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Genoa

SPEZIA – GENOA 1-1: PEGGIO DI UNA SCONFITTA. di Diego Pistacchi.

Primo tempo bloccato, secondo tempo fugge in avanti lo Spezia con Colley. Sirigu chiude la porta! Caicedo conquista un rigore, capitan Criscito trasforma!

A questo punto a Ballardini restano solo i negazionisti, che ci sono e urlano sempre forte. Quelli che riuscirebbero a inventarsi la media punti dal minuto 0 al secondo 32, per giustificare che forse potrebbe essere secondo in classifica e comunque per definizione è il miglior allenatore del mondo, dal momento che ha fatto tre volte quello che negli ultimi 15 anni ha fatto qualsiasi allenatore: salvare il Genoa.


La partita di Spezia è molto peggio di una sconfitta onorevole. Salvato da una sorte che segue il Grifo come una stella cometa, l’allenatore perde per distacco la sfida con un Thiago Motta che – lui sì – si ritrova con una rosa di qualità davvero bassa. Ma soprattutto riesce a sorprendere ancora una volta nel rovinarsi da solo e, peggio, nel rovinare il Genoa.


Perché per la prima volta in questo campionato, aveva messo in campo una squadra dove ogni interprete giocava nel proprio ruolo. E i risultati si sono visti: non una sola occasione concessa agli avversari. Poi, certo, quando si tratta di fare qualcosa di propositivo, esce fuori tutta la pochezza di un gioco per il quale il tecnico non è certo famoso. Ma pensare di non iniziare una partita dallo 0-2 è già tanta roba.


Per questo però il pareggio è, per Ballardini, peggio di una sconfitta. Su una squadra che aveva un senso e che aveva sbagliato per l’esecuzione di qualche singolo, era logico intervenire cambiando solo i singoli. Vedere Biraschi pronto ad entrare nell’intervallo non era un’eresia, se l’intuizione fosse stata quella di togliere un Kallon pasticcione e avanzare esterno alto Cambiaso, che non si capisce perché debba essere sostituito o addirittura a volte non partire neppure titolare.

Intanto in difesa Masiello (chiamato a furor di popolo in campo dopo tanto ostracismo) e Vasquez dimostravano come meritassero una chance ben prima di vedere Fares o Ghiglione a fare i quarti di difesa. Sturaro per Ekuban, altro evanescente cronico ma sempre preferito a molti altri, dava ancora una volta il via a una rivoluzione tattica inutile. Completata poi con l’ingresso di Pandev e di Galdames, per il modulo “4-chilosà-2” finale.


Perché? La domanda è sempre quella. Sembra talmente banale da essere impensabile che un allenatore professionista cada sempre nello stesso errore. E poi: una volta dimostrato dai fatti che la novità tattica era stata un flop, con lo Spezia che iniziava a giocare splendidamente e a passare da tutte le parti, perché non tornare indietro?
Con un minimo di freddezza e onestà intellettuale, ripensando alla partita, lo Spezia ha avuto la partita in mano per tutto il secondo tempo, ha sprecato occasioni per errori dei singoli, ha avuto una sfortuna nera che solo l’autogol di Sirigu ha in parte compensato, e deve certamente fare mea culpa per non averla chiusa. Il Genoa, con Caicedo (per quanto si sentirà dire che è arrivato solo a fine mercato? E che era infortunato fino a un mese fa?) e Destro a trovarsi e creare qualcosa, l’ha riagguantata. Poteva addirittura vincerla se, nella confusione finale, Galdames avesse messo meglio in mezzo quella palla in piena area.


Anche in caso di vittoria, non sarebbe cambiato il concetto. Ballardini non può più allenare questa squadra, che reagisce solo quando gioca d’istinto, di pancia e con i valori che ha. Non certo finché segue il casino disorganizzato suggerito dalla panchina. Con la squadra potenzialmente ultima, a 7 punti, e soprattutto senza lasciar intravvedere nulla all’orizzonte, non si può rischiare oltre.
Anche chi dice che cambiare adesso, a 5 giorni dal Venezia, viene contraddetto dalla storia recentissima e dalle sue stesse precedenti parole di esaltazione per il mister. Lo scorso anno proprio Balla arrivò a tre giorni dalla sfida contro lo Spezia e la vinse. Allora era un genio. Ora, dopo due mesi che allena ogni giorni l’intera rosa attuale, si dice che è colpa del mercato con i giocatori (3) arrivati solo il… 31 agosto.

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