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Eventi

Tanta partecipazione, affetto ed emozioni a raffica nell’evento di Borgotaro dedicato ad Eugenio Bersellini.

Ieri vi è stato l’evento di Borgotaro dedicato ad Eugenio Bersellini.

La manifestazione organizzata dalle figlie del mister Laura e Barbara ha avuto un’enorme successo.

E’ stata una giornata molto emozionante con una folta partecipazione di pubblico.

In tanti han voluto essere presenti a questa giornata dedicata ad Eugenio.

C’erano parenti e amici di sempre del mister.

C’erano giornalisti, scrittori e soprattutto ex giocatori allenati a suo tempo da Bersellini .

In particolare vi erano gli ex giocatori del quinquennio nerazzurro dal 1977 al 1982 che Eugenio ha fatto crescere all’Inter fino a diventare Campioni d’Italia e vincere due Coppe Italia

La mostra del fotografo Alessandro Ravezzani è stato un momento molto partecipato ed emozionante.

Alessandro è cresciuto ad Appiano Gentile, luogo di ritiro dell ‘Inter, quando allenava Bersellini.

Suo padre Marco e’ stato il fotografo storico della societa’ meneghina per tantissimi anni.

Alessandro ha un repertorio fantastico ed infinito di immagini che mediante un lavoro certosino ha voluto mostrare al pubblico in ricordo di Eugenio.

Il fotografo milanese ha fatto sognare ed emozionare tutti con un repertorio di immagini stupende.

Presente anche il noto fumettista Franco Bochicchio .

Bochicchio ha donato una sua bellissime opera alle sorelle Bersellini organizzatrici dell’evento riuscitissimo.

Eran presenti anche molti giornalisti dell’epoca e attuali.

Anche la comunicazione ha voluto essere presente a questo avvenimento in maniera capillare.

Tra i giocatori, erano presenti: Ivano Bordon, Nazzareno Canuti, Gianpiero Marini, Roberto Mozzini, Giancarlo Pasinato, Carlo Muraro, Marco Osio Marco Rossinelli e Claudio Lombardo.

Tra i giornalisti spiccava la presenza di un mostro sacro della stampa italica quale Fabio Monti.

C’era anche Gian Luca Rossi giornalista da sempre molto attento e vicino alle storie nerazzurre.

L ‘ evento, in mattinata, ha avuto inizio con l’ inaugurazione del murale dedicato al mister di Borgotaro disegnato dell’artista Silvia Sottani.

In seguito vi è stata la presentazione della mostra fotografica di Alessandro Ravezzani che ha fatto emozionare tutta la platea per la bellezza e l umanità delle sue foto.

A contorno della mostra fotografica vi è stata una tavola rotonda ben condotta dal moderatore Claudio Dania.

Claudio è da sempre una memoria storica del calcio nerazzurro e non solo.

E’ stata una giornata indimenticabile.

L’ emozioni ieri hanno prevalso su tutto.

Eugenio Bersellini ha lasciato un segno indelebile nelle anime degli sportivi italiani.

Per l’ennesima volta abbiamo avuto conferma che è  stato spesso confusa la sua rettitudine con la sua bontà d’animo.

Era un sergente buono ma ligio al lavoro.

La passione messa nella sua professione e’ stata tanta e le emozioni che ha regalato al pubblico calcistico anche.

Forte e’ stata l’ emozione di vedere un campione come Roberto Mozzini molto legato al mister.

Roberto Mozzini è stato campione d’italia con il Torino nel 1976.

il 27 aprile del 1980 Roberto ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tanti tifosi dell’ Internazionale allenata da Eugenio Bersellini.

Al minuto novanta, con un suo goal di destro, contro la Roma ,al Meazza, ha matematicamente regalato all’ Inter lo scudetto numero dodici della sua storia.

L’esultanza di Bersellini insieme a Roberto ed ai suoi compagni rimane un momento iconico nella storia del club.

Tra i tanti interventi della tavola rotonda molto emozionante quello di Marco Osio il sindaco di Parma che ha voluto ricordare quanto Bersellini fosse stato importante nella sua carriera facendolo esordire nel Torino a soli diciassette anni.

“Il sindaco” come fu soprannominato Osio ai tempi di Parma, ha raccontato un aneddoto simpatico.

Faceva parte della squadra primavera e fu convocato da Bersellini per un Torino Avellino.

Era in panchina ed esordì senza essersi mai allenato con la prima squadra.

Prima di farlo entrare in campo al posto di Selvaggi il mister gli disse :” vai a far vedere come si gioca a calcio”.

Osio ha raccontato che  per lui era importante esserci e partecipare per la gratitudine al mister che l’aveva fatto esordire nel calcio che conta.

Molto sentiti e di cuore anche gli interventi di Ivano Bordon ,Carlo Muraro, Giancarlo Pasinato, Gianpiero Marini ,Nazzareno Canuti, Claudio Lombardo e Marco Rossinelli che han voluto ricordare aneddoti del loro percorso professionale ed umano a contatto con il sergente buono.

Uscendo da Borgotaro si passa inevitabilmente davanti ad un murales che dice :”la passione è il motore della tua vita”.

Eugenio Bersellini era questo e ci ha lasciato anche questo insegnamento.

 

 

 

 

 

Vivo a Firenze. Sono appassionato di calcio e di tutto ciò che ruota intorno al pallone,ben oltre la mera cronaca sportiva . Sono papà di due bambini. Gioco da sempre a calcio e ho un innata ammirazione per chi non si arrende al conformismo.

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