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Genoa

Un tenace  Genoa  ferma la Juve. Al Ferraris è 1-1

E’ la solita Juve non bella ma con una difesa arcigna e la sua capacità di mettere a frutto il primo errore di un Genoa caparbio che ha tenuto testa ai bianconeri e che ha ampiamente meritato il pareggio.  Un grifone che ha giocato in modo intenso e a testa alta rispondendo, ad inizio ripresa, con il gol di Albert al vantaggio su rigore di Chiesa.

Genoa-Juve è stato l’anticipo della 16ma di campionato.
I Bianconeri si presentano al Ferraris, con Miretti al posto di Rabiot, alla caccia dei tre punti e della terza vittoria consecutiva per superare nuovamente l’Inter in testa alla classifica e mettere pressione ai nerazzurri che saranno impegnati in un match non semplice a Roma con la Lazio. Arbitro Massa da Imperia a cui non mancheranno le critiche.

Come al solito splendida la coreografia della Nord con un lungo striscione crociato. Il Genoa indossa la casacca gialla commemorativa dei 130 anni. Un modo per ribadire davanti alla vecchia signora tutto l’orgoglio genoano.

Dopo un minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex capitano del Napoli  Antonio Juliano inizia la partita.

Inizio combattuto e aggressivo con bei fraseggi tra Albert e Malinoskyj. Il gioco staziona a centrocampo e la prima conclusione dalla distanza è dell’ucraino, numero 17 del  Genoa.
Al 13’ percussione di Cambiaso che mette in moto il tiro di Chiesa deviato da Martinez.
Al 18’, su un calcio d’angolo calciato da Gudmundsson, salta De Winter,  ma il suo colpo di testa finisce alto.

Partita davvero intensa. La Juve aumenta la sua pressione. Al 27’ episodio chiave che parte da un errore di Badelj che mette in azione Vlahovic e costringe Martinez al fallo su Chiesa. E’ rigore. Chiesa spiazza Martinez:  0-1.
Al 33’ Albert, che non smette di dar pepe all’attacco genoano, passa a Messias, ma il suo tiro viene messo in angolo da Danilo.
Al 39′ su un ennesimo corner è Vasquez a sfiorare l’incrocio dei pali. Il Genoa attacca ma deve fare  i conti  con la forza della difesa juventina e con  un Bremer sempre pronto a sbrogliare le situazioni più pericolose.
Poco prima della conclusione del primo tempo è proprio Gudmundsson a lisciare una facile occasione, ostacolato da Kostic, praticamente un rigore in movimento, su passaggio di Vasquez. Buoni scambi nel Genoa ma è evidente l’assenza di un vero bomber per forare l’attenta difesa bianconera. Questo soprattutto nel primo tempo, mentre nel secondo l’ingresso di Caleb Ekuban  è stato quanto mai importante per l’attacco genoano.
Secondo tempo. Gilardino fa entrare il ventinovenne ghanese al posto di Vasquez e viene subito ripagato. Al 48’ è proprio lui, nel cuore dell’area, a servire una palla d’oro ad Albert che insacca. Reazione veemente dei bianconeri. Al 51’ errore di Martinez  innesta Chiesa che viene  fermato dall’uscita del portiere genoano. Al 59′ pericolosa percussione di Chiesa che lancia Cambiaso ma la difesa genoana respinge.
L’assedio juventino continua ma nel finale è il Genoa a portarsi avanti con maggiore pericolosità. Al 73′ Malinovskyi prova il tiro dalla distanza su punizione ma non inquadra lo specchio della porta. All 77′  è Bani a concludere alto di testa su un calcio d’angolo tirato da Gudmundsson. La Juve risponde con Chiesa  su cross di Weah ma l’azione è deviata in corner. Segue un ulteriore attacco bianconero portato da Cambiaso su cui Milik (subentrato a Miretti) non riesce a intervenire.

Finale incandescente con Martinez che salva il risultato con una prodigiosa parata su Bremer dopo un calcio d’angolo. Proteste vibranti dei genoani per una ripartenza del solito Albert che viene bloccato dal fischio tardivo dell’arbitro.  Un`ottimo Genoa. Gilardino ha avuto la risposta giusta che da forza ed entusiasmo al grifone.

Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2010 nella redazione di Nuova Società. Interessi estesi dal sociale, alla divulgazione scientifica, con attenzione alla futurologia e al mondo del mistero con grande criticità.

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