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Genoa

Tra Empoli-Genoa un pari con poche emozioni. Buono il  finale del Grifone. Positivo l’ingresso di Vitinha

Gilardino, oggi squalificato,  aveva messo in guardia da un Empoli in salute dopo  l’arrivo di mister Nicola. Al Castellani tra Empoli e Genoa, alla presenza del ct Luciano Spalletti,  è stata per lunghi tratti una partita bloccata.  Rare le occasioni da entrambe le parti spesso conseguenza di errori delle difese. Nel finale è stato il Genoa ad andare vicinissimo alla vittoria con un tiro dalla distanza di Gudrmundsson miracolosamente deviato dal portiere toscano.

L’Empoli ha colpito un palo a inizio secondo tempo.

La partita vede nella prima parte del primo tempo un Empoli molto ben messo in campo,  più attivo in attacco ma alquanto spuntato davanti a Martinez.
Al 19’ Gudmundsson cerca di tacco Retegui. Molto attivo  anche il neo arrivato ventitreenne  Spencer. Partita tattica molto chiusa con spazi limitati.

Il Genoa si fa finalmente  pericoloso al 26’. Sugli esiti di un corner vi è un colpo di testa ravvicinato di Sabelli che viene respinto alla meglio da Caprile. Il pallone, ripreso da Retegui,  finisce  a Sabelli che insacca da pochi metri. L’azione è però  fermata dalla bandierina dell’assistente che rileva il fuorigioco.  I toscani ottengono diversi corner ma come detto non riescono mai a preoccupare Martinez. Molti i contrasti e le proteste che vedono Malinovskyi e Spencer  subire dei colpi.

Al 43’ c è una buona iniziativa di Retegui che dalla destra cerca Gudmundsson, la palla arriva a Sabelli che però viene chiuso da Luperto.

Un primo tempo  davvero con poche emozioni e un solo tiro in porta. Gudmundsson è sembrato meno brillante in una partita bloccata dai contrasti a metà campo.

Ekuban al posto dell’ex Atalanta colpito alla caviglia, è la scelta di Gilardino per il  secondo tempo che  si apre con due pericolose azioni dei toscani. Al 50’ un tiro di Cerri viene controllato da Martinez. Successivamente al 52’ , dopo una bella  azione corale, è ancora l’Empoli pericoloso con Cambriaghi che coglie il palo.  La squadra di casa  sembra abbonata ai pali, ne han colpiti ben 7 fino ad ora.  La partita resta bloccata mentre sugli spalti è continuo il sostegno e lo spettacolo dei tantissimi tifosi genoani.

Al 64′ Maleh finisce a terra in area ma l’arbitro non riscontra nulla di irregolare.

Al 65′ ammonizione per De Winter. Il numero 4 del grifone aveva fermato Maleh in ripartenza.

Al 72′ entra Mattia Destro al posto di Zurkowski.

Al 73’  Sabelli è  costretto al fallo  per fermare Destro che si stava lanciando pericolosamente in area.

Al 76′ Retegui colpisce di testa nel cuore dell’area ma il tiro si perde dopo una involontaria deviazione di De Winter.

Al 77’ , subito dopo l’ingesso del neo acquisto  Vitinha al posto di un Retegui non particolarmente brillante,  solo un miracoloso salvataggio di Luperto sulla linea, salva l’Empoli dalla capitolazione, deviando un tiro di testa di  Spencer che aveva beffato Caprile.

Al`80’ vi è un bel colpo di tacco  di Destro che non impensierisce Martinez. L’azione  è conseguenza di un rinvio non proprio perfetto del numero 1 del Genoa.

Nel finale è il Genoa a proporsi in attacco maggiore insistenza e su un errore delle difesa empolese, dopo un lungo lancio di Martinez, la palla arriva ad Albert che calcia al volo costringendo Caprile ad una straordinaria parata.

Nel recupero per interrompere  un contropiede dei padroni di casa, De Winter è costretto al fallo per fermare Fazzini prima del suo ingresso in area.  Il belga è così espulso per doppia ammonizione.

Un  pareggio giusto. Certo nel  finale del Grifone, con le occasioni avute, avrebbe potuto aggiudicarsi l’incontro,  ma è anche giusto rilevare le occasioni e la tenacia dell’Empoli. Per il Genoa si tratta dell’ottava partita utile consecutiva.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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