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Serie B

Spezia, il miracolo di Hristov riporta i tre punti sotto l’albero

Sia lodato…Petko Hristov. Si perdoni la citazione religiosa, ma del resto siamo quasi a Natale, tempo di doni e di perdoni.

Perché è stato proprio un gran regalo quello piovuto dal cielo del Del Duca di Ascoli lo scorso sabato pomeriggio: un pallone spiovente scaraventato nella rete del 2-1 da una zuccata del difensore bulgaro allo scadere dell’incontro-spareggio tra lo Spezia e l’altra bianconera cadetta, quella marchigiana. E la festa spezzina ha potuto avere inizio.

Finalmente le aquile sono tornare a riassaggiare la manna dei tre punti, un sapore che si era perso in bocca addirittura dallo scorso 30 settembre, quando i ragazzi allora allenati da mister Alvini marcarono l’unica gioia in questo tribolatissimo torneo. Almeno fino alle ore 16 del 9 dicembre. Un buio di quasi tre mesi nel corso dei quali si sono registrate contestazioni di ogni genere, dalle sassate post Spezia-Ternana alle teste di maiale fatte trovare da alcuni tifosi in “omaggio” alla dirigenza, dalle prime gare interne giocate nell’esilio di Cesena al derby perso al Marassi a cui va aggiunto l’ennesimo cambio in panchina, con il quarto allenatore in poco meno di un anno ad accomodarsi sulle poltroncine a bordo campo del Picco (Gotti-Semplici-Alvini e ora D’Angelo). Insomma, quasi come la Rai: di tutto di più.

Ma sono bastati solo tre incontri al nuovo tecnico abruzzese per far ritrovare la grinta, la fiducia e l’energia giusta per tornare a guardare al futuro con un velato ottimismo. Un’inversione di tendenza che, se ancora non si è vista nel gioco, di certo si è toccata nel carattere della squadra: stavolta sul filo di lana sono arrivati i sorrisi invece che le cocenti delusioni fin qui raccolte puntualmente allo scadere di ogni match, ultimo delle quali la mazzata casalinga inferta dalla capolista Parma a dieci secondi dal termine, per giunta scaturita da un clamoroso autogol del reprobo Moutinho, immediatamente giubilato dal pubblico e critica.

Stavolta gli spezzini hanno reagito a muso duro cercando e volendo a tutti i costi il successo che sa di liberazione per molti, calciatori in primis. Basti vedere la grandissima esultanza collettiva alla rete di Hristov che si è pure commosso a fine partita, ben conscio dell’importanza di questo gol ottenuto contro una diretta avversaria per rimanere in serie B.

Lo Spezia infatti in questo momento non può pensare ad altro che alla salvezza: il girone d’andata è quasi finito e i 13 punti racimolati fino a questo momento la schiacciano al penultimo posto con alle spalle giusto la matricola Salò e a pari quota proprio con gli ascolani di Castori, usciti decisamente sdentati dal rovescio interno.

Il calendario ora dice Spezia-Bari nell’anticipo di venerdì sera delle 20.45, una gara ostica che però è attesa con ritrovato entusiasmo, in vista dei necessari rinforzi  per il mercato gennaio. Peccato che ci saranno ancora Cittadella e Modena da affrontare prima di chiudere questo orribile 2023.

Speriamo che babbo Natale (o un Petko Hristov che sia) si ricordi di portare in riva al Golfo ancora altri regali. Ce n’è davvero tanto bisogno.

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