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Spezia, aquilotti a Firenze per trovare punti salvezza nell’uovo di Pasqua

Al cospetto della Fiorentina, squadra più in forma del momento, arriva al Franchi uno Spezia deciso a portare via almeno un punto nel sabato pre-pasquale. Ma sarà dura come una via Crucis, visto che i viola vengono da un’importante striscia di vittorie consecutive tra campionato, Conference League e Coppa Italia, filotto che li rende in questo momento a dir poco favoriti e carichi di entusiasmo. Infatti la vittoria di sabato scorso a San Siro per 1-0 contro l’Inter ha letteralmente esaltato i toscani, capaci di replicare in settimana allo Zini di Cremona (2-0) per ipotecare la finalissima di Roma in Coppa Italia.

Di contro ci sarà uno Spezia combattivo, reduce dal punto dolceamaro casalingo contro la Salernitana dell’ex beniamino Giulio Maggiore. Dolce poiché ha permesso agli spezzini di aumentare il vantaggio sulla terzultima Verona, ora distanziata di 6 punti a dieci giornate dal termine del torneo. Amaro perché, alla luce di come sono andate le cose in campo, gli uomini di Semplici avrebbero meritato decisamente la vittoria, e non il misero 1-1 contro una diretta concorrente. Dopo l’assurdo 1-0 dei salernitani ad opera di…Caldara (un gol da vero campione, con controllo e pallonetto spettacolare alle spalle del suo stesso, incredulo, portiere) le buone notizie sono arrivate dallo splendido pareggio del “vento dell’Est” Shomurodov (alla sua prima rete in riva al Golfo dei Poeti) che ha fatto dimenticare l’assenza del bomber N’Zola, pronto a rientrare tra i ranghi dei titolari a Firenze. Al suo fianco ci sarà un sempre più brillante Maldini, autore di giocate di classe che hanno illuminato lo stadio bianconero contro i granata di Sousa.

La traversa su punizione e il tentativo di gol olimpico su angolo sventato da Ochoa hanno suggellato l’ottima prestazione di Daniel, confermando quanto di buono visto sia con l’Inter che con il Sassuolo. Il palo nel finale colpito da Ekdal ha aumentato il rammarico per i tre punti mancati, così la permanenza in A è ancora un miraggio e lo Spezia non può certo accontentarsi di ciò che ha ottenuto finora. La squadra è compatta, riesce a difendersi con ordine e a punzecchiare in avanti quando c’è l’occasione, nonostante gli evidenti limiti tecnici in confronto delle dirette concorrenti. Peccato che segni poco e vada spesso in crisi contro squadre abili nella manovra di gioco e nel palleggio, come appunto la Fiorentina. Se ci si aggiungono le tante assenze in rosa, chiaro che il pronostico non può essere dei migliori. Ma mai partire per battuti in partenza.

In ogni caso il testa a testa per evitare il baratro proseguirà contro il Verona, a meno che il Lecce o la stessa Salernitana non vengano risucchiati più in basso. Il calendario offre la gara interna con la Lazio il prossimo venerdì sera e poi il drammatico derby ligure del 22 aprile al Ferraris contro una sempre più spacciata Samp, prima del match casalingo contro il Monza del 28. Ottenere almeno 5 punti in queste tre gare sarebbe fondamentale per mettere il mattone decisivo per la permanenza in A.

Prima però c’è da affrontare gli affamati Cabral e compagni che in autunno trovarono la vittoria all’ultimo minuto al Picco proprio con un guizzo del bomber brasiliano dopo una grandissima prestazione dei ragazzi allora allenati da mister Gotti. Una sconfitta che brucia ancora sulla pelle, anzi sulle piume degli aquilotti. Per questo i tifosi spezzini riempiranno il settore ospiti dello stadio viola, che sarà gremito in ogni ordine di posto: anche se non si è ancora spento l’astio contro l’ex mister Italiano, la concentrazione sarà solo sulla corsa al paradiso della quarta serie A consecutiva.

Sperando che nell’uovo di Pasqua non si trovino brutte sorprese ma solo veri punti salvezza.

Paolo Magliani

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