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Serie A

Spezia-Verona-Lecce: ha inizio il triello salvezza

Il calcio, come la politica, è davvero l’arte del possibile. O meglio: dell’impossibile che può diventare realtà in un battibaleno. Lo Spezia, dato letteralmente per spacciato dopo le ultime devastanti prestazioni e senza vittorie da oltre due mesi, è infatti riuscito nell’impresa di fare fuori per 2-0 il Milan di Pioli per tornare così ad agganciare il Verona al terzultimo posto in classifica a tre giornate dalla fine del torneo. Nessuno ci avrebbe mai scommesso un euro la scorsa settimana.

In un solo weekend il destino è tornato di nuovo tra le mani degli uomini di Semplici che adesso dovranno andare a Lecce a giocarsi il tutto per tutto. Si perché pure i salentini, a quota 32 dopo il 2-2 contro la Lazio, sono pienamente invischiati nella corsa salvezza con due punti in più della coppia liguro-veneta e quindi tremano anche loro, calendario alla mano.

Solo una di queste tre resterà il 4 giugno con il cerino della B in mano. Insomma, è iniziato un vero e proprio “triello”, come nel celeberrimo film “Il buono, il brutto e il cattivo”.

Intanto dopo la stupenda vittoria del Picco firmata da Wisnievski ed Esposito (un gol in mischia e un magistrale calcio di punizione ad infilarsi nel sette del portiere più forte del momento, Maignan) lo Spezia si è decisamente rinfrancato nel morale, oltre che nella classifica. L’ultimo successo era datato 10 marzo sempre in casa e sempre contro una milanese: il clamoroso 2-1 sull’Inter sembrava il viatico verso una salvezza sicura e invece è stato l’inizio del declino per gli aquilotti che da allora hanno rimediato solo qualche scialbo pareggio, facendosi risucchiare nella zona a rischio.

Ma lo strano incrocio con la Milano rossonerazzurra, intenta in questi giorni a sfidarsi all’arma bianca nella semifinale di Champions League, ha portato di nuovo bene in riva al Golfo. Del resto sono stati proprio gli uomini di Inzaghi a tenere il guinzaglio al Verona due giornate orsono con un debordante 6-0 al Bentegodi che ha ridato fiato agli spezzini dopo il rovescio di Bergamo. E allora va ancora un grande grazie alla Madonnina da una squadra aquilotta capace di farsi prendere a schiaffi dalla quasi retrocessa Cremonese, per poi trionfare contro i campioni d’Italia uscenti una settimana dopo.

Merito sì della distrazione dell’avversario, in tutt’altri pensieri affaccendato, ma c’è anche da capire molto dal punto di vista psicologico tra le fila dei bianconeri.

Perché la gara col Milan di sabato è stata letteralmente perfetta. Al diavolo sono stati concessi due legni, ma la gara è stata sempre in pugno dello Spezia che ha legittimato nel finale una prestazione maiuscola per intensità e concentrazione. Agli avversari è rimasto l’amaro in bocca per un quarto posto Champions sempre più a rischio e una contestazione vibrante dei propri tifosi al termine della partita sotto la Curva Ospiti.

Il resto dell’opera lo ha fatto il Toro di Juric che ha espugnato il campo del Verona per 1-0 e ha riportato tutto in equilibrio: 30 pari, come nel tennis. La differenza reti e lo scontro diretto favorirebbero lo Spezia sugli scaligeri. Peccato che il regolamento sia di nuovo cambiato perciò, in caso di parità tra tre giornate, si andrà a un nuovo terribile spareggio dopo il playout per restare in B del lontano 2007.

Il prossimo turno vedrà Lecce-Spezia e Atalanta-Verona, poi Spezia-Torino, Verona-Empoli e Monza-Lecce. Il calendario sembra favorire leggermente i pugliesi con un Lecce-Bologna all’ultima giornata assieme a Milan-Verona e Roma-Spezia. Ma il finale sarà tutto da scoprire, con queste due trasferte “impossibili” ad accompagnare fino alla fine le due rivali stagionali.

Abbiamo già scritto che in questo sport “Impossible is nothing”?

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