla promozione.
Nella B dalle continue sorprese, nessuno vuole mollare e tanti rischiano di essere risucchiati nella zona play out, in una classifica che permane corta. La prova è la reazione del Perugia di Castori, che ha abbandonato l’ultimo posto. Anche da piazze come Cagliari sono evidenti di segni di reazione, culminati con la vittoria sul Cosenza, in attesa dell’arrivo di sir Claudio Ranieri. I sardi han chiuso decimi con 25 punti. Un livello certo non esaltante ma che non compromette le ambizioni degli isolani. In fondo sono solo cinque i punti che li distanziano dal Bari che è quarto.
Da segnalare i progressi del Pisa (29 punti) e quinto. La formazione toscana, dal gennaio 2021 di proprietà del magnate russo-americano Alexander Knaster (nato a Mosca nel 1959 e in America da quando aveva 16 anni), ha mantenuto, come segno di continuità, il presidente Giuseppe Corrado che detiene il 25% del pacchetto della società, nata nel 1905, che vanta più partecipazioni nel cadetto (35).
Un Pisa in salute e in crescita. La sua vittoria, al Mazza di Ferrara, ha complicato i grattacapi del nazionale Daniele De Rossi, guida di una Spal ferma a 20 punti e raggiunta dal Venezia.
Sicuramente anche il girone di ritorno sarà quanto mai affascinante per la tenacia e la grinta che le squadre più indietro metteranno in campo per evitare di finire nella lotteria dei play out. Pensiamo a formazioni ambiziose come Palermo, Venezia, Spal o il Benevento. Tutte squadre che non possono più permettersi passi falsi.
Tornando al Genoa, è evidente che quella di Bari sia stata una vittoria sofferta e difficile ma si è vista una squadra determinata, cinica, unità, con un ritrovato Aramu. Una squadra forse meno corazzata ma più umile e vincente, in cui calma e determinazione risultano gli elementi chiave per andare avanti senza allarmismi e lottare per quelle posizioni di vertice che impedirebbero la scommessa degli spareggi. Ma non sarà facile. La concorrenza non manca ma nemmeno la volontà vincente. Dopo tutto nulla più di una vittoria mette le ali ai piedi.
In conclusione è da sottolineare una diffusa obiettività, sportività che emerge su siti e periodici sportivi legati alle società cadette.
Con l’occasione auguro un Buon 2023 agli amici di Genoani Foresti e a tutti gli sportivi.